One Piece Burning Blood – recensione

Bandai Namco ha deciso di abbandonare la struttura ad episodi “musou”, caratteristica dei precedenti titoli della serie, per dedicarsi ad un picchiaduro a tutto tondo che esplorasse al meglio il magico mondo di One Piece.  Noi di Cinematographe avevamo provato il gioco in anteprima, in quel di Milano, e le aspettative erano molto alte. Saranno state rispettate ? Scopritelo con noi in questa recensione stilata sulla versione PS4 del titolo.

BOTTE DA ORBI

Il team di sviluppo ha cercato di dare il massimo in questo frangente, riciclando alcune meccaniche già viste nell’apprezzata serie di Naruto: Ultimate Ninja Storm, con un risultato tutto sommato positivo. La struttura dei combattimenti è divisa in scontri 1 vs 1, 3 vs 3, e battaglie in tag team, con un solo avversario alla volta che scenderà in campo. I personaggi hanno a disposizione attacchi calibrati e potranno attivare la nuovissima modalità “furia”, un attacco devastante capace di rimuovere buona parte della barra vitale dell’avversario. Dimenticatevi, però, i tecnicismi di un Tekken o Street Fighter, il quadro di comandi è facilmente intuibile anche per i neofiti del genere e la scelta di utilizzare i poteri richiamabili dei personaggi con i tasti dorsali del pad, è assolutamente lodevole. Sfoggiare le manovre migliori di Rufy ( gear second e gear fourth su tutti) e la sua ciurma diventerà ben presto semplice e appagante anche se un bilanciamento del sistema, per rendere gli scontri un pelino più combattuti, sarebbe stato gradito. Una delle note più positive del gioco è l’ampio roster di personaggi utilizzabili: oltre 40, tra eroi e cattivi, ognuno con le sue tecniche ed abilità peculiari, ai quali se ne aggiungeranno altri sotto forma di DLC gratuiti e a pagamento. Peccato, invece, per la scarsa caratterizzazione degli ambienti di gioco, alquanto spogli e che fungono da mero contesto alle battaglie tra pirati. Ci sarebbe piaciuta una maggiore interazione alla Mortal Kombat.

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UN PRODOTTO RICCO DI FAN SERVICE

Nel caso non si fosse capito, il “caveat” fondamentale di One Piece: Burning Blood è quello di essere un gioco pensato appositamente per i fan del celebre manga di Oda. La modalità di gioco principale, chiamata “Guerra Suprema“, permette di rivivere l’apprezzatissima saga di Marineford allo scopo di salvare Ace dalle grinfie della marina, da prospettive differenti. Ci saranno vari episodi, ognuno con il proprio personaggio e il suo personale punto di vista. Pad alla mano, ci sembra rivivere un vero e proprio episodio dell’anime, con una grafica in cel-shading davvero ottima ed un comparto sonoro d’eccezione, che vanta le voci dei doppiatori giapponesi. Sarà possibile rivedere i filmati, a nostro piacimento, con il proseguimento della storia, nell’apposita sezione “Raccolta”. Coloro che non conoscono minimamente Rufy, Ace, Barbabianca e così via, rimarranno spiazzati dall’assenza di una story mode completa, che parta dall’inizio del manga, come avvenuto per i capitoli di “Pirate Warriors” e potrebbero storcere il naso. Tutto qui, dunque ? Assolutamente no. Le altre modalità presenti sono: Base pirata, Bandiera pirata e Vs ricercato, ovvero delle sfide da affrontare in singolo o in gruppi, che andranno ad aumentare la longevità del titolo, garantendo ore di divertimento. Per i più svogliati, da segnare l’opzione “Battaglia Libera”, che permette di modificare alcuni parametri di gioco come difficoltà o barra vitale da assegnare ai personaggi.

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CONSIDERAZIONI FINALI

One Piece: Burning Blood è un titolo difficile da giudicare, ricco di pregi ma indebolito da alcuni difetti. Lo stile grafico, la fedeltà all’anime e il ricco numero di personaggi presenti, rappresentano dei punti a favore ma la mancanza di una modalità storia “totale” e la poca profondità dei combattimenti, minano l’esperienza di gioco. Non ci troviamo dinnanzi a un picchiaduro perfetto ma ad una base di partenza sufficiente che dovrà migliorare con un eventuale sequel. L’acquisto è caldamente consigliato per i fan sfegatati del manga mentre i “non aficionados” farebbero meglio ad attendere una riduzione di prezzo o direttamente il prossimo episodio. Speriamo che gli sviluppatori possano ascoltare le critiche degli utenti ed aggiungere quel “quid” in più che possa rendere felici appassionati e non. Vi ricordiamo che il titolo è disponibile, a partire dal 3 giugno scorso, su PC, PS4, PS Vita e XBOX ONE.