Venezia 75 – Monrovia, Indiana: recensione del film di Frederick Wiseman
I pensieri e le abitudini della comunità di Monrovia, Indiana vengono riportati con tono solenne e senza inutili astrattismi nel documentario di Frederick Wiseman.
Monrovia, Indiana è un documentario diretto da Frederick Wiseman, presentato fuori concorso durante la 75ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il film di Wiseman ci traghetta in America centrale, nel Midwest rurale americano, ovvero a Monrovia, in Indiana. Monrovia è una semplice comunità agricola e il regista statunitense racconta, con il suo sguardo lucido ed enfatico, la vita quotidiana della gente della cittadina, fondata nel 1834 e formata da poco più di mille abitanti.
Wiseman ha cominciato ad interessarsi alla città di Monrovia nel 2017, desiderando fotografare una piccola comunità agricola nel Midwest, in modo che andasse ad inspessire il ritratto che il regista sta compiendo circa la vita americana contemporanea. Ciò che il regista ha realizzato è la rappresentazione di tutti gli interessi, le tradizioni, sia culturali che religiose all’interno della comunità, andando lentamente a scavare nella complessità civile di una piccola realtà. All’interno del documentario intervengono naturalmente persone del luogo, che lasciano che il regista accedi ad ogni aspetto della loro vita quotidiana, dai consigli e le riunioni comunali, alle lezioni del liceo, in modo da avere una più ampia e consapevole immagine del loro modo di vivere.
Monrovia, Indiana: il documentario diretto da Frederick Wiseman fuori concorso alla 75ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia
Ciò che il documentario e il regista portano alla luce è l’assoluto disinteresse verso il mondo esterno: la gente parla di lavoro, di famiglia, di religione, di attrezzature agricole. Sembra non esserci curiosità verso l’Europa, verso l’Asia, verso i conflitti mondiali, non ci sono dibattiti politici. Ciò che emerge, inoltre, è come la Massoneria venga vissuta e discussa con serenità; gli incontri che il regista riesce a filmare fanno parte di una tradizione, di una cultura molto sentita e rispettata, come anche la percezione e l’importanza della religione, che è la chiave di lettura del loro mondo, un punto di vista che offre spiegazione e sostegno per tutto.
Monrovia, Indiana riporta con assoluta solennità e rispetto le abitudini e i pensieri di una piccola realtà americana, seguendo la vita attraverso i suoi punti di aggregazione che sono la spina dorsale della comunità. Essendo una comunità agricola, il regista fotografa spesso il paesaggio e ne esalta l’importanza: il paesaggio è un personaggio del documentario, un ruolo che è parte integrante dello sviluppo e del sostentamento della cittadina. Wiseman è attento e coerente nel trattare sempre della vita di ogni giorno, ovvero la vita quotidiana in America, che è la linea rossa che unisce tutti i suoi film.
Nel corso delle nove settimane di riprese il regista ha saputo inserirsi ed indagare da vicino la vita di Monrovia, cogliendone ogni aspetto del suo stile di vita, che ha un impronta innegabilmente tradizionalista e agreste, volto a semplici esigenze e a consuetudini disadorne, caratteristiche forse spesso non comprese in grandi realtà americane o dalla forma mentis europea.
Monrovia, Indiana è un film che riflette la realtà, senza astrazioni, che esplora spesso anche i cliché della vita rurale americana e ne illustra i valori e le virtù, come l’importanza della vita spirituale, i doveri e i servizi alla comunità. Ciò che si evince inoltre è uno spaccato dei valori americani rapportati con le elezioni presidenziali del 2016: ciò che interessa ed ha interessato al regista è dimostrare come queste piccole comunità celino una propria centralità nella formazione politica e caratteriale della cultura americana.