PPZ – Pride and Prejudice and Zombies: recensione
A livello artistico e letterario esistono determinati generi destinati a non tramontare mai, classici che rientrano nella vita quotidiana, conosciuti da tutti che creano spunti per dibattiti; ma cosa succede se prendiamo diversi generi e li mescoliamo tra loro? Avremo qualcosa di innovativo e riproponibile alle nuove generazioni! Ecco cosa accade con d, il film di Burr Steers tratto dal romanzo di bestseller di Seth Grahame-Smith (già autore di Abraham Lincoln Vampire Hunter) e a sua volta basato sui personaggi creati da Jane Austen protagonisti del suo intramontabile classico d’amore Orgoglio e Pregiudizio.
Ma scomodare personaggi classici e unirli ad un tema di moda (quello degli zombie) sarà servito a rendere più appetibile (sì, è proprio il caso di dirlo) una storia diventata un classico? Scopriamolo insieme…
PPZ – Pride and Prejudice and Zombies
Una misteriosa epidemia si è abbattuta sull’Inghilterra del diciannovesimo secolo. Il paese è invaso dai non morti, che stravolgono le raffinate usanze vittoriane e trasformano la bucolica campagna inglese in una zona di guerra. Nessuno è al sicuro, e anche gli amici più stretti si possono trasformare in nemici famelici e selvaggi. In questo orribile scenario fa la sua entrata la nostra grintosa eroina Elizabeth Bennet, maestra nelle arti marziali e nell’uso delle armi, donna indipendente, perspicace e dalla forte forza di volontà. Le gravi circostanze forzano la ragazza ad allearsi con Mr. Darcy, un affascinante ma arrogante gentiluomo, che Elizabeth detesta profondamente ma per il quale nutre un sincero rispetto per le sue doti di killer di zombie. Elizabeth e Mr. Darcy dovranno mettere da parte i pregiudizi personali e sociali e allearsi sul campo di battaglia per liberare il paese dalla terribile minaccia zombie.
Partiamo subito dal principio: il film di Burr Steers è estremamente fedele al romanzo omonimo di Seth Grahame-Smith; di conseguenza se odierete questo film e quindi il libro da cui è tratto, odierete l’intero lavoro svolto da Jane Austen, poichè ciò che è stato fatto dall’autore è stato semplicemente quello di prendere il testo classico di Orgoglio e Pregiudizio e ambientarlo in un universo alternativo in cui l’Inghilterra è assediata dagli zombie; niente di più e niente di meno. Ciò che rimane comunque forte all’interno del film è la storia d’amore tra Darcy e Elizabeth, l’unica cosa che cambia è la cornice resa estremamente più cupa che, a livello visivo all’interno della pellicola, si accosta perfettamente con il periodo storico.
La regia di Burr Steers per Pride and Prejudice and Zombies rimane quella di stampo classico per i film ambientati in epoca storica, inquadrature lente, pochi stacchi, tutto concentrato su totali e primi piani per dare enfasi al dialogo; però c’è un però: il genio della pellicola sta nelle scene d’azione votate al ralenti e alla musica d’accompagnamento per rendere il tutto più d’atmosfera e più commerciale; alcune inquadrature già viste anche nei trailer (il POV della decapitazione dello zombie da parte di Darcy è spettacolare) sono delle trovate non da poco che, di tanto in tanto durante la storia d’amore costellata di incomprensioni, vengono introdotte e ci regalano momenti di ilarità e divertimento da blockbuster.
La fotografia di Remi Adefarasin ( già DOP di Elizabeth e Elizabeth: The Golden Age) è molto ispirata e suggestiva: tutti gli ambienti sono illuminati (come è giusto che sia) dalle luci delle candele e delle lanterne, rendendo l’atmosfera di Pride and Prejudice and Zombies molto cupa e fedelissima all’epoca in cui è ambientato il film; ogni inquadratura sembra stia rappresentando un quadro d’epoca su cui vengono narrate le gesta dei nostri eroi su schermo ed è una scelta dal sicuro impatto visivo che fa immergere ancora di più lo spettatore all’interno delle atmosfere del film.
Sul campo recitativo tutti i protagonisti sono eccezionali nei loro ruoli e, anche chi ha parti di secondo piano (vedi Matt Smith) grazie alla bravura e alla caratterizzazione riesce a rendere completo l’arco narrativo del personaggio che sta interpretando. Se si deve trovare qualche difetto si può trovare in Sam Riley (Mr. Darcy) che risulta eccessivamente freddo ad inizio film per poi riscattarsi dalla metà in poi e in un antagonista un po’ troppo prevedibile (interpretato da Jack Huston) che poteva sicuramente rendere di più su schermo visti gli sviluppi del suo personaggio.
Guardare o non guardare Pride and Prejudice and Zombies? Innanzitutto non aspettatevi un horror e se amate le storie d’amore, se avete amato il romanzo di Jane Austen e se siete fan di pellicole innovative votate all’intrattenimento non rimarrete delusi dal film di Burr Steers che, in mezzo a decapitazioni, cavalcate, esplosioni e arte orientale ci ricorda una cosa ri-confermata anche in questa versione: Fra tutte le armi del mondo, l’Amore è l’arma più pericolosa.
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