Mamma ho preso il morbillo: recensione della commedia di Raja Gosnell

Terzo capitolo della saga di Home Alone, creata da John Hughes, è Mamma ho preso il morbillo, commedia incentrata su Alex, bambino rimasto solo a casa, per colpa del morbillo, che deve vedersela con un’imprevista gang di criminali.

Mamma ho preso il morbillo, del 1997, ricorda per la sua struttura narrativa i precedenti Mamma ho perso l’aereo (1990) e Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992), entrambi sceneggiati e creati dalla penna dello stesso Hughes.

A differenza delle due pellicole, però, stavolta il bambino non viene dimenticato, ma lasciato intenzionalmente a casa dai genitori e fratelli. Sfortunatamente c’è solo questa piccola innovazione, perché per il resto il film è pressoché identico agli altri.

Mamma ho preso il morbillo – Alex ostacola la gang di criminali nel ritrovamento del microchip contenente informazioni segrete

Mamma ho preso il morbillo

Alex (Alex D. Linz) si ritrova con una macchina giocattolo molto speciale, che gli è stata regalata dalla severa signora anziana vicina di casa. Prendendo particolarmente spunto dalla classica commedia degli equivoci, la macchina, al cui interno è nascosto un microchip che contiene un grande segreto militare, viene scambiata, e data al bambino.

L’ostacolo e problema principale, su cui s’incentra l’intera pellicola, è che un gruppo di delinquenti vuole riappropriarsi del chip per venderlo sul mercato nero. Alex si accorge della scomoda presenza di coloro che, all’inizio, considera dei ladri, e cerca più volte di avvisare la polizia, che una volta giunta sul posto non trova niente di anomalo.

Nuovamente si ostenta la completa inutilità delle forze dell’ordine nello sventare un semplice e comune caso, e la bizzarra abilità di un bambino di soli 8 anni di portare tutto a galla, mettendo k.o. i pericolosi criminali. Alex, nel momento in cui capisce che la polizia non potrà aiutarlo, si ingegna realizzando una serie di meccanismi homemade, per difendersi dalla gang.

Mamma ho preso il morbillo – Alex D. Linz fallisce nell’imitare il collega Macauley Culkin di Mamma ho perso l’aereo

Mamma ho preso il morbillo

Cose che non vi suoneranno del tutto nuove, considerando le tante malefatte orchestrate da Kevin McCallister (Macauley Culkin) contro i due ladri nei due Mamma ho perso l’aereo. Inoltre, cercando di modificare in parte la saga, i ladri non sono più due, ma un gruppo, intento a recuperare un oggetto ben preciso. Bisogna ammettere che si nota lo sforzo nel dare una caratterizzazione più scaltra e intelligente a questi criminali, nonostante si finisca comunque nel banale e nella noiosa ripetizione di un meccanismo già visto.

Alex D. Linz cerca di ripercorrere il successo raggiunto dal suo collega e predecessore Macauley, anche se invano. Il biondino possedeva un particolare guizzo che ci ha fatto amare le due pellicole precedenti. Vediamo anche una Scarlett Johansson giovanissima, ben lontana dal successo odierno, ma già sulla buona strada. Nonostante faccia una piccola parte, non si può dimenticare l’antipatia del suo personaggio, ovvero la sorella di Alex.

Mamma ho preso il morbillo – John Hughes si prepara ad andare nel dimenticatoio con questo terzo capitolo della saga di Home Alone

Mamma ho preso il morbillo

Il regista è Raja Gosnell, montatore anche dei primi due film della saga, che è riuscito comunque a dare un buon ritmo alla pellicola, in tutta la sua interezza, nonostante fosse consapevole di dover girare il solito filmetto natalizio, adatto più che altro ad un pubblico infantile.

Fondamentalmente, Hughes ha tralasciato il fatto che, a lungo andare, sceneggiature come quelle da lui realizzate, stancano, e arriva un momento in cui da successone diventano semplici e comuni flop. A volte, si dovrebbe imparare a dire basta, e fermarsi prima che arrivi il peggio.

 

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.2