RomaFF10 – Pan – Viaggio sull’isola che non c’è: recensione

Ti racconterò la storia di un ragazzo che non sarebbe mai diventato adulto. Ma questa non è la storia che già conosci… A volte, per capire meglio come finiscono le cose, dobbiamo prima sapere come sono iniziate“. È con questa frase che si apre Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è, se del giovane Peter, dei bimbi sperduti e della loro lotta contro i pirati di Capitan Uncino sappiamo tutto quello che ignoriamo è l’inizio della storia, il lato nascosto di un’avventura che J.M. Barrie ha raccontato anni or sono nei best seller dello scrittore scozzese.

Pan – Viaggio sull’isola che non c’è: un action ricco di azione e di magia

A raccontarci l’inizio del viaggio è il regista Joe Wright (Anna Karenina) che ci trascina nella storia di Peter, orfano dodicenne, che vive nel tetro orfanotrofrio di Londra dove è stato abbandonato dalla madre. Durante una notte Peter e gli altri bimbi vengono rapiti da un galeone pirata che si libra per i cieli della capitale inglese. La nave porterà i giovani ragazzi in un luogo fantastico chiamato Neverland. Sulla misteriosa Isola che non c’è farà la conoscenza del perfido Pirata Barbanera, un uomo che cerca disperatamente la polvere di fata e usa i bimbi rapiti come schiavi nelle miniere. Ma nessuna catena può fermare Peter, che con l’aiuto del giovane James Uncino fuggirà unendosi ai ribelli che si oppongono al capitano; in gruppo con la guerriera Giglio Tigrato Peter dovrà lottare per andare incontro al suo destino e diventare l’eroe Peter Pan.

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Una vera e propria favola live-action quella che Joe Wright racconta con Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è una nuova avventura che esplora le origini del “ragazzo che non voleva crescere” e lo fa con un action ricco di azione e di magia che sicuramente strizza l’occhio al classico buttandoci dentro una storia originale ed innovativa. Vediamo Peter ed Uncino combattere insieme per la salvezza di Neverland, uniti e amici prima del coccodrillo (che di certo non rimane nascosto) e della vicenda che li dividerà per sempre. Effetti visivi da Oscar ed un 3D spiazzante che ci immerge in una storia affascinante ma che pecca per una trama un po’ scontata e dei dialoghi non proprio originalissimi.
Nonostante tutto Pan rimane una storia divertente e trascinante, sarà infatti impossibile non cantare con i pirati Smeels Like Teen Spirits dei Nirvana o provare l’irrefrenabile desiderio di prendere il volo insieme al giovane Peter; e inutile tentare di descrivere l’emozione che si prova nel sentire “seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino“.

Guarda QUI il trailer di Pan – Viaggio sull’isola che non c’è

A promuovere un film non proprio eccezionale ci pensa un cast di livello che vede l’esordiente Levi Miller nel ruolo di Peter Pan, un giovane attore convincente e maturo che entra nel ruolo con una naturalezza che quasi sconvolge, a fargli da spalla con il personaggio di Uncino Garrett Hedlund affascinante ed avventuroso eco lontano di un moderno Indiana Jones, affascinante come sempre Rooney Mara nel ruolo di Giglio Tigrato la cui bellezza e forza si rispecchiano negli occhi dell’attrice. Dal lato opposto della scacchiera si trova Barbanera, magistralmente interpretato da Hugh Jackman in evidente stato di grazia – un personaggio che l’attore di X-Men fa suo in un modo totalmente originale e spiazzante portando sullo schermo un pirata crudele ma al tempo stesso quasi simpatico, ricco di charme e fascino.

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Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è non brilla sicuramente per una trama perfetta o per dei dialoghi aulici ma rimane un film divertente e ricco di avventura e magia adatto sia per i più piccoli e anche per quei grandi che non hanno poi così tanta voglia di crescere. Dopotutto cosa c’è di più bello che chiudere gli occhi e viaggiare verso una terra fantastica ricca di magia e divertimento dove crescere è l’ultimo dei problemi?!

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.8
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3

Voto Finale