TFF36 – Santiago, Italia: recensione del film di Nanni Moretti
Santiago, Italia attraverso le interviste ai protagonisti, racconta l'aiuto dato da alcuni diplomatici italiani a centinaia di richiedenti asilo cileni dopo il colpo di stato del generale Pinochet nel settembre del 1973.
In arrivo al cinema il 6 dicembre Santiago, Italia, il nuovo documentario del regista Nanni Moretti che racconta lo straordinario aiuto dato da alcuni diplomatici italiani a centinaia di richiedenti asilo cileni dopo il colpo di stato del generale Pinochet nel settembre del 1973.
Sembra una favola finita male quella del Cile, nella quale il sogno socialista – marxista sembrava potersi finalmente realizzare grazie a Salvador Allende, eletto democraticamente Presidente della Repubblica il 3 novembre 1970. Un socialismo umanista e democratico volto a superare il sottosviluppo e ad aiutare la popolazione più povera. Un presidente giusto, amatissimo dal popolo, ma odiato dai poteri economici, dagli Stati Uniti, dalla forza militare. Si sa, la democrazia funziona fino a quando va bene a chi detiene la forza e la storia cilena è un esempio lampante di questo assunto. Il terribile colpo di stato avvenuto l’11 settembre 1973 decretò la fine di questo breve periodo di serenità e giustizia. La Moneda, residenza ufficiale del Presiedente della Repubblica del Cile, venne messa a ferro e fuoco dai militari e Salvador Allende morì sotto questi attacchi, rifiutandosi fino all’ultimo di cedere. Quello che ne derivò fu una dittatura in un Paese che fino a quel momento non aveva conosciuto nessun tipo di regime. Cominciò così il calvario di centinaia di sostenitori e collaboratori di Allende, scrittori, giornalisti, intellettuali, artisti: sequestrati, torturati e uccisi.
Santiago, Italia – Dal radioso governo di Salvador Allende all’oscuro regime di Pinochet
“Né perdono, né oblio” è il monito ripetuto dai sopravvissuti e Santiago, Italia si rivela un nuovo, importante documento per non dimenticare una pagina vile e crudele della storia recente e lo fa attraverso le immagini di repertorio e, soprattutto, attraverso le testimonianze dei protagonisti, donne e uomini che trovarono la salvezza in Italia. Come la giornalista Marcia Scantlebury sequestrata e torturata per 45 giorni dai militari per costringerla a parlare, a fare i nomi di altri dissidenti. O il regista Patricio Guzmán, detenuto per 15 giorni nell’ Estadio Nacional insieme a centinaia di persone trattate come animali. Le interviste di Nanni Moretti, presenza discreta nel documentario, non si fermano solo alle “parti lese” ma anche alla controparte di questa storia: quella dei militari di Pinochet. Un volto cinico e disumano anche a distanza di 45 anni, fermi nella loro posizione, forti dell’ alibi ridicolo di aver eseguito solo gli ordini.
I racconti passano così, in un’escalation di emozioni contrastanti, dalla narrazione di un periodo felice e stimolante, a quella della disperazione, fino alla svolta. Molti oppositori del regime, a rischio della vita, vengono accolti dall’ambasciata italiana in Cile. Toccanti sono le immagini che traspaiono dalle loro parole: uomini, donne e bambini che saltavano il muro dell’ambasciata con i militari alle calcagna nella speranza di salvarsi. Per tutti quelli che ce l’hanno fatta quella speranza si è concretizzata sul volo Santiago – Roma. In Italia i dissidenti politici cominciarono una nuova vita sostenuti non solo dai partiti politici ma dalla gente. Un documentario, quindi, che racconta, senza retorica né polemica, anche il volto solidale e umano di un’Italia che non c’è più.
Santiago, Italia – “L’Italia una madre generosa e solidale”
“Io sono arrivato qui senza soldi, sono stato accolto. Mi hanno permesso di integrarmi” racconta il traduttore Rodrigo Vergara. Parole oggi più che mai anacronistiche, che descrivono un Paese nuovo, evoluto di contro al baratro sociale e politico che viviamo oggi. “Il Cile è stato un patrigno cattivo per me. E l’Italia una madre generosa e solidale” dice l’artigiana Victoria Sáez. Santiago, Italia si rivela, così, un film fondamentale per capire non solo il passato ma per interpretare anche il triste presente italiano. Un film efficacemente divulgativo, importante per le nuove generazioni.
Santiago, Italia, è prodotto da Sacher Film – Le Pacte, Rai Cinema e Storyboard Media e distribuito da Academy Two.