Respiro profondo: recensione del documentario Netflix sull’apnea
La storia di Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea, la sua passione per le immersioni, la bellezza e i rischi di questo sport estremo
“Trattenendo il respiro puoi capire molte cose di più di te stesso”, Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea, nel corso della sua vita attraverso questo sport estremo ha imparato tanto, pagando anche un prezzo molto caro. Respiro profondo, documentario disponibile su Netflix scritto e diretto da Laura McGann, racconta la passione per le immersioni nata in lei sin da piccola e l’incontro con Stephen Keenan, esperto sommozzatore di sicurezza, con l’aiuto del quale tenterà di entrare nella storia con una rischiosa impresa in Egitto, a Dahab, nel famigerato Blue Hole. Una produzione A24, Motive Films e Ventureland Production.
Respiro profondo – Una vita al massimo
Dei tanti sport estremi quello dell’apnea è sicuramente quello meno celebrato e forse meno noto, ma i rischi non sono di certo inferiori a quelli, per esempio, del paracadutismo o del bungee jumping. Quello raccontato in Respiro profondo è uno stile di vita incarnato pienamente da Alessia Zecchini, pluriprimatista mondiale in sei discipline dell’immersione in apnea, campionessa europea indoor nel 2019 e campionessa del mondo outdoor sempre nello stesso anno. Le immagini di repertorio che la vedono ancora minorenne gareggiare e vincere, alternate alle testimonianze del padre sono il preludio a quella che sarà una vita estrema, mossa dall’amore viscerale per le immersioni, per l’acqua, per il mare, sempre più giù nelle sue profondità. Il film poi attraverso gli interventi di colleghi, amici, filmati amatoriali e spettacolari immagini sott’acqua narra la carriera dell’apneista in parallelo a quella dell’irlandese Stephen Keenan che diventerà fondamentale per la Zecchini, suo coach e safery driver. Appassionato viaggiatore, Keenan aveva scoperto l’amore per le immersioni nel 2009 diventando un valido atleta, e in seguito insegnante di apnea tra i più richiesti, una vita anche la sua al massimo, seguendo il suo istinto, mosso sempre da grande curiosità.
Il documentario di Laura McGann ci conduce nelle profondità del mare, faccia a faccia con i rischi che atleti di tutto il mondo corrono immergendosi: sincopi che possono portare a danni al cervello o alla morte, o la possibilità di non risalire più in superficie, di perdersi nei fondali, cosa che può succedere anche agli apneisti più esperti come accaduto alla più grande campionessa di apnea di sempre, Natalia Molchanova, grande ispirazione per la Zecchini, dispersa durante un’immersione a largo di Formentera nel 2015, il cui corpo non è mai stato trovato. Le sequenze che catturano le gare più pericolose sono al cardiopalma: il blu profondo, il buio, il silenzio, gli apneisti che si muovono come sirene verso l’ignoto. Non conoscere l’esito di ogni gara rende insostenibile diversi momenti di Respiro profondo, che spiega perfettamente la portata di questo sport.
Le vicende di Alessia Zecchini e Stephen Keenan ci mostrano cosa significa andare oltre i propri limiti, i due lati della medaglia di una passione bruciante, come una droga della quale si ha impellente bisogno di aumentare man mano la dose, alzare l’asticella, perdersi negli abissi per risalire vittoriosi, avendo vinto la sfida con sé stessi. Il freediving come stile di vita.
Respiro profondo: conclusione e valutazione
Si trattiene il respiro più volte guardando il documentario di Laura McGann che non risparmia colpi di scena e momenti molto emozionanti che strappano qualche lacrima, e che ci mostra con una fotografia impeccabile tutta la bellezza dei fondali, il muoversi leggiadro degli apneisti. La forza e la testardaggine di Alessia Zecchini il suo sorriso, i suoi occhi celesti come il mare nel quale si immerge come se fuori dall’acqua le mancasse il respiro, conducono un racconto appassionante che ha tanto da insegnare: il sacrificio, la costanza, il duro lavoro, la preparazione, la competenza contro l’incoscienza di chi si approccia agli sport estremi come a un gioco che in un solo attimo può cambiare per sempre la vita anche agli atleti più preparati e responsabili, e che contro il destino nulla possiamo.
Guarda il trailer del documentario Netflix Respiro profondo