Natale a 5 stelle: recensione del film Netflix

Prodotto da Lucky Red e Netflix, Natale a 5 stelle, diretto da Marco Risi e sceneggiato da Enrico Vanzina, è l’ultimo cinepanettone dei fratelli Vanzina dopo la scomparsa  di Carlo nel luglio scorso, al quale il film è dedicato. Interpretato da Massimo Ghini, Ricky Memphis, Martina Stella, Paola Minaccioni, Massimo Ciavarro e Biagio Izzo, il film non avrà distribuzione in sala e sarà online sulla piattaforma streaming il 7 dicembre.

Liberamente tratto dalla commedia Out of order di Ray Cooney, Natale a 5 stelle racconta le disavventure di una delegazione italiana in Ungheria, a Budapest, con alla testa il Presidente del Consiglio “grillino” Franco Rispoli, a pochi giorni dal Natale. Per il Premier non solo un’occasione per svolgere incontri politici, ma anche un modo per trascorrere un weekend di fuoco insieme alla sua amante, la giovane e bella onorevole dell’opposizione Giulia Rossi. Niente andrà, però, come previsto: i due si trovano alle prese con un cadavere nella loro suite e con una serie di imprevisti che, come un effetto domino, complicheranno sempre di più la situazione.

Natale a 5 stelle – Una farsa per raccontare la classe politica

Natale a 5 stelle - Cinematographe.it

Una farsa satirica per raccontare il volto comico della nostra classe politica, il punto di vista di uno dei pilastri della commedia italiana sul governo del cambiamento e sull’opposizione. È difficile non vedere nel “premier” Ghini che prima faceva il commercialista e che si trova catapultato alla guida del Paese, un’imitazione di Giuseppe Conte. O nel personaggio di Martina Stella quello della deputata PD Maria Elena Boschi. Delle caricature che attraverso battute e situazioni paradossali toccano diversi argomenti dell’attualità politica e sociale: il Premier parla al telefono con “Matteo e Luigi”,  la deputata PD si chiede come potrà mai esserci un reddito di cittadinanza senza soldi, si prende in giro l’inglese approssimativo di Matteo Renzi, Massimo Ciavarro interpreta un leghista di Civitavecchia. Vengono messe dentro anche Le Iene e Striscia la notizia e riferimenti ai vari leader mondiali da Trump a Macron. Il tutto mantenendo le “linee guida” del cinepanettone: equivoci, incidenti hot, belle donne desnude – Martina Stella che recita in slip e reggiseno per ampia parte del primo tempo – corna e botte. L’immagine che ne viene fuori è tristemente veritiera tanto che i protagonisti più che parodistici appaiono abbastanza verosimili.

Natale a 5 stelle – Il solito cinepanettone

Natale a 5 stelle - Cinematographe.it

L’intento lodevole da parte dello sceneggiatore Enrico Vanzina – l’idea iniziale è stata di Carlo prima che le sue condizioni di salute si aggravassero – era quello di imbastire una farsa ispirata alla tradizione inglese inserendo la critica politica e allontanandosi dalle volgarità tipiche dei film di Natale. A parte un cameo di Rocco Siffredi che palpeggia una turista, il secondo obiettivo sembra riuscito ma il risultato si rivela deludente. Il film diretto da Marco Risi per volere del compianto Vanzina, al suo primo cinepanettone, ha poco ritmo e riesce a strappare solo qualche sorriso. La leggerezza lascia presto il posto alla noia per situazioni e dinamiche già viste e l’interpretazione artefatta di alcuni attori affonda un film che poteva essere un felice revival di un genere ormai stantio. Poco riesce a fare, dal punto di vista della qualità, l’interessamento di Netflix a questo prodotto, dopo il rifiuto di diversi produttori di finanziare il film. La famosa piattaforma streaming, di solito attenta ai gusti dei suoi abbonati, sembra aver fatto un passo falso sottovalutando la crisi di questo genere nelle sale italiane.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 1

1.9

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