Venezia 77 – Non cadrà più la neve (Never Gonna Snow Again): recensione
I registi polacchi Malgorzata Szumowska e Michał Englert realizzano l'opera Never Gonna Snow Again, tra cinema del surreale e inspiegabile.
Quello che ci chiedono Malgorzata Szumowska e Michał Englert con Non cadrà più la neve è di credere fedelmente al potere del cinema. Di non aprire disquisizioni, di non questionare davanti al problema che ti pone una narrazione perché di narrazioni, il film che stai vedendo, non è portato a dartene. Non farsi domande, è un po’ questo l’invito che gli autori polacchi sembrano sciolinare ad un pubblico che potrebbe, ragionevolmente o meno, appassionatamente o no, accettarlo, costringendosi dunque a una posizione assecondante rispetto a ciò che è pronto a dover accogliere, privandosi di ogni sovrastruttura e, soprattutto, non ricercare alcun significato dopo il termine della visione.
È ciò che i registi e sceneggiatori – nonché direttori della fotografia, visto il talento trasversale del poliedrico Englert – vogliono per il loro Non cadrà più la neve (Never Gonna Snow Again), film europeo della 77esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che va a segnare la quota surreale del concorso internazionale fino a prevedere, secondo quanto detto dagli scienziati, la conclusione di ogni nevicata sulla terra nell’anno 2025. Carattere di preveggenza, quello che ha basi ben più radicate delle teorie immaginifiche di Englert e della Szumowska, che si lega però all’ambiente chiuso e circoscritto della stramba pellicola, con l’arrivo di un forestiero giunto da lontano e accolto in ogni casa per le sue doti pratiche.
Non cadrà più la neve – Le mani miracolose del protagonista Oleh Yutgof
È come massaggiatore che lo straniero proveniente dall’Est Zhenia (Oleh Yutgof) comincia la sua attività in un piccolo sobborgo cittadino, tutta apparenza e zero empatia. Un lavoro intimo, che non solo lo fa entrare nella dimora personale di ogni persona, ma comincia lì dove è il tocco a subentrare per adempiere ai propri compiti, dove le mani del protagonista non solo sono miracolose per crampi e stanchezze, ma sembrano possedere il potere curativo di una gemma rara. Con una personalità pacata e una riservatezza che non può che intrigare i propri clienti, Zhenia si ritroverà coinvolto nelle questioni personali di ogni singolo personaggio fino a praticare, su di loro, la tecnica dell’ipnosi, l’immergersi in un mondo che è sottosopra, dove si è vivi grazie al ricordo delle cose che ci piacciono e ci mantengono saldi.
È proprio l’ipnosi a diventare, con tutta la calma che il film di Malgorzata Szumowska e Michał Englert si prende per raccontare le sue storie, sia dimensione spirituale che luogo-altro presente in Never Gonna Snow Again, sfera metafisica che si fa alternativa alla quotidianità preconfezionata dei cittadini toccati dalle mani miracolose di Zhenia, uno dei tanti possibili tasselli di una spiegazione per un film che, esplicitamente, ci chiede di lasciare qualsiasi interpretazione pregnante e definitiva fuori dalla porta.
Non cadrà più la neve – Il cinema senza domande di Szumowska e Englert
Un’assurdità, quella proposta con studio maniacale dagli autori, che trae la sua essenza da un concetto superiore che attraversa il grottesco, il drammatico, la commedia sottilissima e spietata, ma anche l’inconsistenza voluta, la vuotezza ricercata, quella che potrebbe attrarre lo spettatore che si lascia semplicemente affasciare da un’opera che, nella sostanza, persegue i propri – anche questi vuoti? – ideali, non precludendosi l’opportunità di strafare. Ma come il pubblico può avere la capacità di accogliere il paradossale, è altrettanto plausibile il suo scostarsene totalmente, il rifiutarne l’irragionevolezza che non può venir sempre assecondata, mettendo una distanza precisa tra ciò che è cinema e cosa è mero onanismo, nato e morto solo nell’accendersi e spegnersi di uno schermo.
Su questo doppio tangibile e intangibile, Never Gonna Snow Again sceglie comunque di esistere e lo fa non convincendo certo a pieno, ma non deludendo le aspettative di chi, dal cinema, non si aspetta altro che venire sorpreso, che sia questa un’esile scusa per sperimentare sfere irreali dei racconti o, solamente, per portare all’esasperazione lo spettatore.
Non cadrà più la neve è in uscita nelle sale italiane il 9 novembre 2021 e in streaming sulla piattaforma IWONDERFULL.IT, distribuito da I Wonder e Unipol Biografilm Collection.