Rapinatori: recensione del film Netflix di Julien Leclercq
Uno stile disadorno e una trama imprevedibile sono uno dei punti di forza di Rapinatori, il film di Julien Leclercq.
Rapinatori (Braqueurs) è un film del 2015 diretto da Julien Leclercq, con Sami Bouajila, Guillaume Gouix e Youssef Hajdi. Rapinatori, crime action disponibile da alcuni giorni su Netflix, racconta la vicenda di un gruppo di ladri parigini costretti a doversi alleare con una potente organizzazione criminale.
Dopo Chrysalis (2007), L’Assaut (2011) e Gibraltar (2013), Julien Leclercq scrive e dirige un film di grande impatto, con grande rigore nella narrazione e scattante allo stesso tempo, frenetico nell’esposizione, che regala ottanta minuti di grande tensione. Rapinatori è una pellicola che segue una banda di ladri esperti, di scena in scena, attraverso le loro mosse e le loro unioni e divisioni lavorative, sempre al limite e sul crinale tra sfiducia e paranoia, poiché il pericolo è in ogni angolo.
Rapinatori è un buon gangster movie che, pur non portando avanti un’idea originale o nuova, funziona perché Leclercq conferisce alla storia il giusto realismo, dalle scene degli assalti ai furgoni, alle sparatorie; la resa visiva nell’insieme è il risultato della somma delle singole parti che funzionano alla perfezione. Il rigore che il regista dà alla narrazione consente alla storia di muoversi ad una velocità costante, senza eccedere o perdersi in eccessive digressioni.
Rapinatori è un film concitato, una vigorosa immersione in una realtà criminale spietata e maledetta
Il regista ha decisamente dalla sue ottime qualità che riescono a donare alla pellicola grinta e performance serrate; sicuramente Leclercq possiede grande passione per i film d’azione, che indubbiamente traspare in tutto il film, e un grande talento che aveva già dimostrato con The Assault. Julien Leclercq porta avanti una narrazione minimalista, che non sottrae mai tensione o credibilità alla storia. La trama è imprevedibile, si svolge nell’arco di un giorno, va dritto al punto, è incisiva, serrata e brutale e pur mancandogli una decisiva ambizione formale, che forse gli impedisce di competere con pellicole come Heat (1995), la resa finale è decisamente efficace e soddisfacente.
La trama è imprevedibile, si svolge nell’arco di un giorno, va dritto al punto, è incisiva, serrata e brutale
Il suo stile disadorno è il centro nevralgico del film, una semplicità formale che non rende semplicistico il film o senza anima. Il film è pura adrenalina per 80 minuti, una storia su una rapina che sfida le convenzioni narrative e che, invece di dedicare due terzi del tempo alla preparazione, si concentra quasi esclusivamente sull’esecuzione della rapina. Rapinatori è un film concitato, avvincente, una vigorosa immersione in una realtà criminale spietata e maledetta, la cui resa visiva ed emotiva è soprattutto legata anche alle performance attoriali di Sami Bouajila e Guillaume Gouix, interpreti credibili e risoluti.