TFF34 – Personal Affairs: recensione del film di Maha Haj

Personal Affairs (Omor Shakhsiya) è una pellicola di Maha Haj presentata al Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile ed interpretato da Sanaa Shawahdeh, Mahmoud Shawahdeh e Doraid Liddawi.

Siamo nel cuore delle divergenze israelo-palestinesi. Personal Affairs trova la propria ispirazione tra Nazareth e Ramallah in cui narra una storia al di fuori di ogni polemica politica, una storia privata, familiare, che concilia e divide, ispira e distrugge, edulcorando quel briciolo di tensioni lasciate trasparire alla cinepresa e descrivendo senza fronzoli le vite di ogni membro di una famiglia palestinese: Saleh e Nabila, i genitori, Hicham, Samar e Tarek, i figli.

personal affairs

Saleh e Nabila sono una coppia di anziani che non parlano più la stessa lingua, o meglio non dialogano affatto, sono due persone che stanno assieme da anni e non ricordano nemmeno di rispondersi a vicenda durante un discorso, occupano i propri spazi nello stesso modo, nello stesso tempo da anni, restando in silenzio, balbettando qualche battuta o lanciandosi sguardi con stanchezza. Hanno proprie routine: lei che non fa altro che ricamare e cucire maglioni per i figli e lui che non si stacca mai dal computer. Routine che non vengono mai infrante e quando Saleh, stanco della loro apatia, propone alla moglie di andare a trovare il figlo Hicham in Svezia le cose tra loro sembrano poter cambiare.

La cinepresa pone lo sguardo anche su Tarek, uno dei tre figli, scrittore che frequenta la bellissima Maysa, amica di sua sorella Samar. Lui non è convinto del rapporto che ha con Maysa; essendo una bella ragazza, intelligente e posata, sembra non essere abbastanza da smuoverlo, da potercisi innamorare e da ancorarlo a lei. I due però sembrano poter andare d’amore e d’accordo nonostante tutto. Ma una sera, in cui si accingono ad andare al loro settimanale corso di tango, vengono fermati ad un posto di blocco tra Ramallah e Gerusalemme, in cui un acceso litigio tra loro si tramuterà in un arresto immediato.

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In ultima istanza questo mosaico familiare si soffermerà su una triade epocale: la nonna della famiglia che vive con Samar, donna incinta sposata con George, un meccanico imbranato e ingenuo al quale un giorno verrà proposto il ruolo da protagonista in un film americano. Questi verrà colto di sorpresa dalla portata dell’offerta; ma lui, da uomo umile e incerto, accetterà solo dopo aver appreso che alcune scene verranno girate vicino al mare, spettacolo da lui mai ammirato.

Personal Affairs è una pellicola di rara bellezza, le cui immagini variano a seconda del contesto familiare a cui si appellano, alle volte dispersive, lente, geometriche ma precise quando si tratta di livelli cromatici. A volte le inquadrature risentono di una simmetria precisa, di una staticità non abusata, una pellicola che non perde mai l’ironia, il cui percorso comico è dietro ogni punta di sarcasmo, una pellicola che non rivela mai la gravità di certe situazioni, alcune evidentemente edulcorate, mai fine a se stesse, mai realmente tristi, ai limiti della malinconia.

Personal Affairs è un film che mostra come le persone nella propria quotidianità vivono i propri spazi e il proprio tempo

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Personal Affairs è un film che rivela e mostra come le persone nella propria quotidianità vivono i propri spazi, il proprio tempo e la regista è abile nel rendere attraverso le immagini, i colori e le scene il carattere intrinseco di ogni individuo. Maha Haj, che ricordiamo ha lavorato con Elia Suleiman, debutta con un film che rischia di pestarsi i piedi con una sorta di immobilismo non forzato ma duraturo. Una regista che ha anche deciso di lavorare con attori non professionisti, senza alcun dubbio determinanti e convincenti, e che dimostra di avere una voce, leggera, ironica e nostalgica, che racconta una storia di persone sole, confinate nei loro spazi e limitate nel loro privato, forse incapaci a svincolarsene ma libere di affrontarli con individualità.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3