Cannes 2019 – Rocketman: recensione del film di Dexter Fletcher
Taron Egerton è il protagonista assoluto di Rocketman, biopic su Elton John presentato fuori concorso a Cannes 2019.
Rocketman si presenta Fuori Competizione a Cannes 2019 con la sua forza estetica e musicale per raccontare l’ascesa di Elton John, spazzando via ogni possibile pregiudizio. Reginald Dwight è un bambino timido, con un padre assente e che lo ha sempre rifiutato, che vive con sua madre, donna affettuosa ma molto concentrata sui suoi problemi personali e la nonna unica vera forza che lo sostiene nei momenti di bisogno. Il casuale incontro con un pianoforte rivela alla famiglia e al mondo intero di cosa è capace il piccolo Reginald, pronto a prendere possesso della sua vita e diventare così una personalità forte e prorompente che finalmente dia sfogo a tutto il suo essere. Elton John prende forma e diventa la star mondiale che tutti conosciamo, senza comunque affrontare problemi e difficoltà personali che lo mettono di fronte a decisioni dure da prendere.
Rocketman: il film che racconta l’ascesa di Elton John
Fin dalle prime immagini, Rocketman esplode nella sala, riempiendola di colore, forza estetica e fragore musicale: il film diretto da Dexter Fletcher è infatti un musical a tutti gli effetti, carico di musica, contrasti cromatici e dilemmi emotivi che riesce a non perdere il ritmo per tutta la sua durata. Taron Egerton nei panni del cantautore rivela un talento finora rimasto in ombra, ma che invece sa rendere grazia a un’opera come questa e non è un’esagerazione asserire che la sua interpretazione potrebbe tenere da sola l’attenzione del pubblico per l’intero spettacolo.
Gli eccessi del cantante sono raccontati attraverso suoni e costumi estremi, ma non si rinuncia comunque a dare molto spazio anche al dato emotivo, che permane in tutto il film a dare sostanza alle azioni e alle decisioni dei protagonisti. Il personaggio di Elton John ne esce rafforzato in ogni sua esternazione, con le sue espressioni decise e inequivocabili, con il suo essere quasi fuori luogo e al contempo senza riuscire (fortunatamente) a tenere a bada la sua indole. I costumi e la fotografia di Rocketman contribuiscono in maniera determinante alla riuscita di questo racconto musicale, mettendo in risalto anche le maestranze operative con molta dignità.
Taron Egerton è il padrone della scena in Rocketman
Le musiche che accompagnano le immagini sono animate dai protagonisti stessi, che muovono le inquadrature senza risparmiarsi e rendendo giustizia al lavoro estetico su cui sceneggiatura e regia lavorano con buona coordinazione. Il confronto con altri film biografici incentrati su grandi rockstar è immediato, e decretare una preferenza è altrettanto facile, visto l’ottimo equilibrio tra tutti gli elementi di Rocketman. Gli elementi creativi e artistici vanno di pari passo con i meccanismi produttivi e le maestranze operative, lasciando Taron Egerton sempre al centro della narrazione, decretandolo il padrone assoluto della scena, grazie a una recitazione genuina ma senza paura, che fa parlare i primi piani senza bisogno di aprire bocca. Gli altri interpreti sono all’altezza del confronto, a partire da Richard Madden, che presa il volto a quello che probabilmente è il personaggio più subdolo del film, il produttore John Reid accecato alla sete di potere e privo, di fatto, di capacità empatica.
Rocketman rende omaggio a Elton John e gli rende giustizia, al contrario di quanto si potrebbe dire sia successo pochi mesi fa a Freddie Mercury; curiosamente, gran parte della produzione è in comune a Bohemian Rapsody, primo fra tutti lo stesso regista Dexter Fletcher, ma è intile ribadire che il risultato è di segno decisamente opposto.
Rocketman è al cinema dal 29 maggio 2019 con 20th Century Fox Italia.