Non è romantico? – recensione del film con Rebel Wilson
Una commedia romantica a tratti caotica, ma gradevole!
Non è romantico? (Isn’t It Romantic il titolo originale) è una commedia romantica del 2019, diretta da Todd Strauss-Schulson (The Final Girls). I protagonisti del film sono Rebel Wilson (Pitch Perfect), Liam Hemsworth (Hunger Games), Adam Devine (Game Over, Man!) e Priyanka Chopra (Quantico). Dopo una distribuzione limitata negli Stati Uniti, in Canada e in una manciata di altri paesi, Non è romantico? è stato distribuito su Netflix il 28 febbraio.
Natalie (Rebel Wilson) è una giovane donna, ben avviata a una carriera di architetto presso uno studio di New York. Fin da bambina, Natalie è cresciuta con una forte disillusione nei confronti dell’amore e di tutto ciò che lo rappresenta, come le commedie romantiche, sulle quali ironizza abitualmente insieme ai colleghi d’ufficio Josh (Adam Devine) e Whitney (Betty Gilpin). Nonostante la propria spiccata intelligenza, la donna si sente scarsamente considerata, anche a causa del suo aspetto fisico. La sua insicurezza la porta ad accettare a testa bassa lavoretti non adeguati alla sua mansione in ufficio e soprattutto ad autoescludersi da un’appagante vita sentimentale.
Dopo aver strenuamente resistito a una rapina, Natalie sbatte la testa, finendo all’ospedale. Al suo risveglio, la sua vita è totalmente cambiata: come in una commedia romantica, gli uomini, fra cui l’aitante Blake (Liam Hemsworth) la guardano con occhi sognanti, il suo piccolo appartamento è diventato un gioiello di lusso e design e persino la sua situazione lavorativa è totalmente stravolta. Con l’aiuto del suo amico e collega d’ufficio Josh, che a sua volta trova l’amore con la sensuale ambasciatrice di yoga Isabella (Priyanka Chopra), Natalie cercherà quindi di ritrovare il proprio equilibrio sentimentale all’interno di questa lussureggiante realtà alternativa.
Non è romantico?: una rom-com sulle rom-com
Come già fatto qualche anno fa con The Final Girls (in quel caso attraverso l’horror), Todd Strauss-Schulson mette in scena con Non è romantico? un divertente e divertito gioco metacinematografico, che ha come manifesto bersaglio le rom-com anni ’90, di cui Julia Roberts è probabilmente la più luminosa e apprezzata esponente. Non è un caso quindi che l’attrice premio Oscar venga esplicitamente omaggiata già dai primi minuti di film, che con un’efficace citazione del cult Pretty Woman ci raccontano l’origine dell’astio della protagonista nei confronti delle rom-com.
Comincia così una pungente ma allo stesso tempo appassionata satira sulle commedie romantiche, che non risparmia né i cliché tipici di questo genere (l’assenza di scene di nudo per rispettare gli standard del PG-13, la corsa al ralenti, l’immancabile scena musical), né i suoi temi e personaggi ricorrenti (il protagonista maschile bello e benestante, l’amico gay della protagonista, l’amicizia che si trasforma in amore, la progressiva riappropriazione della fiducia in se stessi). Ciò che colpisce maggiormente di Non è romantico? è proprio la sua profondamente rispettosa ironia, che gli permette di intrattenere senza mai scadere nella mera parodia, nonostante venga messa in scena una vera e propria caccia al tesoro di citazioni cinefile per lo spettatore (fra gli altri, spiccano i riferimenti a Notting Hill, Il matrimonio del mio migliore amico, e al già citato Pretty Woman).
Non è romantico?: una commedia gradevole, ma a tratti confusionaria
Anche grazie a un cast che funziona adeguatamente, dal bello e impossibile Liam Hemsworth (che per l’occasione rispolvera il suo accento australiano) alla novella Cenerentola Rebel Wilson, passando per la brillante e autoironica Priyanka Chopra, Non è romantico? riesce nel suo intento di divertire con leggerezza e senza volgarità, prendendo bonariamente in giro stereotipi del genere e centrando anche alcune sequenze dal notevole impatto scenico, come il momento musical a cui si sottopone l’intero cast nelle battute conclusive. L’aspetto nel quale il film desta qualche perplessità invece è il racconto vero e proprio, che a tratti risente di una certa confusione nell’approcciare temi e sottotrame diverse.
Quella che inizialmente appare come una classica metafora sulla riappropriazione della fiducia in se stessi, resa con l’artificio della magia per cui la protagonista diventa improvvisamente amata e desiderata da tutti, vira in maniera non abbastanza fluida prima in una riflessione sulla predisposizione emotiva all’amore e al romanticismo, poi in una vera e propria trama sentimentale sbrigativa nei tempi e leggermente forzata nella sua conclusione. Anche se il ritmo delle scene, la colonna sonora ricca di celebri pezzi pop (fra cui I Wanna Dance With Somebody) e il brio misto a cinismo della protagonista, nel suo viaggio alla scoperta dell’amore e di se stessa, celano spesso questi difetti narrativi, al termine della visione resta la non gradevole sensazione di aver assistito a dei personaggi direzionati da una non troppo convincente trama, anziché a un racconto naturalmente influenzato dall’evoluzione dei propri protagonisti.
Non è romantico? e la voglia di rom-com
Non è romantico? si distingue rispetto alla media del catalogo di produzioni originali Netflix per un approccio personale al filone delle rom-com e per un efficace insieme di personaggi, che hanno il pregio di mettere in scena diverse sfaccettature della sfera sentimentale. Il film di Todd Strauss-Schulson ha inoltre il merito di ridare lustro e smalto alle commedie romantiche, che negli ultimi anni sono state notevolmente bistrattate in favore di altri generi e filoni. Anche chi non sarà totalmente soddisfatto di Non è romantico? al termine della visione sentirà infatti sicuramente il desiderio di vedere o rivedere una delle tante rom-com che hanno influenzato la cultura pop degli ultimi decenni. E questo è probabilmente il pregio maggiore di un film che ironizza sul genere da dentro il genere, con una leggerezza e un sincero slancio, che non lasciano indifferenti.