Mafia III – recensione del videogame 2K Games per PS4

Dopo ben sei anni di distanza dall’uscita di Mafia II su console e PC, 2K Games torna finalmente alla ribalta con Mafia III, l’attesissimo terzo capitolo della celebre saga videoludica, lanciata nell’ormai lontano 2002, promettendo grandi innovazioni in termini di gameplay e narrazione. Saranno riusciti, dunque, gli sviluppatori a tener fede alle promesse fatte e a ripagare le attese di milioni di giocatori? Scopritelo nella nostra recensione, stilata sulla versione PS4 del titolo.

Mafia III – Potere, denaro e una problematica sete di vendetta

La difficile tematica della mafia, e tutto ciò che ne consegue, è stata sviscerata in qualsiasi forma d’intrattenimento, dal cinema ai libri, passando per le Serie TV ed arrivando al mondo videoludico. L’unica vera saga che ha utilizzato come punto focale quello della mafia italiana è stata proprio quella che stiamo analizzando tutt’ora.

Ma procediamo per gradi. La spendida città americana che fa da cornice al gioco è New Orleans, qui chiamata con il nome fittizio di New Bordeaux, un pò come accadeva per le ambientazioni della saga di Grand Theft Auto.

Gli sviluppatori hanno scelto un periodo storico davvero poblematico, per raccontare le nuove avventure della criminalità organizzata. Ci troviamo, infatti, sul finire degli anni ’60, un’epoca caratterizzata da continue violenze ed un odio razziale senza precedenti.

Il protagonista del terzo capitolo è un giovane ragazzo di colore di nome Lincoln Clay che, orfano dei genitori, è stato raccolto in strada dalla mafia che lo ha cresciuto come un membro della famiglia.

Il “villain” che dovrà affrontare sarà Salvatore “Sal” Marcano, temutissimo boss della mafia italiana che ha preso il controllo della città e gli ha dato del filo da torcere, colpendolo anche dal punto di vista emotivo.

Preferiamo non svelarvi altro della trama per non rovinarvi l’esperienza di gioco ma possiamo dire che tale narrazione, condita da flashback, immagini storiche, dialoghi cinematografici e tanto altro, rappresenta la vetta più alta mai toccata dalla saga.

Anche la longevità è abbastanza interessante e, solamente per completare la storia senza imbattersi in missioni secondarie, ci vorranno tra le 15 e le 20 ore. Peccato, però, che una narrazione di alto livello non basti a rendere il gioco eccellente, purtroppo minato da molti problemi tecnici.

au7ch8y

Mafia III: Un comparto tecnico non sempre all’altezza

Le meccaniche di gameplay che il giocatore imparerà ad utilizzare nelle prime fasi di gioco, vero e proprio tutorial di Mafia III, risulteranno essere molto ripetitive e, a fronte di un’intelligenza artificiale non proprio ai massimi livelli, potrebbero stancare il giocatore.

Intendiamoci, le missioni sono ben diversificate tra loro ma la cadenza strutturale di base rimane uguale per tutte. Si tratta di conquistare i quartieri della città, eliminando prima gli scagnozzi e poi il boss finale, il cosiddetto “capozona”, moltiplicano il tutto per i nove quartieri di cui New Bordeaux è costituita.

Una narrazione di alto livello non basta a rendere eccellente il gioco, minato da alcuni problemi tecnici

Sebbene il titolo consigli di adottare delle meccaniche stealth, inoltre, potrebbe accaere che i nemici non si accorgano minimamente di noi, facilitandoci ulteriormente le cose. Consigliamo, dunque, di settare sin dall’inizio un livello di difficoltà più elevato, in maniera da fronteggiare un’eperienza più ostica ma soddisfacente allo stesso tempo.

Interessante, invece, la presenza di un sistema di alleati, tra cui Vito Scaletta, il protagonista di Mafia II, che permette al giocatore di sfruttare il proprio aiuto a patto che si compiano delle missioni per il loro conto e si conquisti la propria fiducia.

La pulizia grafica del titolo è notevole ma i bug e i glitch, corretti solo in minima parte dalla patch pubblicata dagli sviluppatori, impediscono a Mafia III di essere il capolavoro tanto desiderato da critica e pubblico.

La città di New Bordeaux è splendida, viva e ben realizzata ma tutto ciò che le fa di contorno ci ha dato, purtroppo, l’idea di un titolo che avesse bisogno di qualche rifinitura prima di essere lanciato sul mercato. Lodevole, invece, il comparto sonoro che è costituito da splendidi brani su licenza e da un doppiaggio parlato interamente in italiano.

mafia 3

Considerazioni finali

Difficile giudicare un prodotto come Mafia III, date le grandi attese riposte. Dal punto di vista narrativa ci troviamo di fronte al miglior capitolo dell’intera saga ma i difetti citati, dla punto di vista tecnico, gli impediscono di eccellere e di confrontarsi con un colosso come GTA 5, tanto per citare un videogame appartenente allo stesso genere.

Un’occasione mancata, dunque, da parte della 2K, che non ha saputo sfruttare a dovere le grandi potenzialità offerte dalle console di nuove generazione. Un titolo divertente ma, purtroppo non innovativo. Vi cosigliamo in ogni caso l’acquisto per esplorare, in prima persona, le vicende di Lincoln Clay ma restiamo in attesa, fiduciosi, di un prossimo capitolo che possa davvero essere un capolavoro videoludico.