Pretty Little Liars: recensione
Se c’è una serie che negli ultimi anni ha fatto breccia nei cuori degli spettatori di tutto il mondo è Pretty Little Liars, nata dalla mente di Marlene King e ispirata alla serie di romanzi di Sara Shepard “Giovani, carine e bugiarde”. PLL è un teen drama da risvolti gialli che va in onda su Abc Family e narra le vicende di un gruppo di teen-ager americane alle prese con un pericoloso stalker di nome A.
Io sono ancora qui stronzette, e so tutto.
Dalla scomparsa della loro amica Alison DiLaurentis la vita di Spencer, Aria, Hanna ed Emily non è più la stessa. Ad un anno dalla misteriosa sparizione le ragazze iniziano a ricevere messaggi minatori da un personaggio che si fa chiamare A, sembra sapere tutto di loro dalle cose più innocenti ai loro più intimi segreti. Il ritrovamento del corpo di Alison sembra far precipitare le giovani in un vortice di segreti e pericoli, decise a scoprire chi perseguita la loro vita Spencer, Aria, Emily, Hanna si renderanno conto che sono davvero poche le persone di cui potersi fidare e che tutti sembrano implicati nella morte di Alison.
Pretty Little Liars ha riscosso da subito un notevole successo tanto da meritarsi 5 stagioni all’attivo e ben due rinnovi, le vicende che sfiorano il thriller hanno un seguito ampio e differenziato tanto da aver creato uno dei più imponenti fandome degli ultimi anni. Ad aver convinto il pubblico è la storia ricca di mistero che riesce anche a sdrammatizzare grazie a momenti comici, nonostante l’aura scanzonata che circonda la serie PLL è un giallo a tutti gli effetti con un mistero che è il plot principale, ovvero Chi è A? Le puntate sono disseminate di indizi che dovrebbero condurre all’identità delle misterioso persecutore, e vige la regola “niente è come sembra”. Il cast è composto da giovani attrici che, grazie, alla serie stanno trovando il loro posto anche nel mondo del cinema: Troian Bellisario è Spencer, Lucy Hale ha il ruolo di Aria, Ashley Benson è Hanna mentre il ruolo di Emily è stato affidato a Shay Mitchell. I vari siti nati intorno alla serie sono dei veri e propri forum di discussione in cui ognuno può elaborare una propria teoria che spazia da gemelli nascosti o che vede una delle protagoniste ricoprire il ruolo di A.
Pretty Little Liars è un buon prodotto con ottimi momenti di tensione, il problema sta nel voler allungare la serie la King infatti tentando di aumentare puntate ha creato eccessive sotto-trame che non giovano alla sceneggiatura e dando alla story-line una svolta ai limiti del trash dovuta anche alla malsana idea di “gettare troppa carne al fuoco” che hanno come risultato quello di confondere e dare un’idea di non sense che indubbiamente non giova alla linearità delle puntate.