Penny Dreadful: recensione del series finale

Nata dalla mente di John Logan Penny Dreadful è stata sicuramente una bella scoperta. Partita in sordina, ha conquistato una fetta di pubblico non indifferente, diventando uno degli appuntamenti seriali più amati. È di oggi la notizia che la serie non sarà rinnovata rendendo di fatto le ultime due puntate trasmesse da Showtime un series finale.

Penny Dreadful: si conclude una delle serie più belle degli ultimi anni

Dopo aver ceduto a Dracula, Vanessa sprofonda nelle tenebre trascinando con sé l’intera Londra. Sembra ormai troppo tardi anche per Sir Malcom e Ethan che si ritrovano in una città irriconoscibile, cupa e dominata dalle “creature della notte“. L’Apocalisse è iniziata e ad opporsi ad essa solo un piccolo gruppo di eroi: Malcom, Ethan, Victor, Catriona, Kaetenay e la Dott.ssa Seward. Basteranno loro a fermare i figli di Dracula? Vanessa è davvero perduta?

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La notizia della cancellazione della serie Showtime è stata un po’ un fulmine a ciel sereno: la scelta, dettata sicuramente dalla carenza di pubblico, ci priva di uno degli show televisivi più belli degli ultimi anni. Una trama perfetta sorretta da una sceneggiatura lineare e mai noiosa, ricca di suspense e di un intreccio narrativo capace di avvolgere nelle sue trame senza darci la possibilità di respirare, questa è stata Penny Dreadful. Non si può parlare del series finale senza comunque elogiare una stagione, la terza, che è riuscita a rasentare la perfezione. Dopotutto uno dei pregi dello show ideato da John Logan è la capacità di intrecciare e gestire in maniera egregia più linee narrative, usando molto spesso tematiche guida (l’accettazione di se stessi è sicuramente la più ricorrente). Così, nonostante molti dei personaggi non si incontrino, ritroviamo comunque la loro presenza in quasi tutte le puntate senza appesantire una trama che vista la miriade di plot narrativi sarebbe potuta risultare pesante e non lineare. Fortunatamente, invece, Penny Dreadful è riuscita a gestire personaggi importanti dando ad ognuno di loro il giusto spazio.

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Stella indiscussa rimane comunque Eva Green che ha dimostrato una capacità attoriale e una duttilità da vera attrice, Vanessa Ives è sicuramente la colonna portante dello show, un personaggio costantemente in bilico tra bene e male, in perenne lotta con se stessa e con la solitudine che sembra divorarla, sensazioni che l’eccezionale Eva Green fa sue sfondando lo schermo e travolgendo lo spettatore rendendogli impossibile non provare sulla sua pelle le emozioni di un personaggio incredibile. Mai come in questo terzo ciclo di episodi due nuovi personaggi sono saliti alla ribalta: Rory Kinnear, che continua a dare volto al mostruoso John Clare, un personaggio ricco di sfumature riuscito ad allontanarsi dalla “creatura” della prima stagione diventando un personaggio tra i più affascinanti; ottima prova anche per Patti LuPon che, dopo aver interpretato la CutWife, è tornata come regular nel ruolo della Dott.ssa Seward; dopotutto i tre attori sono stati i protagonisti di una delle puntate più belle dell’intera serie, “A Blade of Grass“, 40 minuti di pura recitazione in cui si è toccato l’apice della perfezione. Ma sarebbe ingiusto non dare il giusto riconoscimento anche a Timothy Dalton, Josh Hartnett, Billie Piper, Reeve Carney e Harry Treadaway, che sono riusciti a portare sullo schermo i loro personaggi in maniera egregia, trasformando Penny Dreadful nel capolavoro che è diventato.

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Epilogo di questo piccolo gioiello televisivo sono state Perpetual Night e The Blessed Dark, degna conclusione di una serie che è riuscita solo ad elevarsi senza mai ricadere a terra. Nonostante la notizia della cancellazione sia arrivata all’improvviso le due puntate finali sembrano essere state costruite per dare l’addio a ogni personaggio, così mentre vediamo Victor, Ethan e Malcom stringersi intorno a Vanessa, a distanza diamo l’addio anche a John, Dorian e Lily,  i tre personaggi risultati un po’ gli outsider rispetto al gruppo principale. John si renderà conto che forse la sua unica strada è la solitudine, realizzando nella maniera più drammatica che il passato è andato per sempre. Molto più interessante rimane il confronto tra Dorian e Lily in uno dei momenti più intensi del season finale in cui Lord Gray svela il segreto dell’immortalità: “Tutto invecchia e muore tranne te. (…) E un giorno capirai di essere diventata come loro. Bella e morta. Sei diventata un perfetto ed immutabile ritratto di te stessa.“. Un finale degno per una serie magistrale che forse poteva essere continuata per altre due o tre stagioni ma che avrebbe rischiato di perdere la perfezione che l’ha caratterizzata per ben 3 anni.

 

 

 

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4.5
Emozione - 4.5

4.5

Tags: Showtime