Lupin III – La pietra della saggezza: recensione del film in 4K
Lupin III - La pietra della saggezza, primo lungometraggio adattato al cinema nel 1970, ritorna in sala in versione restaurata in 4k; distribuito da Nexo Digital per tre date evento, 24,25 e 26 giugno 2024
Quante definizioni sono state associate a Lupin? Infinite. Iconico ladro che riporta indietro l’affaire alla Robin Hood e che nonostante evidenti imbarazzi e una carente agilità mentale riesce sempre a farla franca, anche in Lupin III – La pietra della saggezza.
Lupin è sicuramente un’icona del fumetto. Per generazioni è riuscito a mantenere il successo cambiando unicamente il colore della giacca. Anche in Lupin III – la pietra della saggezza, il personaggio riproduce se stesso, innestando il dubbio se sia sempre lui o un discendente che secondo un conteggio storico sopravvivrebbe da ormai 50 anni, dalla sua prima apparizione avvenuta nel 1971 in una miriade di episodi che hanno celebrato Lupin come il ladro più famoso del mondo.
Dimensioni spaziali, furtive intrigate, impressioni e seduzione per l’immortalità
In quest’ultimo film, si traccia uno scenario frequente nelle faccende iconoclaste di Lupin.
Un film che ridisegna, in versione restaurata, uno degli episodi più affascinanti dell’intera saga. Stavolta giacca rossa, Fujiiko e i suoi immancabili compagni Goemon, spada e silenzi e Jigen cappello e sigaretta, devono combattere la seduzione per l’immortalità.
Il cattivo non è l’ispettore Zenigata, ma Mamoo, degno avversario di Arsenio; tante le metafore e gli intrighi, addirittura il filo di ferro tra la Russia e gli Stati Uniti.
In Lupin III, La pietra della saggezza molti riferimenti cinematografici
Un film dai tratti umoristici, horror e thriller, uno Scarface rivisitato che riprende la progettualità del furto, la femme fatale, il ruolo del cattivo in un concetto estetico che Lupin interpreta pienamente attraverso le sue molteplici vite.
Ma l’elemento che lo rende contemporaneo è la dimensione spaziale; lo spazio, grande incognita dell’uomo che da un secolo studia un personaggio dalle caratteristiche ripetitive fino ad apparire ossessive. Ciò giustifica il successo che oltre 40 anni fa questo episodio ebbe in Giappone.
In Lupin si nascondono le metafore investigative dell’umanità, un affresco di stilizzazioni e sfumature che hanno visto l’impegno dei migliori disegnatori con l’impiego di una filologia che ricorda i grandi registi dei thriller di sempre.
Un thriller, i suoi cliché e dinamiche surreali
Ritornando alla trama e alla simbiosi con il cinema di Brian De Palma, in Lupin III, la pietra della saggezza, tutto è teso lungo il filo suspense, elemento ipnotico che muove la telecamera e tesse la trama dell’intero film.
Il fumetto e il regista si compenetrano l’uno con l’altro. Come fossero l’uno la citazione dell’altro. Interessante è la dinamica con cui viene costruito l’intero furto, un disegno che dal surreale spazia in diversi continenti facendo apparire regolare la combinazione tra paesaggi desertici e metropolitani. Questa “combinazione scombinata” alimenta la curiosità dell’obbiettivo che riprende anche l’impegno di tutto il cast che ruota intorno al personaggio Lupin.
Lupin III – La pietra della saggezza: valutazione e conclusione
L’effetto anni ‘70 si adatta completamente alla ricerca grafica di questo millennio: surrealismo, estetica di forte impatto su colorazioni che destreggiano l’intero assist grafico di un animato di tale livello. Nel dettaglio è un film uscito in Giappone nel 1978, sceneggiato da Monkey Punch, Atsushi Yamatoya e Soji Yoshikawa. Una nuova versione che rispetta gli elementi e i dettagli che rendono questo episodio uno dei più sofisticati dell’intera saga; Colonna sonora scritta da Norbert Cohen e composta da Farouk Safi e Sharon Woods.
Lupin III – la pietra della saggezza, di SoJi Yoshikawa, primo lungometraggio cinematografico del ladro più interpretato, torna in versione restaurata 4K con lo storico doppiaggio del 1979, distribuito dalla Nexo Digital, in sala, per la nuova stagione Anime al cinema, unicamente il 24, 25 e 26 giugno 2024.