Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – la recensione del film con Johnny Depp
Johnny Depp torna a navigare in Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, un misto di vecchio e nuovo per i fan della saga!
A sei anni dall’ultimo capitolo, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar si accinge ad arrivare nelle nostre sale, dove è in uscita il 24 maggio, distribuito da Walt Disney Company.
Quinto episodio del franchise tratto dall’attrazione di Disneyland, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar non può che vedere il ritorno di Johnny Depp negli eccentrici panni di Jack Sparrow. Alla fine di Oltre i Confini del Mare, lo avevamo lasciato su una scialuppa dopo aver abbandonato Angelica su un’isola. Il fato sembra però essersi dimostrato avverso nei confronti del nostro capitano. In questo film lo ritroviamo infatti intento a sbarcare il lunario assieme al suo sgangherato equipaggio. Per non parlare della sua nave, il cui posto ideale è probabilmente il museo dei relitti.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – I giovani protagonisti sono il cuore del film
Come spesso accade per la serie, tuttavia, nonostante Jack Sparrow costituisca lo spirito goliardico e fascinoso del franchise, il cuore del film è incarnato dagli altri comprimari (come era il caso di Will Turner ed Elizabeth Swann, rispettivamente interpretati da Orlando Bloom e Keira Knightley, nei primi tre capitoli).
È infatti proprio con Henry (Brenton Thwaites), figlio di Will Turner, che la nostra storia ha inizio. Stanco di poter rivedere il padre ogni 10 anni, il giovane decide di mettersi sulle tracce del Tridente di Nettuno. La reliquia è infatti l’unico oggetto capace di spezzare la maledizione che lega il genitore all’Olandese Volante. Per raggiungere tale scopo, il ragazzo incrocerà la propria strada con Sparrow e con l’astronoma Carina Smyth (Kaya Scodelario).
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – Nuovi registi per una formula comprovata
Pur essendo Kon-Tiki il film più costoso nella storia della Norvegia, il duo di registi si trova a gestire un budget inimmaginabile. Parliamo di una cifra circa 15 volte quella sborsata per il titolo candidato alla statuetta. Inoltre, i due subentrano in un franchise dalle regole ben stabilite. Una formula comprovata il cui successo è stato ribadito da Oltre i confini del mare, capace di incassare oltre un miliardo di dollari nel mondo.
È perciò bene comprendere che la Disney non mira certo a rinnovare lo spettacolo messo in scena finora. Nonostante i sei anni passati dall’ultimo film, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar si inserisce perfettamente in linea con la trilogia diretta da Gore Verbinski e con il quarto episodio di Rob Marshall.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – Una storia di padri e figli per mare
Rønning e Sandberg si adattano bene alle proporzioni del progetto e colgono abilmente i tratti salienti delle storie raccontate finora. Jack Sparrow è lì, volto indelebile del franchise, solerte ad ammiccare e gigioneggiare con la sua aria distratta e spensierata. Come già detto, l’anima del film sono però i due giovani protagonisti. Entrambi legati, ancor prima che da un sentimento reciproco, da un anelato ricongiungimento paterno, uno sul piano fisico, l’altro più spirituale. Un tema, quello della famiglia, con una particolare attenzione alla figura dei padri, che avvicina Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar a un altro recente titolo Disney ovvero Guardiani della Galassia Vol. 2.
Le apparenti intenzioni di voler costruire una storia su due binari, una picaresca e una di ricostruzione dei legami familiari, vacillano tuttavia a causa di una scrittura che soffre forse proprio a causa del voler rassicurare i fan che nulla è cambiato e che Pirati dei Caraibi è ancora lo stesso che ha fatto innamorare il pubblico anni fa.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – I soliti punti forti, ma anche i soliti difetti
Ormai con il tempo ineluttabile che bussa alla porta, Jack Sparrow viene perlopiù usato come espediente comico, diventato però sempre più macchietta e spesso protagonista di battute al limite del ridicolo e del prevedibile.
Turner e Smyth dovrebbero rappresentare la novità, ma appaiono come il riflesso di Will Turner ed Elizabeth Swann. Lui scapestrato ma nobile d’animo; lei intelligente ed emancipata, costretta a lottare in un mondo che vuole gli uomini al comando.
La questione poi dei valori familiari sembra affrontata principalmente per non rendere il film un semplice giro su un ottovolante. Non basta però aggiungere qualche argomento che leghi tutti noi spettatori per rendere la narrazione più universale ed emozionante.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – Quando il 3D ostacola l’epico
Le sequenze d’azione, tra scontri navali e abbordaggi, sono certamente il fiore all’occhiello, ma agli occhi del sottoscritto falsate dalla presenza del 3D. La tecnologia che sempre più esercenti tendono ad abbandonare ha qui un effetto di raro disturbo nelle scene più movimentate. E se la prima lunga sequenza action (una divertente rapina in banca girata con perizia che in qualche modo ricorda il colpo finale di Fast & Furious 5) intrattiene, è quando si solca il mare che le cose si fanno complicate.
La grandezza e il senso epico vengono meno a causa dell’effetto stereoscopico degli occhialini. Questo, assieme a una CGI spesso invasiva, aumenta il grado di artificiosità dietro ogni fotogramma. In particolare quando cala l’illuminazione, le immagini si fanno disturbate e la coreografia dietro l’azione perde di valore e comprensione. Grave mancanza per una saga che in gran parte si fonda proprio sugli scontri nautici.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – Perfetto per i fan, ma niente di nuovo all’orizzonte
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar è dunque perfettamente confezionato per i fan di vecchia data delle avventure piratesche miste al fantasy dello scaltro ma iellato Jack Sparrow. Battaglie navali e combattimenti all’arma bianca non mancano, sostenuti da una ricerca parallela dei valori familiari che tenta di conferire maggior emotività al prodotto, pur incespicando a volte in qualche cliché che ormai sarebbe tempo di rinnovare. Per chi è sempre pronto a salire a bordo della Perla Nera in cerca di nuovi leggendari tesori, questo quinto capitolo si attesta come perfetto proseguimento della saga, per certi versi un déjà vu, che vi farà ricordare cosa vi ha avvinto di Pirati dei Caraibi sin dal suo esordio sul grande schermo. Se tuttavia siete alla ricerca di un’avventura originale, capace di lasciarsi alle spalle le ingenuità che da sempre il franchise reca con sé, non è questo l’episodio che tanto sperabilmente attendevate.
Ovviamente, per i veri appassionati, immancabile la scena dopo i titoli di coda.
Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 24 maggio 2017. Il cast comprende Johnny Depp, Geoffrey Rush, Kaya Scodelario, Brenton Thwaites, Javier Bardem, Orlando Bloom, Keira Knightley e Paul McCartney.