Mamma Mia!: recensione
Film del 2008, diretto da Phyllida Lloyd, Mamma Mia! è il musical che ha fatto ballare e cantare milioni di persone in tutto il mondo.
Sullo sfondo della magica Grecia, la storia vede la ventenne Sophie (Amanda Seyfried), che è in procinto di sposarsi con Sky (Dominic Cooper); nonostante questo imminente giorno di gioia, sente, però, di non sentirsi completa. Sophie infatti non sa chi sia suo padre; decide dunque di mandare degi inviti a tre uomini, che ritiene possano essere potenzialmente suo padre, dopo aver curiosato il diario segreto usato dalla madre in gioventù.
L’isola di Kalokairi si popola tra le amiche di Donna (Meryl Streep), madre di Sophie, e le amiche della sposa, pronte a sostenerla anche nella volotà di scoprire, finalmente, chi sia suo padre.
Ma è quando i tre uomini raggiungono l’isola, che l’atmosfera prende vie diverse; pur mantenendosi allegra, l’atmosfera di fa anche stressante, perché mentre Sophie sa che li ha invitati lei e li vuole tenere a larga portata dalla madre, Donna pensa che i tre siano venuti a rovinare le nozze della figlia, e sua volta li tiene alla larga da Sophie.
Tra fraintendimenti, dubbi ma anche nascite di nuovi amori, la vicenda si chiude con Sophie e Sky che decidono di girare il mondo per conoscere loro stessi.
Nonostante il film sia improntato ad un livello registico prettamente teatrale (la Lloyd ha realizzato la regia teatrale del musical sia nel West End che a Broadway) e sembra non riuscire ad uscire dagli schemi di staticità, la pellicola è spumeggiante, come lo è la storia, le interpretazioni e le grandi canzoni degli ABBA, che trainano tutto il carrozzone.
L’interpretazione di Meryl Streep, nei panni di Donna, è fenomenale; spumeggiante, amorevole, cocciuta, ma anche malinconica allo stesso tempo, la Streep da un’ulteriore prova di quanto sia metamorfica e a suo agio anche in questa circostanza, che richiede canto e ballo (nonostante la stessa attrice abbia poi ammesso, che fare questo film sia stata una faticaccia).
Non a caso, poi, la Streep lavorerà ancora con la Lloyd per The Iron Lady, che le farà vincere l’Oscar alla Miglior Attrice Protagonista, nel 2012.
Perfetta nel ruolo della dolce Sophie, Amanda Seyfried si fa notare per le sue doti canore e interpretative, così come Dominic Cooper, che impersona l’affascinante Sky.
Improbabili, ma nello stesso di grande attrattiva, gli attori Colin Firth (il timido Harry Bright), Stellan Skarsgård (avventuroso Bill Anderson) e soprattutto Pierce Brosnan (l’affascinante Sam Carmichael), non tanto nel ruolo dei tre potenziali padri, ma nel contesto di canto e ballo richiesto.
Nota di merito per Julie Walters e Christine Barnski, nei panni di Rosie e Tanya, le migliori amiche di Donna; donne tutte pepe, ma affettuose nei confronti della loro migliore amica.
Ma sono le note degli Abba a farla da padrona, tra Honey Honey, Dancing Queen, Money Money, Sos, Voulez-Vous, Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight), Slipping Through my Fingers e The Winner Takes it All, fanno cantare e ballare e fanno rivivere a tutti gli anni ’80, sia per chi li abbia già vissuti, e per chi è nato dopo; nota di riferimento alla parte finale del film, ricco di paillettes, tutine improponibili e zeppe.
Insomma, Mamma Mia! è un film allegro, passionale ma anche malinconico e fa capire quanto l’amore e l’affetto siano tutto, nella vita di una persona, e che può vincere ogni situazione e con una nota ironica ed allegra, a partire dagli attori, di cui nessuno, o pochi, sono cantanti professionisti, lasciando tutte le sfumature canore.