Overlord Il Film – Capitolo Del Santo Regno: recensione

Il primo film d'animazione tratto dalla celebre serie di light novel scritta da Kugane Maruyama, al cinema il 9, il 10 e l'11 dicembre

L’animosità seriale incontra la sala, il prodotto da romanzo divenuto anime si trasforma in film, proseguendo il racconto con un differente formato narrativo; dopo Ken il guerriero – Il film e The Last – Naruto The Movie, Nexo Digital, in collaborazione con Yamato Video, porta sul grande schermo Overlord Il Film – Capitolo Del Santo Regno, terza pellicola proposta per la Stagione degli Anime al Cinema, l’iniziativa della casa di distribuzione ripartita a settembre. Diretto da Naoyuki Itō, che ha precedentemente diretto anche la serie anime del franchise, il film prosegue la storia interrottasi al termine della quarta stagione e narrata all’interno dei romanzi da cui prende origine l’interno progetto, la serie di light novel – romanzi illustrati giapponesi con le caratteristiche estetiche e lo stile di dei manga – scritta da Kugane Maruyama e illustrata da so-bi, che vanta oltre quindici milioni di copie vendute. Overlord, adattato a manga da Hugin Miyama, è tra i più celebri isekai, ossia racconti che narrano le avventure di personaggi del mondo reale, catapultati all’interno di un mondo fantastico.
Al cinema il 9, il 10 e l’11 dicembre il film, che arriva in sala supportato da media partner, quali Lucca Comics & Games, Cultura POP, MYmovies, ANiME GENERATION e la radio ufficiale RDSNEXT, racconta il capitolo del Santo Regno, facente parte degli ultimi volumi scritti da Maruyama.

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Overlord: i paladini del Santo Regno incontrano

Overlord cinematographe.it

La pace del Santo Regno di Roble, garantita dal governo della regina Calca ma già minacciata dai continui attacchi di razze dissimili dall’umano (come quelle dei mezzi uomini e quelle dei non morti), viene sconvolta dall’arrivo improvviso del re demone Jaldabaoth e del suo esercito demoniaco. Protetto dalle coraggiosa e determinate gesta della paladina Remedios Custiodo e di sua sorella, la scerdotessa Kelart, il regno è costretto ad assoggettarsi al volere del potente nemico e a chiedere l’intervento del Re Stregone Ainz Ooal Gown, vero protagonista della storia che, affiancato dal giovane attendente dei paladini, Neia Baraja, offre il suo aiuto agli umani al posto dell’oscuro eroe guerriero Momonga (lui stesso), unico in passato in grado di sconfiggere Jaldabaoth. Tra la sfiducia e la collera di Custiodio, e la sinistra ricomparsa del fratello della regina, il non morto si dimostra imprescindibile per le sorti del regno, lasciando però trapelare qualcosa di molto più complesso e macchinistico alla base e dando così adito a moltissimi dubbi che accompagnano lo spettatore per tutta la durata del lungometraggio.

Umani e non umani

Capitolo Del Santo Regno cinematographe.it

L’umano e il non umano, il virtuale e la realtà, le ossa e la carne, i demoni, gli angeli; si parla soprattutto di personaggi, di persone e non persone, di caratteri che si sfiorano e che si intersecano mostrandosi versatili, mutabili, informi nello spirito tanto quanto nell’aspetto che contrappone e caratterizza, distinguendo categoricamente le razze, gli uomini, i mezzi uomini, i non morti. La light novel vive di questo e di certo lo fa il film, che però accentua solamente sulla caratterizzazione di pochi e lascia ai margini gli altri, non setacciandoli come nel romanzo. Ecco perché l‘umano e il non umano sono anche il fan e lo spettatore, il seguace e il semplice cinefilo, divisi dalla conoscenza della storia e quindi dal profondo significato del tutto, che risiede in quel che ha preceduto l’uscita del lungometraggio diretto da Naoyuki Itō e che nasconde sfaccettature indispensabili per empatizzare profondamente con i diversi personaggi e comprenderne le ragioni e i reali sentimenti.

Overlord Il Film – Capitolo Del Santo Regno: valutazione e conclusione

Overlord Naoyuki Itô cinematographe.it

Il Capitolo del Santo Regno di Overlord è quindi un buon proseguimento di quel che aveva lasciato in sospeso il regista – al seguito dei romanzi scritti da Kugane Maruyama – ma, tornando al concetto posto in introduzione, c’è da chiedersi quanto l’evoluzione, o involuzione, del prodotto seriale in opera cinematografica possa portare al franchise sia in termini di qualità sia, soprattutto, in termini fruitivi. La buona regia di Itō, ormai esperta del mondo Overlord dopo le quattro stagioni dell’anime, filtrata da un’altissima qualità visiva e sorretta dalla già ottima trama intessuta da Maruyama negli ultimi romanzi, ha sì diversi vanti ma essi non bastano ad un pubblico che, da una parte, ignorante riguardo alla saga, intenda avvicinarsi all’intero progetto, dall’altra pretenda più respiro per il racconto ed i suoi protagonisti. Nonostante un montaggio a tratti inspiegabile per la mancanza di alcune scene, l’alternarsi di confronti tra i personaggi – in particolare quelli tra Neia Baraja e il re stregone – e scene di scontri, a tratti molto sanguinolenti, rende piacevole una visione che, però, continua a lasciare un sapore leggermente amaro in bocca. Eppure i seguaci saranno contenti di poter vedere in sala il loro beniamino Ainz Ooal Gown ed il prosieguo delle sue gesta, eppure la pellicola potrebbe ugualmente solleticare la curiosità e l’attenzione di chi, per la prima volta, deciderà di entrar nel mondo fantasy di Overlord che, al netto di tutto ciò che viene sopra, è senza alcun dubbio un mondo che va avvicinato, che va esplorato e che va assaporato e tutta la sua umana e disumana essenza.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.9