Metallica & San Francisco Symphony – S&M2: recensione del film concerto
Un evento per i fan dei Metallica, ma non solo. Ecco la recensione di Metallica & San Francisco Symphony - S&M2, il concerto evento al cinema il 18 ottobre.
Dopo vent’anni dal concerto del 1999, i Metallica non perdono colpi, semmai raddoppiano l’emozione e come il buon vino invecchiano benissimo. S&M 2 ovvero Simphony e Metallica è una festa epica, un omaggio al potere catartico della musica, che trasforma la sala del cinema in un’arena della musica senza tempo, genere ed età, perché le generazioni all’interno del Chase Center di San Francisco, di cui si celebra l’inaugurazione nel migliore dei modi, sono così variegate che non si contano. Un incontro quello tra i Metallica, una delle band heavy metal più osannate del pianeta, con la San Francisco Symphony che avviene per la seconda volta e sul grande schermo, in un film concerto inedito che arriva nelle sale solo il 18 Ottobre grazie a Nexo Digital.
A firmarne la regia è Wayne Isham, che di videografia musicale, essendo un prolifico regista di videoclip, non se ne intende poco per aver lavorato già con gli stessi Metallica, Michael Jackson, Bon Jovi, Pantera e Whitney Houston, per citarne alcuni.
The Next Concerto Experience: I Metallica sul grande schermo, la recensione di Metallica & San Francisco Symphony – S&M2
Volendo rubare il motto di Nexo Digital, che diverse volte ha portato in sala grandi concerti, mai come questa volta la percezione che si ha è quella di un’esperienza a 360°, dove l’epicità dei Metallica si sposa brillantemente non solo con la grandezza della musica classica, con cui si fonde letteralmente, ma anche con l’ampiezza e la magia di una sala cinematografica. Lo spettatore infatti vive il suo film, quello di essere trasportato nell’arena del Chase Center quando i Metallica iniziano a incedere a passo deciso al centro, sotto gli occhi di un pubblico già in estasi.
Un po’ gladiatori, un po’ grandi attori in scena che stanno per trasportarci nella dimensione della loro opera rock – chissà se qualcuno ci penserà mai a scriverla, tante sono le canzoni dei Metallica che si presterebbero ad un nuovo Jesus Christ Superstar – James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo prendono posto, circondati da un’orchestra a cui non manca proprio nessun elemento, neppure un’arpa, perfetto bridge dolciastro tra un assolo e un riff. I primi 30 minuti sono pura energia di sola musica strumentale, un’ouverture spettacolare, con un piccolo focus su Hammett che dialoga con l’orchestra e da il via allo spettacolo. A dirigerli Edwin Outwater e Michael Tilson Thomas, storico direttore d’orchestra alla sua ultima stagione.
The Memory Remains: rock, heavy e musica sinfonica, and Nothing Else Matter in Metallica & San Francisco Symphony – S&M2
Per un fan dei Metallica vivere questa esperienza sul grande schermo – riduttivo chiamarlo concerto – è riconoscersi in un momento corale, una celebrazione dove gioia, rabbia, adrenalina, felicità, dolore e passione esplodono. The day never comes, The Memory Remains, Month Into Flame, No Leaf Clover, Master of Puppets, Halo on Fire, All within my hands, sono solo alcuni dei pezzi classici dei Metallica accuratamente rivisitati nell’interpretazione per amplificarsi ancora di più con le potenzialità dell’orchestra. E il gran finale naturalmente non può essere che nelle mani di quel pezzo che tutti attendono, forse il più melodico, ma quello che li ha certamente consacrati a un pubblico più trasversale, Nothing Else Matters. E non solo però, perché un finale che si rispetti conserva sempre dei titoli di coda speciali.
Ci vide bene il compianto direttore d’orchestra e compositore Michael Kamen quando ai Grammy Awards del 1992 propose ai Metallica di andare oltre il loro successo, e di suonare con un’orchestra intera. Sette anni dopo il sogno si realizzò, vent’anni dopo si replica ma per loro non vale il non sono più i tempi di una volta. Anzi, quelli di oggi forse sono anche più belli.