Prima di andare via: recensione del film con Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera
Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera sono protagonisti di una storia che parla di gioia di vivere nonostante il dolore e lo spettro di una malattia
Dal 26 maggio 2023 su Prime Video Prima di andare via, il film di Massimo Cappelli con protagonisti Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera. Nel cast anche Emanuele Turetta, Pino Quartullo, Tiziana Foschi, Mirko Frezza, Loris Loddi e Marina Suma. Una produzione Lime Film in co-produzione con Leon Film. Distribuito da Adler Entertainment.
Prima di andare via – Malattia, dolore e rinascita
Luca è un ragazzo buono e volenteroso, si impegna per superare con il massimo dei voti gli esami all’università, lavora come rider per mantenersi, ha una relazione “tira e molla” con una bellissima ragazza e vive con il suo migliore amico Samuel. Un giorno dopo un incidente scopre di avere un male incurabile e dopo lo shock iniziale decide di affrontare il tempo che gli rimane da vivere con positività e leggerezza grazie anche all’incontro con Giulia, guarita da poco da un cancro. Può la malattia cambiare l’esistenza di una persona in meglio?
È la domanda che pone il nuovo film di Massimo Cappelli, scritto dallo stesso regista con Tito Buffulini, che affronta un argomento delicato e drammatico scegliendo il genere della commedia romantica, svincolandosi dai toni troppo enfatici e stucchevoli di tanti film che hanno raccontato la malattia soprattutto giovanile: “I film strappalacrime con il video di addio per la morte di uno dei due, li odio”, dice Giulia a Luca, una ragazza solare, sempre entusiasta che lo convince a partecipare a delle sedute di gruppo di malati di oncologici. Ed effettivamente Prima di andare via dimostra di essere tutt’altro che una storia ricattatoria sul dolore e sullo spettro della malattia, ma più che altro una riflessione sul senso della vita, su come scegliamo di vivere soprattutto quando non siamo malati e pensiamo di avere tutto il tempo del mondo a disposizione. Come fa Luca prima della diagnosi, preoccupandosi per cose futili, per i voti non troppo alti agli esami universitari, facendosi prendere in giro da una ex egoista e sadica. Giulia, invece, con la sua genuinità, i colpi di testa, i balletti per Tik Tok, l’incontenibile positività fa scattare in Luca una reazione inaspettata, e per lui il cancro diventa una possibilità per assaporare quello che per tanti anni ha evitato: la libertà, la spensieratezza, le avventure impreviste, il vero amore.
Prima di andare via: conclusione e valutazione
Una rinascita quella di Luca che appare come un paradosso ma che fa vedere il male da un punto di vista diverso come altri film hanno saputo fare, un esempio degli ultimi anni è la commedia francese Il meglio deve ancora venire con Fabrice Luchini e Patrick Bruel, un inno alla vita e alla gioia. Prima di andare via pur con tanti pregi non ha la stessa carica comica, sarcastica e catartica del film di Alexandre de la Patellière, Matthieu Delaporte e di altri fulgidi esempi, una peculiarità tutta francese che la commedia in Italia da tempo non riesce a raggiungere agli stessi livelli. Il film di Massimo Cappelli parte da buoni presupposti e i due protagonisti, Jenny De Nucci e Riccardo Maria Manera, sono molto bravi e affiatati, mentre i personaggi secondari sono poco caratterizzati e avrebbero meritato più approfondimento, in particolare i compagni del gruppo di ascolto. Il risvolto della vicenda poi risulta prevedibile per una storia che avrebbe meritato, date le premesse, una risoluzione più brillante e inaspettata.