Puppy Love: recensione del film che spiega l’importanza dei cani per la salute mentale

Puppy Love è, sì, una rom-com, ma anche una storia che ci porta a riflettere su quanto gli animali possano cambiarci la vita e aiutarci. Su Prime Video dall’11 settembre 2024.

I cani sono i benvenuti, le persone tollerate…”. A prima vista, Puppy Love potrebbe sembrare la solita commedia romantica che vede i due protagonisti innamorarsi e incontrarsi grazie ai loro due cani. In effetti, è in parte così, ma la pellicola con Lucy Hale e Grant Gustin cerca anche di spiegare al pubblico quanto i cani siano importanti per la salute mentale.

Puppy Love - Cinematographe.it

Diretto da Richard Alan Reid e Nicholas Fabiano, il film con l’Aria Montgomery di Pretty Little Liars e il Barry Allen di The Flash ci mostra come accudire degli animali possa aiutarci a migliorare, per davvero, come persone. Puppy Love è disponibile, in streaming, su Prime Video dall’11 settembre 2024.

Puppy Love: l’ansia sociale di Max e la paura di aprirsi con gli altri di Nicole

Puppy Love - Cinematographe.it

La pellicola ci porta, immediatamente, nel mondo di Nicole Matthews (Lucy Hale) e di Max Stevenson (Grant Gustin). Lei è una bravissima home stager che allestisce case di lusso e che viene lasciata dal suo attuale ragazzo, perché accusata di essere incapace di amare (mentre la famiglia la considera un fallimento). Lui è un informatico che lavora da casa perché, dopo la pandemia da COVID-19, non riesce più a uscire di casa per andare a lavorare – lavora in smart working – e non riesce più a incontrare persone mentre continua ad ascoltare audio sulla meditazione e a disinfettare qualunque cosa abbia a tiro.

Quando cerca di rientrare in ufficio, Max non ci riesce e corre a casa per la sua solita seduta con la psicologa. Max soffre di ansia sociale e disturbo ossessivo-compulsivo, per cui non riesce più a rapportarsi con gli altri. Dal canto suo, Nicole non riesce ad aprirsi con le persone con le quali instaura un rapporto e, inconsapevolmente, le tiene a distanza. La psicologa parla a Max della pet therapy, suggerendogli di adottare un cagnolino per “creare una connessione emotiva” e perché i cani “insegnano l’accettazione”.

L’importanza della pet therapy e l’incontro con Chloe e Channing Tatum

Puppy Love - Cinematographe.it

L’interazione con gli animali è in grado di migliorare il benessere fisico e psicologico di chi gode della loro compagnia. I benefici sono moltissimi: riduzione di ansia e stress – accarezzare un cane, un gatto o altri animali, attiva il rilascio di endorfine che migliorano l’umore, favorendo il relax – incoraggiamento delle interazioni sociali, maggiore capacità di comunicare ed empatia.

Max decide, quindi, di recarsi presso un rifugio e adotta la piccola Chloe (Essy) che lo risolleva migliorando, di fatto, la qualità della sua vita. Grazie alla presenza di Chloe, Max riprende a uscire, passeggia con lei e ricomincia a vivere poco alla volta. Nicole, invece, si imbatte – mentre piange frugando nella spazzatura – nel cagnolino che chiamerà Channing Tatum (Fancy Pants), come l’omonimo attore. L’ordinatissimo e pulito Max e la disordinata e caotica Nicole si incontrano, poi, per caso tramite un’app, ma – dopo un’iniziale antipatia – a unirli davvero saranno proprio Chloe e Channing Tatum… Max e Nicole imparano a conoscersi e comprendiamo, con loro, il perché delle loro paure: la paura degli altri, del giudizio altrui, di perdere il controllo, di lasciarsi andare e perdere, nuovamente, chi si ama. Ma che vita sarebbe senza amore?

Puppy Love: valutazione e conclusione

Puppy Love - Cinematographe.it

Come detto inizialmente, se è vero che Puppy Love può essere considerata la solita rom-com per certi versi, è altrettanto vero che affronta i temi della salute mentale e della pet therapy portando gli spettatori a riflettere sull’importanza che i cani – e, più in generale, gli animali – hanno nelle nostre vite e come possano, senza alcun dubbio, migliorarle, insegnandoci come affrontare la vita e a cosa dare realmente importanza. La scrittura è spiritosa, mentre i protagonisti dimostrano – forse, non una particolare chimica – ma, ancora una volta, le loro doti attoriali. Romanticismo e tanta tenerezza sono i due ingredienti di Puppy Love che ci ricorda anche – tra una battuta e l’altra – il motto “Adottate, non comprate!” perché tanti, troppi, sono gli animali senza una famiglia.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.3