RomaFF14 – Nick Drake – Songs in a Conversation: recensione del docufilm di Giorgio Testi
Un documentario ibrido per riscoprire la musica del cantautore inglese Nick Drake.
Nick Drake – Songs in a Conversation è un docufilm del 2019 firmato Giorgio Testi, regista ormai divenuto una realtà importante nell’ambito dei film live e i docufilm a tema musicale. Tra i suoi ultimi lavori ci sono Calcutta – Tutti in piedi e Noi siamo Afterhours, entrambi del 2018; è stato nominato ai Grammys per il suo lavoro con i Blur per Blur: No distance left to run del 2010 e nella sua carriera ha collaborato con alcune delle band e degli artisti più influenti del panorama mondiale, come i Rolling Stones, i The Killers, gli Oasis, i Gorillaz, i Pixies, la compianata Amy Winehouse, Adele e sir Elton John.
In questo suo ultimo lavoro il regista romano segue Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo nei loro incontri con Niccolò Fabi, Manuel Agnelli, John Wood, tra gli altri. La fotografia è di Luca Ciuti e la produzione è di Sky Arte, realizzata con Indiana Production e Pulse Films.
La pellicola è stata proiettata in occasione della 14esima Festa del Cinema di Roma tra Gli Eventi Speciali, nella sezione Fra Cinema e Musica.
Nick Drake – Songs in a Conversation: conversazioni fra amanti della musica
Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo intraprendono un viaggio alla scoperta, anzi, alla riscoperta, della musica del cantautore inglese Nick Drake.
Un percorso corale, musicale, artistico, in equilibrio precario tra mondo interiore ed esteriore, che si fa sempre più profondo man mano che i vari incontri si svolgono. Gli artisti, protagonisti delle “conversazioni”, fanno da ideali “tappe” verso il raggiungimento del cuore della musica di Nick Drake e non si sottraggono dall’aggiungere sempre qualcosa di personale e sentito.
Si parte dall’Italia, dove i due viaggiatori incontrano Niccolò Fabi, Manuel Agnelli, Andrea Appino, Piers Faccini e Adele Nigro fino ad arrivare alla tappa più importante, quella in Inghilterra, nel paesino natale del cantautore inglese.
Nei suoi pressi Angelini e D’Erasmo si recano allo studio dove il cantautore registrò tutti e 3 i suoi dischi per conoscere lo stesso sound engineer che ai tempi lavorò con Drake, John Woods.
Nick Drake – Songs in a Conversation: un viaggio “immobile” alla riscoperta di un’anima tormentata
Reduci dal loro tour “Way to Blue” dedicato a Nick Drake, Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo contattano Giorgio Testi per realizzare un documentario dedicato alla musica del cantautore inglese, scomparso appena a 26 anni di età.
Il regista romano decide di realizzare un documentario ibrido e dalla forte valenza fotografica.
Sfruttando l’idea dei due musicisti di girare vari incontri in mezzo alla natura, Testi decide di sfruttare in pieno il potere delle location per coniugare musica ed immagini e dare maggior risalto alle performance live, donandogli dei tempi dilatanti, usando piani sequenza e, a volte, riprendendo le performance quasi a camera fissa. L’unico riferimento al viaggio, inteso come spostamento, sono gli splendidi disegni che introducono i vari incontri e la presenza in montaggio dei primi piani dei passi dei protagonisti, come se stessero camminando verso a qualcosa, ancora, rigorosamente, in mezzo alla natura.
Sembra quasi si tratti di un invito di Testi ad assecondare la musica: cercare di viaggiare pur rimanendo seduti ai propri posti.
Nell’ultima parte del docufilm ci si sposta direttamente nello studio dove Drake registrava ed è qui che si finisce di comporre il mosaico della sua breve vita: viene descritto il suo modo di lavorare, di suonare, di pensare la sua musica e di rapportarcisi.
Il risultato è un lavoro soprattutto suggestivo, fatto da chi ama la musica per chi ama la musica e alla costante ricerca di un’amalgama tra la parte di live music e quella documentaristica più classica.
Alla fine del film, lo spettatore non ha immediatamente la consapevolezza di che cosa abbia visto, ma se il lavoro è quello di entrare nella poetica di Nick Drake, allora si può dire che l’obiettivo è stato centrato.