Natale, folle Natale: recensione della commedia natalizia Netflix
L'importanza della famiglia è al centro della commedia natalizia Natale, folle natale, disponibile su Netflix.
Il Natale secondo Netflix è ben più di neve, alberi e luci colorate: Natale, folle Natale è infatti una commedia natalizia piacevole, formato famiglia, briosa grazie anche alla simpatia di Romany Malco, che ci ricorda quanto sia importante non ciò che possediamo, ma come e con chi scegliamo di condividere il nostro tempo.
Il film racconta la storia di Rush Williams (Romany Malco), un famoso dj americano: la musica r’n’b gli pulsa nel sangue e ogni giorno gli regala la carica giusta per salutare e accompagnare le giornate dei suoi ascoltatori grazie alla sua positività. La sua energia porta alla crescita continua del suo pubblico e della radio in cui trasmette, al punto che insieme alla sua socia e fedele collega Roxy (Sonequa Martin-Green) sognano per Natale la presentazione di un progetto nuovo e importante che, oltre a dargli ancora nuovi stimoli, porterà anche tanti soldi. Ma a dodici giorni dal Natale l’acquisto della radio da parte di una nuova società, che ha deciso di farli fuori, cambia totalmente le loro prospettive. Soprattutto quelle di Rush, vedovo con quattro figli a cui il suo lavoro ha da sempre garantito una vita di lusso.
Natale, folle Natale e l’importanza della famiglia: una forza unica e indissolubile
In Natale, folle Natale la famiglia è il centro di tutto per Rush: vedere felici i suoi figli, ricoprirli di ogni genere di attenzione perché non sentano la mancanza della madre, – soprattutto in prossimità di un momento come il Natale che richiama a sé il senso profondo della famiglia e dello stare insieme – sono sicuramente tra quei motivi che gli permettono di svolgere il suo lavoro con una marcia in più. La perdita quindi del suo ruolo di dj e di stella della radio rappresentano un evento che lo sconvolge totalmente non solo a livello personale, e che lo spinge a reinventarsi. Spiegare a quattro figli adolescenti e pretenziosi che dovranno abbassare il loro livello di vita, e non solo le richieste più assurde da includere nella lista dei regali a Babbo Natale, gli permette però di intraprendere un dialogo con loro più profondo sul piano emotivo.
Da questo punto di vista Natale, folle Natale riesce con equilibrio a parlare a genitori e figli: ai primi perché non nascondano dietro regali sfarzosi, accontentando richieste di ogni tipo, la loro sfera più intima, ma anzi imparino a condividere anche le loro debolezze. Rush infatti solo in una situazione di estrema difficoltà racconta ai suoi figli la grande difficoltà di crescerli senza l’amore di sua moglie e della loro madre. E ai figli di sviluppare una maggiore comprensione verso i genitori, e più in generale verso le quotidiane difficoltà familiari.
Ma Natale, folle Natale vuole essere un film che riflette anche sulle seconde occasioni, alla capacità di saper andare avanti e re-immaginare la vita anche di fronte a concrete difficoltà economiche. E anche in questo caso sono le persone che ci circondano e ci sostengono spesso a rivelarsi fondamentali, non solo in quanto sostegno emotivo ma il più delle volte anche come chiave per ricominciare e dare forma a nuove idee, che sia un nuovo lavoro o un nuovo amore. In fondo il vero Natale è quello che porta con sé sempre un profondo senso di rinascita.