Pop Black Posta: recensione del film di Marco Pollini

Pop Black Posta è un thriller con elementi da black comedy di Marco Pollini, con protagonista Antonia Truppo nei panni di una paranoica impiegata postale.

Quante volte nella vita avreste voluto intervenire davanti a soprusi, illeciti, ingiustizie e prendere il vostro riscatto sull’illegalità o meglio sulle immoralità? La protagonista di Pop Black Posta, il film di Marco Pollini, è un’impiegata delle Poste che non vuol più far passare inosservate le azioni criminali di gente comune ai danni di poveri innocenti. Come una sorta di William “Bill” Foster (alias Michael Douglas) di Un giorno di ordinaria follia, o come John Kramer (meglio conosciuto come: “The Jigsaw Killer“) della saga horror Saw – anche se qui la perversione e il sadismo sono minimi – Alessia prenderà la sua rivincita, che prima di tutto però è personale.

Pop Black Posta è un thriller indie che non ti aspetti

Pop black posta Cinematographe

La protagonista è Alessia (Antonia Truppo) è un’impiegata di una piccola posta di provincia che, in un giorno qualunque, prende in ostaggio cinque persone e le obbliga a confessare vari crimini commessi. I cinque, un pastore di una chiesa evangelica (Hassani Shapi), una latinoamericana (Denny Mendez), un ragazzo del Sudan (Aaron T. Maccarthy), una bionda elegante (Annalisa Favetti) e un signore grasso apparentemente tecnologico (Alessandro Bressanello), dovranno difendersi da loro stessi e dagli errori compiuti, cercando di sopravvivere e di compiacere Alessia, che, nella sua follia, è pronta ad ucciderli per vendicare il suo passato.

Antonia Truppo è una delle colonne portanti del film Pop Black Posta

Pop black posta Cinematographe

La costruzione a puzzle della messa in scena dà ritmo ed enfasi, per un film che si lascia vedere con piacere. Antonia Truppo, la cui bravura è nota (si è aggiudicata due David di Donatello per l’interpretazione da non protagonista in Lo chiamavano Jeeg Robot e Indivisibili), è una delle colonne portanti di Pop Black Posta, con un’interpretazione con i fiocchi. In una lucida follia, il personaggio di Alessia, che non ha mezzi termini, sia nelle parole, sia nei fatti, è il fulcro di un thriller che intelligentemente punta ad una durata ecologica (un’ora e 20 minuti) per evitare sbavature. Il risultato è gradevole e soprattutto originale, nonostante uno schema classico.

Pop Black Posta va premiato per l’audacia

Marco Pollini, al suo quarto film, sceglie di raccontare una storia paranoica, unendo in modo equilibrato tensione e azione. Oltre che all’intrattenimento, il film punta alla facile  (e ironica) immedesimazione: chi non si è mai ritrovato in posta in fondo? La posta è luogo celebre per racconti paradossali, in cui si fanno lunghissime file, dove si sentono storie incredibili e in cui nelle lunghe e interminabili ore prima che venga chiamato il proprio numero si può anche riflettere sulla propria vita e sui propri errori.

Il film è uscito nelle sale il 22 agosto distribuito da Ahora Film, ma continua a girare lungo l’Italia nelle sale d’essai. Nonostante qualche piccola imperfezione, Pop Black Posta va premiato per l’audacia di aver realizzato un film di genere thriller con inserimenti da black comedy, feroce (soprattutto nelle parole della protagonista Alessia) e con un buon grado di intrattenimento.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 4

3.2