Revenge: recensione

This is not a Story about forgiveness” inizia con questa frase una delle serie più amate degli ultimi anni, stiamo parlando di Revenge show tv della Abc ideato da Mike Kelley, liberamente ispirato al Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, come chiarito dalla frase di lancio la storia di Emily non conosce la parola perdono. Emily Thorne è una giovane ereditiera che giunge negli Hamptons e cerca di inserirsi nella società dell’esclusivo luogo costiero, ma lo scopo della ragazza è la Vendetta. Anni prima, infatti, suo padre è stato incastrato per terrorismo dai suoi datori di lavoro i coniugi Grayson proprietari di una multinazionale, David Clarke finisce in carcere e viene ucciso, mentre sua figlia Amanda viene chiusa in riformatorio, una volta uscita, aiutata dal genio Nolan Ross, viene a conoscenza del tradimento ordito ai danni del genitore, decide così di cambiare nome in Emily Thorne tornare negli Hampton e vendicarsi di tutti coloro che hanno distrutto la sua famiglia.

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Il cast di Revenge

Un esordio quello di Revenge che ha portato alla Abc quasi dieci milioni di telespettatori e che ha fatto si che la serie avesse, per il momento, 4 stagioni regolari, una storia che non annoia e che ha il suo fulcro non nella vita della protagonista ma nel sentimento di vendetta che sembra condiviso da un po’ tutti i personaggi che orbitano attorno alla vicenda principale, quella di Amanda/Emily che come una spina (Thorne è il cognome della protagonista e “Thorn” in inglese significa spina) si infila sotto la pelle della società ricca degli Hamptons e ne distrugge le fila. Nonostante le tante sotto-trame la sceneggiatura è intricata ma non ingarbugliata merito di una narrazione lineare senza buchi narrativi, lo stile della serie è particolare ed ogni stagione è divisa in due parti: il pilot ci presenta un fatto drammatico che di solito verrà rivelato interamente intorno alla mid-season, la puntata funge da spartiacque tra la prima parte che si sviluppa come un flashback che narra gli eventi che porteranno all’episodio centrale e la seconda parte che racconta gli eventi successivi.

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Nick Wechsler, Emily VanCamp, Joshua Bowman

A dare spessore ad una trama già di per se affascinante troviamo la schiera di protagonisti ben caratterizzati e delineati: Emily Thorne interpretata da Emily VanCamp è un personaggio complesso e ricco di sfumature, un passato difficile distrutto dall’arresto del padre e dalla presa consapevolezza dell’innocenza del genitore, un’evoluzione che la porta a diventare l’inarrestabile macchina da guerra incapace di fermarsi, perché la vendetta è un sentimento inappagabile che consuma e distrugge; dal lato di Emily troviamo Nolan Ross (Gabriel Mann) unico che conosce il suo segreto, genio tecnologico e personaggio fantasticamente sopra le righe, cerca di capire fino in fondo la protagonista senza a volte riuscirci ed elemento ironico della serie; ad opporsi sulla scacchiera troviamo la famiglia Grayson, il cui potere non è in mano al patriarca ma alla “reginaVictoria Grayson a cui da il volto Madeleine Stowe, donna dai sentimenti contrastanti che ha scelto il potere all’amore, una decisione che la rende molto più simile ad Emily di quanto si pensi, dopotutto quella tra le due protagoniste è una guerra che si gioca sul piano “sociale”, accanto a Victoria troviamo il marito Conrad un uomo di bassa levatura morale, incapace di provare sentimenti e senza alcun dubbio il personaggio peggiore della serie; Daniel Grayson primogenito della coppia è un ragazzo insicuro schiacciato dalle opprimenti figure genitoriali, Charlotte Grayson secondogenita è una ragazza fragile ed incapace di ribellarsi ad un esistenza fatta di apparenza. Comprimari troviamo Jack Porter, primo amore di Emily/Amanda un ragazzo genuino e pieno di speranza e Declan Porter fratello di Jack, innamorato di Charlotte un adolescente allegro ma incapace di accettare la sua attuale condizione sociale. Ovviamente la serie presenterà nel corso delle stagioni presenze più o meno importanti che si alterneranno nel gioco di Emily, un gioco che non sembra per il momento avere fine e che la porterà a perdite incalcolabili, perché come diceva il saggio cinese Confucio: “Prima di intraprendere la strada della vendetta, scavate due tombe.

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Emily VanCamp e Madeleine Stowe

Se nella prima stagione abbiamo visto come Emily abbia disposto i pezzi sulla scacchiera, macchinando e cercando di sistemare tutto per il piano principale, nella seconda vediamo il piano complicarsi ulteriormente, specialmente con l’arrivo di Aiden Mathis e il subentrare di una pericolosa associazione criminale, un ciclo poco entusiasmante che però riprende corpo nella terza stagione in cui vediamo Emily destreggiarsi tra i suoi sentimenti e lo scopo della sua vendetta, dopotutto il bello di Revenge è l’evoluzione dei personaggi e sopratutto della protagonista che inizia a rendersi conto del prezzo che si paga per la sua missione; la quarta stagione, da poco in onda sul satellitare FoxLife, hanno un netto cambio di prospettiva, il punto di vista infatti si sposta da Emily a Victoria, dopotutto, come abbiamo detto, è la vendetta la vera protagonista.

Giudizio Cinmeatographe

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4.2
Sonoro - 4
Emozione - 4.2

4.1

Voto Finale

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