No Negociable: recensione del thriller messicano Netflix
No Negociable è un thriller ricco di commedia e significato, una vera chicca di Netflix con quale superficialità ma molto stile!
No Negociable è l’ultimo thriller messicano approdato su Netflix, un film diretto da Juan Taratuto e basato su un’idea di Alejandro De Grazia. Con una durata di soli 87 minuti, questo lungometraggio riesce a condensare una storia avvincente, ricca di colpi di scena e momenti di tensione, il tutto condito da un’ironia tagliente che fa riflettere sul tema della corruzione politica.
Un thriller ad altissima tensione, con qualche difetto ma un risultato finale solido
Il protagonista della storia è Alan Bender, interpretato da Mauricio Ochmann, un abile negoziatore di ostaggi famoso per i suoi metodi poco ortodossi ma efficaci. La moglie di Alan, interpretata da Tato Alexander, è una psichiatra che non si lascia ingannare dai trucchi del marito, rendendo il loro rapporto particolarmente interessante e complesso.
La vicenda prende una piega inaspettata quando Alan viene chiamato a negoziare la liberazione del presidente messicano, vittima di un sequestro. La situazione si complica ulteriormente quando la moglie di Alan si ritrova coinvolta nell’ostaggio, trasformando il tutto in un conflitto personale e professionale che va ben oltre una semplice trattativa.
Accanto a Mauricio Ochmann e Tato Alexander, il cast include attori di talento come Geraldine Zinat, Leonardo Ortizgris e Isabella Arroyo. Ognuno di loro contribuisce a creare un’atmosfera tesa e realistica, dove ogni sguardo e gesto è carico di significato.
No Negociable è un film che, nonostante le sue radici messicane, racconta una storia universale. Il tema della corruzione politica è affrontato in modo diretto e crudo, ma con una dose di umorismo nero che alleggerisce il tono senza mai sminuire la gravità degli eventi. È facile immaginare questa storia trasposta in qualsiasi altro contesto nazionale, poiché il problema dell’abuso di potere è una realtà tristemente comune in tutto il mondo.
Juan Taratuto dimostra una mano sicura nella regia, mantenendo un ritmo serrato che non lascia spazio a momenti di noia. La sua capacità di mescolare tensione e umorismo è notevole, e il risultato è un film che cattura l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. La fotografia è curata e contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica che aumenta il senso di precarietà e pericolo.
Non Negociable non è solo un thriller avvincente, ma anche una critica sociale che invita a riflettere sulla natura del potere e sulle sue distorsioni. Il film mette in luce come, spesso, chi detiene il potere sia disposto a tutto pur di mantenerlo, anche a costo di sacrificare principi morali e umani. Questo messaggio è reso ancora più potente dall’uso di situazioni estreme e personaggi sfaccettati, che rappresentano le diverse sfumature della corruzione.
Pur non essendo un capolavoro, No Negociable offre un’esperienza di visione piacevole e stimolante. È il tipo di film perfetto per una serata di relax, ma che allo stesso tempo lascia allo spettatore qualcosa su cui riflettere. La sua durata contenuta lo rende ideale per chi cerca un film breve ma intenso, capace di intrattenere senza dilungarsi troppo.
No Negociable: conclusione e valutazione
No Negociable è un thriller ben riuscito, che combina una trama avvincente con una critica sociale acuta e un umorismo nero che sa quando e come colpire. La regia di Juan Taratuto e le interpretazioni convincenti del cast rendono questo film una scelta consigliata per gli amanti del genere e per chiunque sia interessato a storie che esplorano le zone d’ombra del potere.
Sebbene non rivoluzioni il genere, No Negociable riesce a distinguersi per la sua capacità di affrontare temi seri con leggerezza e intelligenza, offrendo al pubblico non solo un buon intrattenimento, ma anche uno spunto di riflessione sulla realtà che ci circonda. Un film che, pur non pretendendo di essere memorabile, sa come lasciare il segno e stimolare una discussione.