Pensati sexy: recensione del film Prime Video con Valentina Nappi e Diana Del Bufalo
La Bridget Jones italiana ci prova, ma non convince: prevedibilità è morte nel film diretto da Michela Andreozzi con protagonista Diana Del Bufalo.
Pensati sexy è la nuova commedia all’italiana firmata da Michela Andreozzi con due protagoniste d’eccezione: la comica e attrice Diana Del Bufalo e l’attrice hard nonché sex symbol internazionale Valentina Nappi, al suo debutto assoluto sullo schermo nel ruolo di se stessa. La pellicola è disponibile in streaming a partire dal 12 febbraio 2024 su Prime Video. Una coppia potenzialmente scoppiettante che promette tanto allo spettatore, ma riesce a malapena a toccare la superficie di una grande macroarea tematica: la femminilità, la sensualità declinata al femminile, l’autostima.
Difficile non fare un paragone con la controparte inglese di una storia molto simile, talmente conosciuta da essere diventata una prepotente e emblematica favola di Cenerentola contemporanea: Bridget Jones interpretata da Reneé Zelweger nel film diretto da Sharon Maguire nel 2001, un caposaldo della commedia al femminile. Ma questa copia-carbone con svolta hot non convince, nonostante le comparsate “sporche” della carismatica Valentina Nappi.
Pensati sexy – copia-carbone di Bridget Jones con svolta hot: una storia trita e ritrita senza sorprese e poche risate
Un cast d’eccezione, che mette insieme alcuni dei nomi più popolari dello spettacolo italiano come Raoul Bova, Alessandro Tiberi, Angela Finocchiaro, Jenny DeNucci, Fabrizio Colica insieme alle protagoniste assolute, Diana Del Bufalo e Valentina Nappi, porta sullo schermo una variazione sul tema della femminilità fragile, utilizzando termini molto amati dai millennial come “malessere” e ghosting. La prortagonista, la 30enne Maddalena, è una Bridget Jones italiana, scontenta del suo corpo e di un lavoro decisamente poco degno delle sue brillanti capacità di scrittrice. Fa la ghostwriter e il suo sogno è quello di scrivere un libro firmandolo con il suo nome, tuttavia la sua maggiore fissazione è Donato (Raoul Bova), il capo sposato verso il quale prova una smodata attrazione.
Ed è proprio per sedurlo che farà apparire, suo malgrado, un’imprevedibile fatina dal suo inconscio: la regina del sesso, la sensuale maestra di sessualità Valentina Nappi. Tra scambi irriverenti, battute esplicite e umorismo hot, Valentina riuscirà a risollevare l’autostima e l’amore per se stessa della talentuosa ma insicura Maddalena. La strada per arrivarci, tuttavia, è irta di ostacoli, principalmente creati dalle tante mistificazioni legate all’età adulta, a ciò che significa essere donne in un mondo evoluto e al contempo legato al passato con stereotipi obsoleti. Sarebbe bello se questa favola di ricerca del sé e di costruzione della propria femminilità, personale e individuale, incentrata su ciò che si vuole per se stessi e non sull’immagine che gli altri hanno di noi, prendesse vie insospettabili e profonde. Ma la regia e la sceneggiatura scelgono la via facile, banale, della risata senza sentimento e di una superficialità quasi imbarazzante per lo spettatore che si trova davanti un mare di banalità senza via d’uscita.
E per quanto Diana Del Bufalo sia simpatica, divertente, piena di potenzialità, la sua Maddalena di Pensati sexy appare una versione sbiadita e trita di altre protagoniste ben più tridimensionali. Il suo personaggio ricalca lo stereotipo della trentenne insicura e disperata, single e innamorata di un amore impossibile, un coacervo di banalità che rendono francamente impossibile empatizzare con la sua causa, o trovarla minimamente interessante. L’unico highlight della narrazione, infatti, sono le apparizioni inaspettate e un po’ cringe della stella del porno, sempre vestita a tema diverso a seconda dell’occasione, bellissima e provocante ma anche saggia e auto-ironica. Il resto è un grande contorno insensato e privo di consistenza narrativa, un triste tentativo di fare della commedia all’italiana con riferimenti alla produzione internazionale.
Pensati sexy: conclusione e valutazione
Pensati Sexy è un film mediocre, con uno stile troppo poco incisivo e una sceneggiatura da prima liceo, messo insieme dai suoi protagonisti ma in modo sommario e frettoloso. La regia di Michela Andreozzi è debole, nonostante abbia dei guizzi simpatici e una tavolozza di colori della giusta vivacità. Non riesce a tenersi in piedi sul solo carisma dei protagonisti, né sulle gag poco riuscite che ogni tanto riescono a tagliare la scontatezza di una trama povera di sostanza e contenuti. Diana Del Bufalo è un talento, ma andare oltre la commedia al femminile sarebbe un balzo di carriera che le permetterebbe di esprimere le sue vere potenzialità drammatiche e un range interpretativo più ampio.