TFF37 – L’inganno perfetto: recensione
L'inganno perfetto è il thriller diretto da Bill Condon con Helen Mirren e Ian McKellen, sostenuto non dalle bugie, ma solo dai due attori.
Sono diverse le abilità che un buon bugiardo deve possedere: fiducia in se stesso, saper mantenere una presenza che non faccia mai dubitare delle proprie prestazioni, cogliere l’esatto momento in cui lasciare le scene, facendo in caso fuori le pedine che ritiene siano da ostacolo e ammettendo, quando si è in estrema difficoltà, la sconfitta. È lo scambiarsi di queste capacità che intercorre tra i protagonisti Ian McKellen e Helen Mirren, alle prese con un gioco pericoloso di scoperte e disvelamenti nel film di Bill Condon L’inganno perfetto, per una trappola in cui, fino all’ultimo, ogni individuo è malfattore e ogni sorpresa può condurre a inimmaginabili verità. O, almeno, era quello che l’opera si augurava di fare.
Vedi qui il trailer italiano de L’inganno perfetto
Partendo dall’omonimo libro di Nicholas Searle, il thriller con i veterani dei palcoscenici inglesi e internazionali, ha tutto il sapore di quei romanzi enfatizzati che abbracciano l’interesse di una larga fetta di appassionati, che provano piacere nella ricerca di misteri spalmati nel corso di lunghi anni, ritirati poi fuori per sconvolgere la normalità stabilita fino a quel momento, giungendo anche alle soluzioni più azzardate. È una sorta di esagerazione di fondo che sembra caratterizzate questo tipo di narrazioni, che trascinano con sé il melò, seguendone pedissequamente i proponimenti descrittivi.
L’inganno perfetto – Gli scambi di potere tra Roy e Betty
Roy (Ian McKellen) e Betty (Helen Mirren) si incontrano su internet. Lui ha perso la moglie da tre anni, lei è vedova solamente da uno. Il loro rapporto non scivolerà subito nei sentimentalismi, ma è certamente la compagnia l’uno dell’altra a mantenere viva la curiosità che i due personaggi provano per l’altra persona. Peccato che, a volte, non si instaurino soltanto relazioni durature e sincere, macchiate da un pizzico di tornaconto personale che finisce sempre per farsi pian piano predominante. Sarà, dunque, al conoscersi a fondo e al rivelarsi che arriveranno Roy e Betty, scoprendo congiunzioni nel passato e organizzando truffe nel presente.
È proprio un raggiro quello con cui si apre L’inganno perfetto. Non solo per i protagonisti, ignari delle conseguenze a cui una semplice chat di incontri per uomini e donne adulti può portare, ma per gli stessi spettatori che, illusi dal montaggio intrigante e dalla descrizione finzionale che i personaggi fanno di se stessi, sembra promettere una pellicola in cui saranno i rimbalzi di potere ad alternarsi tra Betty e Roy, facendone invece sentire la mancanza e distendendo il tempo e gli eventi di un film assolutamente privo della tensione che dovrebbe collegare i personaggi.
L’inganno perfetto – Prima delle bugie e dei segreti, ci sono Helen Mirren e Ian McKellen
Che il sospetto rimanga l’espressione predominante sui volti in primo piano dei protagonisti, dubbiosa anche quando si tratta di scrutare negli occhi la verità del proprio partner, è nella prevedibilità delle dinamiche tra i personaggi della Mirren e di McKellen, andando a smorzarne l’interesse per la loro evidente ambiguità. Sono, fortunatamente, le interpretazioni dei due attori a non far perdere completamente di credibilità l’intrigo che rischiava di scadere nell’oblio totale, con l’eleganza del duo, entrambi a sostegno, in maniera a loro modo diversa, del thriller di Bill Condon.
Poco ha potuto fare Jeffrey Hatcher alla sceneggiatura sul testo di Searle, come anche la regia definita eppure semplice e funzionale di Condon. L’inganno perfetto si fa intuibile nella logica del ribaltamento delle parti e quindi nell’aspettare di subire la medesima colpa che si ha inflitto nel corso della propria vita. Ma, forse, a volte da pagare non è il peccato che ti aspetti. E, forse, non lo è neanche la persona da cui avresti mai aspettato il conto.
L’inganno perfetto, prodotto da New Line Cinema, Born Creative e 1000 Eyes, sarà in sala dal 5 dicembre, distribuito da Warner Bros.