Orphan Black 5 – la recensione del pilot dell’ultima stagione
Protagonisti sempre più determinati a sopravvivere e un'isola misteriosa e affascinante. Tutto questo e molto altro è Orphan Black 5!
Dopo tanti mesi di attesa, Orphan Black, la serie TV sci-fi canadese, ritorna con la sua quinta e ultima stagione che vede come protagonista la talentuosa Tatiana Maslany, neo vincitrice di un Emmy come miglior attrice protagonista.
Con un finale di stagione pieno di colpi di scena, la quarta stagione aveva lasciato le protagoniste in pericolo di vita, sparse in luoghi diversi e distanti.
Sarah, in missione sulla misteriosa isola per salvare Cosima e fermare Rachel, Siobban intenta a proteggere Kira, ma con la pistola di Ferdinand puntata alla tempia. In aggiunta, alleanze rotte e scalate verso il potere. Orphan Black 5 si apre esattamente da quei fatti: Sarah ferita che cerca di scappare dall’isola e di chiedere aiuto, Cosima frastornata dall’aver ritrovato Delphine in un posto inquietante e misterioso, Alison, Donnie e Helena sempre a campeggiare in un parco Nazionale lontani dai pericoli.
Una puntata in perfetto stile Orphan Black, alto tasso di adrenalina, ritmo, azione e una nuova, misteriosa storyline che va ad aggravare la lotta per la sopravvivenza dei protagonisti.
Orphan Black 5: i protagonisti divisi, ma sempre determinati a salvarsi e sopravvivere
Questi protagonisti si trovano divisi, ma basta poco – una telefonata, una parola, un fischio – per sapere cosa fare, come muoversi e dove ritrovarsi. Le sette protagoniste si rivelano, proprio nei momenti di maggiore crisi, in tutte le loro differenze. Sarah rimane sempre quella impulsiva, quella dell’azione che parte senza freni e molto spesso senza avere un piano. Ma è anche quella che mette tutta se stessa in gioco per salvare Kira e le sue sorelle e, con la sua forza, le tiene insieme tutte.
Poi c’è Cosima, un cuore grande, aperto a Delphine fortunatamente viva, e aperto alla scienza che rimane la molla che spinge le sue azioni. Se Sarah si batte fisicamente, di impulso e di forza, Cosima usa la razionalità, la scienza. Ed è proprio per la scienza che prenderà la decisione di rimanere sulla misteriosa Isola dei Neoluzionisti in cui si trova. Perchè L’isola è la chiave, come dice a Sarah.
In Orphan Black 5 l’isola rappresenta, in tutta la sua simbologia, il tassello principale di questa ultima stagione
Quest’isola sembra davvero essere cruciale, perché la sempre più ambigua Rachel se ne è impossessata diventando portavoce di Westmoreland, il fondatore del Neoluzionismo. I suoi 170 anni sono per gli abitanti dell’isola la dimostrazione che si può vivere a lungo ed evolversi. E anche la scelta di ambientare questi fatti su un’isola misteriosa e defilata, va a riempire di significato l’intero racconto di Orphan Black che proprio sulla sopravvivenza fa leva, usandola come motore di tutta la serie.
Questo tassello si aggiunge appunto alla principale storyline della sopravvivenza dei cloni e va a complicare tutta la situazione, con una nuova battaglia da combattere contro un nemico, Rachel e la Neoluzione, che si palesa improvvisamente come un alleato, pronto a proporre una tregua alle fuggitive.
Se questo possa essere vero, lo si scoprirà nel corso della stagione che, essendo l’ultima metterà in luce diverse zone d’ombra di questa lotta alla sopravvivenza.
Come inizio Orphan Black 5 promette molto bene, perchè i protagonisti sono tornati, con un desiderio percettibile di voler porre fine alle loro fughe e le loro vite appese a un filo. Questo preannuncia una stagione intensa e molto intricata per gli spettatori. Una stagione che si spera possa essere una conclusione degna di una delle serie TV più interessanti di questi ultimi anni.