Pompei. Eros e Mito: recensione del documentario di Pappi Corsicato

Pompei. Eros e Mito è un documentario che sorprenderà il pubblico, che verrà trasportato tra i segreti di una civiltà ormai perduta.

Un documentario che vi trasporterà alla scoperta di una civiltà antica, scomparsa, ma ancora viva nel tempo. Pompei. Eros e Mito, al cinema solo dal 29 novembre al 1° dicembre 2021, è un viaggio indietro nel tempo, tra le rovine dei magnifici Scavi di Pompei, tramite i quali il regista Pappi Corsicato trasporta il pubblico, raccontando la storia di una civiltà, di tradizioni e di una tragedia ancora oggi riflessa in quei luoghi. Pompei non è solo una città, è una leggenda: questo documentario, affascinante e molto interessante, racconta i dettagli e la storia di uno dei luoghi più antichi del mondo, ancora oggi uno dei più misteriosi.

Viaggi tra miti e leggende: la trama del documentario

Pompei. Eros e Mito ripercorre la storia e il mito, tramandati negli anni, di Pompei, città romana risorta in seguito all’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C.. Oggi questo sito archeologico è il più famoso al mondo e ospita ogni anno milioni di visitatori, incantati nell’assistere agli affreschi (magistralmente recuperati negli ultimi anni grazie a tecnologie sempre più all’avanguardia) e ai reperti del tempo.

Tornando indietro di duemila anni, gli spettatori verranno accompagnati attraverso Pompei. Eros e Mito in un tour poetico e misterioso, bello e articolato, da un punto di vista mai visto prima al cinema.

La storia di una grande civiltà, tra mito e arte

Sono state tantissime le rappresentazioni di Pompei al cinema, che fino ad ora hanno raccontato della tragedia immensa di una civiltà spazzata via, da un evento naturale che nessuno ha potuto fermare. Ma prima di questo, Pompei è stata una città fiorente, viva, piena di passioni e arte, di cultura, tradizioni e passioni. Con questo documentario è proprio questo l’aspetto che Peppi Corsicato ha voluto rappresentare, donando ancora una volta vita a un luogo che ancora oggi regala numerose scoperte. Un viaggio cinematografico che ci porta tra arte e mistero, alla scoperta di miti e leggende, di un luogo che è un gioiello della Campania.
Con quattro milioni di visitatori all’anno provenienti da tutto il mondo, Pompei è il sito archeologico meglio conservato e più conosciuto del globo, patrimonio dell’UNESCO. Un posto davvero unico, una città ormai perduta ma ritrovata grazie agli scavi, che permettono ai visitatori di rivivere scene di quei giorni di gloria vissuti dai pompeiani, prima che venissero travolti dalla furia del Vesuvio. A raccontare la storia di questi luoghi, durante l’ora e venticinque circa, ci accompagna Isabella Rossellini, con la sua voce poetica e soave.

Uno sguardo diverso alla Pompei del passato e del presente

Una passeggiata tra gli scavi, oggi ancora in ottimo stato, e scene di finzione realizzate per narrare la storia, Pompei. Eros e mito scorre fluido, alla scoperta di una città sì perduta, ma anche in continua riscoperta. La Rossellini ci accompagna attraverso questo percorso, toccando con mano i meravigliosi affreschi e dipinti, raccontando durante la narrazione miti passati alla storia: dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna nella celebre Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie fino alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone.

Questi sono rappresentati attraverso scene ideate dal regista, dove i personaggi sono vestiti in abiti moderni, sospesi tra passato e presente, un’espediente narrativo che rende speciale questo documentario, mettendo in risalto quanto Pompei e la sua mitologia influenzi ancora oggi il mondo artistico. Tutto accompagnato dalla colonna sonora meravigliosa, scritta dal compositore e pianista Remo Anzovino, che ha regalato a tanti film d’arte musiche indimenticabili.

Nel documentario Pompei. Eros e Mito intervengono anche alcuni nomi autorevoli, che aiutano a rendere ancora più dettagliata e affascinante la storia di Pompei: Massimo Osanna, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei; Andrew Wallace-Hadrill, professore emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, docente di Studi Classici e Storia Antica a Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, direttore dell’American Institute for Roman Culture; Ellen O’Gorman, professore associato di Studi Classici, Università di Bristol.

Il documentario è stato realizzato grazie alla collaborazione di Sky, Ballandi e Nexo Digital, con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un vero e proprio gioiello da non perdere, un evento al cinema dal 29 al 1° dicembre.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.8