Natale a tutti i costi: recensione della commedia natalizia con Christian De Sica e Angela Finocchiaro
Natale a tutti i costi con Christian De Sica e Angela Finocchiaro è la commedia natalizia targata Netlfix, in uscita a dicembre 2022.
Natale a tutti i costi, commedia natalizia scritta e diretta da Giovanni Bognetti, presenta un cast di grandi nomi italiani come Christian De Sica e Angela Finocchiaro, insieme a Claudio Colica e Dharma Mangia Woods. In uscita sulla piattaforma Netflix il 19 dicembre 2022 segna la co-produzione tra il colosso della streaming, la Sony Pictures International e la Colorado Film, nota per prodotti che seguono spesso il filone natalizio.
Remake del film francese del 2021 diretto da Alexandra Lecière, Mes très chers enfants, Natale a tutti i costi inizia con i giovani Alessandra ed Emilio che salutano senza troppa commozione i propri genitori per trasferirsi definitivamente in città, chi a vivere con il proprio compagno e chi per vivere più vicino al lavoro. L’inizio dell’indipendenza, della libertà e anche di una certa maturità sono però per i genitori dei due ragazzi i primi effetti di un momento prima o poi inevitabile: l’abbandono del nido familiare. Non sempre però questo si trasforma in un rapporto freddo e limitato a pochi minuti passati insieme, con qualche telefonata ottenuta solo dopo numerose insistenze. Delusi e affranti, Carlo e Anna, rispettivamente Christian De Sica e Angela Finocchiaro attuano un piano che si può definire diabolico, soprattutto considerando la piega che prende quando i genitori tentano, senza successo, di dire la verità ai propri figli. Si tratta di un’improvvisa eredità che avrebbe reso Carlo e Anna milionari. Di conseguenza Alessandra e Emilio sono convinti che anche la loro vita stia per cambiare e per assicurarsi una fetta di quella cospicua somma cambiano atteggiamento nei confronti dei genitori che, finalmente, li vedono tornare a casa e, come entrambi speravano, passare un altro Natale insieme.
Natale a tutti i costi: quelle festività che per anni si sono trascorse in famiglia non devono mai cambiare
Al suo terzo film da regista Giovanni Bognetti adatta quella nota e cinica comicità francese sofisticata a un panorama tutto italiano, dove si possono ritrovare valori e tradizioni tipiche dell’Italia. Dalla famiglia alle usanze di una volta, da consuetudini religiose a nuove norme e costumi che vanno a costituire un intero nucleo famigliare, un quartiere, una città e universo decorato per una delle feste comandate più attese dell’anno. In ogni abitazione c’è un albero di Natale, quasi su ogni balcone delle luci e, come si vede nel film, Roma è centro pulsante di tutto ciò che concerne questa festa ultimamente sempre più centrale nel cinema e nella televisione. Non c’è da stupirsi considerando il periodo dell’anno: una ricorrenza celebrata quasi in tutto il mondo. Natale a tutti i costi è una commedia che fa sorridere più che ridere, discostandosi dalla tipica farsa comica dove siamo abituati a vedere un attore come Christian De Sica, che insieme alla Finocchiaro, è uno degli elementi più spiritosi del film, capace di suscitare quell’ilarità, comunque non assente nella pellicola.
La sceneggiatura che può apparire scontata non è infatti la vera matrice comica del racconto, che si arricchisce di situazioni, spesso simili tra loro, con movimenti, gesti e azioni davvero divertenti. Un insieme di piccole gag che coinvolgono tutti i personaggi, in particolare Christian De Sica e Claudio Colica, protagonisti di scene spassose e che risultano vincenti anche se riproposte più volte. La regia e la messa in scena di Bognetti sono tanto semplici quanto delicate nel rappresentare per contrasto il calore e la semplicità di una famiglia dove l’importanza sta negli affetti, e la sfarzosità ed eleganza di abiti ed ambienti che invece simboleggiano freddezza e, in alcuni casi, anche un certo disprezzo. Le ottime interpretazioni, tra cui spiccano quella di un Angela Finocchiaro nei panni della tipica mamma italiana e di Christian De Sica nel ruolo di mediatore, rendono Natale a tutti i costi un film godibile, che si segue con interesse e che, anche nella conclusione, è tutt’altro che banale, nonostante il tema già visto.
A Natale tutto può succedere ma l’importante è che sia sempre uguale e sempre diverso
Anche gli interpreti, già noti nel cinema italiano, Claudio Colica e Dharma Mangia Woods, hanno quella giusta dose di alchimia, complicità, tra conflitti e provocazioni, di un fratello e una sorella che hanno in comune molto più di quanto credono, a partire dalla volontà di allontanarsi dai propri genitori. La prima metà della pellicola è forse più debole della seconda, impreziosita da equivoci, sketch, malintesi e ambiguità che riprendono il sapore di quelle commedia tanto italiane quanto francesi. Non sono le battute più sarcastiche e pungenti a fare di Natale a tutti i costi una simpatica commedia sul Natale, ma quei momenti e contesti sui generis dove proprio quei valori di connessione, relazione e rapporto vengono maggiormente messi in luce. Ci sono voci che corrono, dinamiche attinenti a quei piccoli segreti e a quelle dimenticate incomprensioni che per anni non si sono affrontate, insieme a continui confronti sul successo dei propri figli o su un rapporto ancora solido nonostante gli anni che passano, con esigenze e ambizioni che cambiano. Natale a tutti i costi è quindi una commedia forte anche nel suo fotografare la società italiana, sempre molto attenta a un’apparenza che durante una festività come il Natale raggiunge i massimi livelli.
La menzogna che è l’incipit della storia investe tutti, mentre la verità porta con sé vecchi ricordi, nostalgia dell’infanzia e ritorni alle origini. I Genitori che considerano i figli sempre come i loro bambini rimanda a quel concetto di persona ed essere umano, esterno al proprio ruolo di genitore, che in alcune circostanze sembra venire meno. Dai protagonisti ai personaggi secondari bastano pochi dettagli per caratterizzare tutti con un’attenzione non sempre presente in questo genere di film e che favoriscono così l’espressione di quegli elementi propri di contesti italiani come la precarietà del lavoro, il mobing subìto spesso dagli impiegati più giovani e mestieri che non fanno che aumentare quel senso di fallimento e insuccesso che oggi contraddistingue un’epoca. Ecco che Natale a tutti i costi suscita anche alcune riflessioni inaspettate, senza però mai allontanarsi dal genere più ironico e comico del film.