Once upon a time: recensione Mid season finale
Domenica 6 dicembre anche Once upon a time è andato in pausa invernale con un mid season finale da cardiopalma e ad alto tasso emotivo.
Una stagione con il potenziale di aver messo al centro Emma nella sua nuova veste dark e dei nuovi personaggi, ma con la pecca di non aver saputo sfruttare al meglio tutto il materiale narrativo che aveva a disposizione. Purtroppo ci sono stati molti buchi narrativi dall’inizio della stagione che sono stati in parte risolti anche se frettolosamente nell’ultima puntata.
Protagonista della stagione è stata senza dubbio Emma. L’abbiamo vista struggersi emotivamente per combattere l’oscurità che si stava lentamente impossessando della sua anima, un’oscurità che abbiamo visto anche nelle stagioni precedenti, è sempre stata una parte latente di Emma. Insieme a lei anche Hook è stato protagonista, soprattutto nella parte finale della stagione, quando ha deciso di lasciarsi andare all’oscurità e richiamare tutti i signori oscuri per completare la sua vendetta.
Nell’ultima puntata si può vedere infatti come tutti gli oscuri sono a Storybrook e hanno intenzione di mandare nell’underworld, l’inferno, tutti i nostri protagonisti. Emma, come sempre, si mette il mantello da supereroe e decide si sacrificarsi per salvare tutta la sua famiglia e i suoi amici: trafiggersi con Escalibur e racchiudere in sé tutti gli oscuri, chiudendo di conseguenza la bocca dell’inferno aperta.
Tutto da copione, Emma si isola, decide di commettere un atto eroico, è molto convinta e sempre più impavida, se non fosse che Hook le sottrae la spada con l’inganno, per impedirle di mandare a monte tutti i suoi piani.
La situazione sembra davvero drammatica per tutti i protagonisti, David, Snow e Henry decidono di passare gli ultimi momenti insieme, in famiglia, mentre Regina e Robin si occupano di Zelena e di rispedirla ad Oz senza il suo bambino. Un gesto decisamente affrettato, considerato che Zelena, temuta da tutti e cattivissima, è stata in poco tempo annientata e rispedita al mittente, oltre tutto privandola del figlio che aveva tanto voluto e avuto con l’inganno.
Quando tutto sembra perduto, ad un passo dall’al di là, tutti gli oscuri e i nostri eroi si confrontano, ed è Regina che fa tornare la ragione a Hook, lo fa riflettere sugli errori che ha commesso in passato e sul fatto che solo lui può scegliere che tipo di uomo diventare. E questo lo capisce guardando una Emma senza fiato, che sta soffocando per mano di Nimue. Guardando Emma negli occhi, Hook, capisce finalmente che tipo di uomo vuole essere, vuole essere un uomo migliore, vuole morire da eroe. Così richiama tutti gli oscuri in Escalibur e chiede a Emma di ucciderlo.
Un finale straziante, con la protagonista devastata all’idea di dover perdere di nuovo la persona che ama e questa volta apparentemente senza soluzioni. I due eroi si dichiarano ancora il loro amore, si guardano tra le lacrime e si lasciano andare, facendo scendere la lacrima ai presenti e a noi da casa.
Non finisce così però, perché Emma scopre che per mano di Rumple, l’oscurità non è morta per sempre, ma è semplicemente tornata tutta dentro di lui, rendendolo ancora più forte. Gli chiede, quindi di farla scendere nell’inferno a riprendersi Hook, che si è sacrificato per niente.
Rumple si trova di nuovo ad essere il signore oscuro, senza rimpianti o battaglie personali, ama quel tipo di potere e non riesce a farne a meno.
Once upon a time si mette in pausa fino a marzo con un mid season finale pieno di emozioni
Questo mid season finisce così, con Emma sempre più consapevole del suo ruolo di eroe, che entra nelle acque del lago per scendere tra gli inferi a riprendersi la persona che ama.
Pensando a quando è iniziato Once, cinque stagioni fa, è evidente quanti progressi il personaggio di Emma sia riuscito a fare. Nonostante le critiche a questa stagione siano proprio rivolte al fatto che ormai i protagonisti siano solo lei e Hook, in realtà Emma è sempre stata la protagonista della serie, anche se il suo personaggio non è mai stato giustamente approfondito.
Ora finalmente le si da lo spazio giusto, la si può vedere con tutte le sue debolezze che la portano a volte a farsi trascinare dal lato oscuro e avere troppo paura di perdere quel poco che è riuscita a costruirsi.
Infatti qui si vede come Emma, che non ha mai avuto niente, in realtà è riuscita a farsi circondare da persone che farebbero di tutto per lei, dai suoi genitori, a suo figlio che sa perdonare i suoi errori, Regina e Hook. Tutto questo la spaventa, perché lei è abituata a non avere niente e di conseguenza a pensare di non meritarsi di meglio. Ora teme di perdere tutto e fa sempre qualsiasi cosa per evitare la perdita. Cerca di salvare Hook a Camelot e cerca di salvarlo ora dall’inferno, anche a costo di tornare a Storybrook in due con un cuore solo, come anche i suoi genitori hanno fatto.
Questa prima parte di stagione non è stata al livello delle altre, aveva molto potenziale che è rimasto in parte inespresso, ad esempio i personaggi di Artù, Merida e Merlino che sono riusciti a lasciare una vera traccia nella storyline. Tutto si è salvato sul finale, come spesso accade in Once, aprendosi ad una seconda parte che se ben sviluppata di preannuncia molto avvincente.
Emma e Hook insieme sono due personaggi molto interessanti, simili, introversi, con un passato difficile e da sempre abituati a pensare a loro stessi. Qui si ritrovano insieme, innamorati e anche spaventati. Sono pronti a donarsi una casa che nessuno dei due ha mai avuto, una casa in qualunque luogo, l’importante è trovarla da qualche parte.
Sperando che Emma in questo percorso per andare a riprendersi l’amore della sua vita non diventi eccessivamente zuccherosa come i suoi genitori, in realtà non vediamo l’ora di scoprire il nuovo scenario dell’oltretomba, con una storia nuova e vecchi personaggi che ritornano sulla scena.