Queen of the Desert: recensione del film di Werner Herzog

In Queen of the Desert emergono l'abilità di Werner Herzog e la titanica interpretazione di Nicole Kidman.

Queen of the Desert è un film scritto e diretto da Werner Herzog, ed interpretato da Nicole KidmanJames Franco, Damian Lewis e Robert Pattinson. Queen of the Desert è un film biografico basato sulla vita della viaggiatrice, scrittrice, archeologa e politica britannica Gertrude Bell, vissuta a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

Gertrude Bell, figlia di ricchi genitori inglesi, studiò Storia ad Oxford e decise fin da giovane di dedicare la sua vita al viaggio e alla scoperta di culture e territori trascurati e inviolati. Così scelse di visitare Teheran, vivendo ed esplorando il Vicino Oriente. Durante il suo soggiorno in Iran conobbe un impiegato dell’ambasciata, Henry Cadogan. La loro storia d’amore purtroppo non durò a lungo, dal momento che i suoi genitori le proibirono categoricamente di sposarsi con lui.

Verso fine Ottocento, Gertrude continuò il suo viaggio verso i territori dell’Asia occidentale, attraversando la Giordania, la Siria, la Turchia, l’Iraq, Arabia Saudita, Palestina, Egitto e Libano principalmente, vivendo a stretto contatto con beduini, emiri, sceicchi e apprendendo molte lingue. Gertrude parlava infatti fluentemente arabo, tedesco, persiano, turco e francese. Il Medio Oriente di allora era sotto il controllo dell’Impero Ottomano, ma che andava disgregandosi.

Queen of the Desert: il film di Werner Herzog con Nicole Kidman

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Gertrude visse vicino alle popolazioni arabe, adottando l’abbigliamento dei beduini e studiando con passione e determinazione rovine archeologiche e attraversando immense distese di deserto che descriveva nei suoi diari con nobili parole. Bell era una donna impavida e intraprendente, non si fece né distrarre né spaventare dalle guerre e le tensioni che sconvolgevano quei territori, diventando una donna rispettata e amata da molte popolazioni. Il suo coraggio la portò ad essere la seconda donna occidentale in assoluto a visitare Ha’il (città dell’Arabia Saudita).

Gertrude diede un apporto immenso alla definizione dei confini mediorientali su carte topografiche e seppe, come nessun altro, aiutare l’esercito britannico durante la Prima Guerra Mondiale, diventando la sola donna ad assumere l’incarico di funzionario politico nelle forze armate britanniche, operando anche nel gruppo degli orientalisti voluto da Churchill nel periodo post bellico. Inoltre, affiancò per anni un archeologo, Thomas Edward Lawrence, e assieme promossero la formazione e l’indipendenza di paesi come l’Iraq e la Transgiordania.

Queen of the Desert, interamente girato tra Inghilterra, Giordania e Marocco, è un biopic che racconta la vita straordinaria di Gertrude Bell, una donna curiosa e intelligentissima, che trovò il senso della propria vita nei deserti dell’Impero Ottomano. Fu una donna che non si limitò a visitare quei luoghi, ma arrivò a conoscerli nel profondo, ottenendo la stima e il rispetto dalle persone che incontrò, che rimase sbalordita di come li seppe comprendere nonostante fosse occidentale; quella che lei raggiunse fu una conoscenza non solo interiore del mondo arabo, considerato che ebbe il talento e la lungimiranza di gettare le basi dell’odierno Medio Oriente, sia dal punto di vista geografico che dinastico.

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Herzog è abile nel delineare il ritratto di una donna altera e inossidabile

Gertrude esplorò ed entrò in contatto con luoghi e popoli a cui nemmeno i servizi segreti britannici riuscirono ad avere accesso, passando da un luogo inaccessibile ad uno ancor più pericoloso e ingestibile, con la sua fidata compagnia e i dromedari al seguito. Fu una donna che rischiò tutto, sfidò sé stessa attraversando distese immense di deserti e introducendosi in territori abitati da anni da tensioni e lotte intestine, con il rischio di non uscirne mai viva.

Herzog è abile nel delineare il ritratto di una donna altera, monumentale, inossidabile, che venne nominata dai beduini regina del deserto, per il suo eroismo nel compiere missioni difficilissime, regalando immagini stupende dei deserti che attraversò. Bell era una donna che annegava nella sua solitudine, che aveva sete di vita, ed Herzog in un certo senso è riuscito a celebrare il suo spirito attraverso un un film biografico espansivo e solenne.

Queen of the Desert convince anche dal lato visivo, caratterizzato da un taglio semi documentaristico consapevole e capace, che porta autenticità al racconto, conferita in parte anche dall’interpretazione titanica di Nicole Kidman, che incarna con eleganza una donna testarda e intelligente, che ignorò i costumi sociali, ma che spesso, durante l’arco narrativo del film, non è sempre in grado di comunicare la complessità del suo personaggio.

Queen of the Desert delude inciampando in un racconto prosaico

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Forse è questo uno dei più grandi errori del film, ovvero la scelta di non interrogare la vera natura di Bell, di non approfondire abbastanza la sua ambizione, i suoi desideri, cadendo ogni tanto in una narrazione prosaica e piatta. Un racconto che Herzog (Aguirre, furore di Dio, Fitzcarraldo) porta avanti esplorandone anche il lato sentimentale che occupa buona parte di pellicola, ma che non è riuscito ad essere avvincente come dovrebbe.

Il rapporto di Gertrude con Henry Cadogan (James Franco) è quasi disinteressato e algido, mentre quando entra in contatto con l’ufficiale Charles Doughty-Wylie, i due intrattengono una relazione epistolare inconsistente e monocorde. Herzog alterna una narrazione visivamente virtuosa, ma che crolla nella rappresentazione dei suoi intenti, della vita interiore di Gertrude, dei suoi amori perduti, del suo sconfinato bisogno di compiersi e della sua fame di conoscenza.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

3