I Racconti Del Brivido: L’armadio delle anime – recensione del DVD Universal

L’arrivo della trasposizione cinematografica di Piccoli Brividi, serie di libri per ragazzi scritta da R.L. Stine è ormai alle porte e, per ingannare l’attesa, possiamo gustarci I Racconti Del brivido: L’armadio delle anime, film direct-to-video distribuito da Universal Pictures facente parte dell’universo di Piccoli Brividi.
I Racconti Del Brivido: L’armadio delle Anime fa parte di una serie di lungometraggi dedicati ad un pubblico giovane: gli altri film della saga, sempre direct-to-video e sempre distribuiti da Universal Pictures sono I Racconti Del Brivido: Non ci pensare!, I Racconti del brivido: Un demone in corpo e I Racconti Del Brivido: fantasmagoriche avventure.
Lo stile dei lungometraggi è molto vicino a produzioni teen/horror/adventure degli anni ’90, con una sceneggiatura solida e variegata, giovani promesse con una evoluzione drammaturgica non da poco, effetti speciali old-style e un messaggio profondo racchiuso nel finale.

I Racconti Del Brivido: L’armadio delle anime

Per una piccola cittadina la fiera di Halloween si trasforma in imprevisto quando qualcosa inizia a imprigionare le anime di giovani incauti. Quattro amici del liceo, di cui due si ritrovano di fronte a scelte romantiche insolite, devono adoperarsi per liberare le anime prima dell’arrivo della mezzanotte.

Il Film:

La pellicola di Peter DeLouise deve molto allo stile riconoscibile di Kenny Ortega (Hocus Pocus, Descendants) ma, I Racconti del Brivido: L’amadio Delle Anime, oltre a rifarsi a film come Hocus Pocus o Qualcosa di sinistro sta per accadere, ha dalla sua un’impronta narrativa che lo contraddistingue da qualsiasi teen-movie di stampo adventure/horror per il mercato dell’home video. Lo stile di DeLouise è fresco e ci porta dritti nel cuore dell’azione e della magia ma, non per questo, non riserva qualche sorpresa sia a livello narrativo che registico (l’inquadratura dall’interno di un lavandino ad esempio è un tocco di classe) pur essendo un film per adolescenti.
Come già scritto in precedenza gli effetti speciali sono abbastanza scarni e orientati verso un cinema ormai d’annata fatto di effetti in lattice e lenti a contatto, ma proprio per questo, proprio per l’amore mostrato per il passato vince totalmente la sfida di catturare un pubblico giovane, incuriosendolo senza spaventarlo.
Il cast del film è molto ricco e troviamo nomi noti del cinema teen, tutti i personaggi hanno una loro evoluzione e, seppur in scena siano presenti quasi sempre i due protagonisti e le due spalle, il film non pecca nell’approfondire i rapporti tra i personaggi e dare il giusto spazio a tutti, antagonisti compresi.

Video:

La versione de I Racconti del Brivido: L’armadio Delle Anime in nostro possesso fornitaci gentilmente da Universal Pictures è in DVD: i colori su schermo sono brillanti e vivaci senza mai generare fastidiosi sfarfallii anche nelle scene più buie, gli effetti speciali in CGI risaltano in pieno mostrando un’immagine pulita pur trattandosi di un supporto in SD.

Audio:

L’audio della pellicola è a buoni livelli, pulito in 5.1 e fa risaltare totalmente tutti i satelliti posizionati nella stanza, oltre alla lingua italiana si può trovare (sempre in 5.1) la lingua Inglese, francese, tedesca e spagnola con i relativi sottotitoli.

Extra:

Purtroppo il versante extra è molto scarno non presentando nessun documentario, featurette, commento audio o scena eliminata, ormai presenti in qualsiasi DVD. Unica cosa presente (se vogliamo farla rientrare nel reparto extra) sono i trailer degli altri film della serie posizionati prima del menu del film, ma senza possibilità di selezione tramite tasto.

I racconti del Brivido: L’armadio delle Anime è un prodotto godibile non solo dal punto di vista cinematografico ma anche per la cura dell’Audio/Video, facendoci dimenticare la totale assenza di extra in cambio di una cura maniacale sul suono e sull’immagine. Un film che potrebbe piacere a grandi e piccini per passare piacevolmente 1 ora e mezza in compagnia del mondo creato da R.L. Stine.

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