Sara e Marti: recensione del film di Emanuele Pisano
La recensione di Sara e Marti, trasposizione in un lungometraggio della serie Disney Channel. Nel cast, anche lo youtuber Leonardo Decarli
La serie televisiva Sara e Marti, nota anche come Sara e Marti – #LaNostraStoria, diventa un film, che verrà proiettato nelle sale italiane il 14 marzo. Il lungometraggio, diretto da Emanuele Pisano, è stato invece prodotto dalla Stand by Me, e verrà distribuito dalla The Walt Disney Company Italia. Nel cast figurano Aurora Moroni – già protagonista della serie TV nei panni della stessa Sara – Chiara del Francia (sorellina di Sara), Gabriele Badaglialacqua e lo Youtuber Leonardo Decarli.
Sara e Marti: la trama del film
Siamo a Modica, una cittadina della Sicilia al capo meridionale dell’isola – città che per le sue bellezze artistiche è stata persino inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Sara – che invece è originaria di Bevagna, in Umbria – accetta di accompagnare i fratelli Catalano (Luigi De Giuseppe, Guido Laudenzi) ad un campo di orienteering che si terrà proprio a Modica. In questo luogo idilliaco (da Modica proviene peraltro la madre di Sara), la ragazzina farà conoscenza, in circostanze burrascose, di Saro, un giovane pastorello siculo che si prende cura del fratello piccolo Mimmo e di suo nonno Nicola, malato di Alzheimer. Dopo svariati contrasti con Luca, un ragazzetto ricco e viziato che si innamora a prima vista di Sara, la protagonista, aiutata da tutti gli amici di orienteering, riuscirà finalmente a fugare una volta per tutte dalla testa degli abitanti di Modica i pregiudizi crudeli di cui Saro è vittima.
Sara e Marti: una teen comedy deludente
Sara e Marti è una teen comedy dalle fattezze piuttosto consuete, preda dei tipici stereotipi e di banali espressioni prive di originalità stilistica. A partire dall’incipit, in cui viene fatto un fastidioso sfoggio di “virtuosismi” tecnici per conferire alla pellicola una sorta di effetto rewind totalmente gratuito, per arrivare ad un prevedibile finale, moralizzante e consolatorio. La recitazione poi è persino imbarazzante, probabilmente più adatta per uno spot pubblicitario che per un film da portare sul grande schermo. I dialoghi dozzinali – intramezzati da brevi (ma frequentissimi) siparietti in cui i personaggi commentano di volta in volta le immagini che vediamo sullo schermo – completano poi il quadretto. Tutto condito, qua e là, da qualche suggestiva ripresa aerea della città di Modica o della campagna circostante, ottenuta mediante l’ultra inflazionato drone, strumento che sembra ormai impossibile da non utilizzare in sede di realizzazione di film, filmetti e filmoni. C’è poi un accenno all’idolatria dei giovanissimi di oggi per il fenomeno degli youtuber: in questo caso con anche la partecipazione di Leonardo Decarli, uno dei tanti idoli del web, nei panni di se stesso.
Sara e Marti: a chi si rivolge?
Un altro dei grandi problemi di Sara e Marti è quello del posizionamento di mercato, o meglio della fetta di pubblico (anagraficamente parlando) alla quale desidera rivolgersi. Siamo dinanzi ad un film per bambini, oppure si tratta di qualcosa indirizzato prevalentemente ad adolescenti? La superficialità con cui temi come l’amore, la formazione e il pregiudizio sono trattati lascerebbe propendere per la prima opzione, probabilmente. A questo punto, tuttavia, ci saremmo aspettati qualcosa di più divertente, capace di intrattenere con maggiore efficacia uno spettatore giovanissimo. Qualora invece l’intento fosse stato quello esplicitato dalla seconda opzione, ebbene, a quel punto il prodotto sarebbe ancor di più scadente fattura. Una scelta da dimenticare, quindi, quella di aver voluto tradurre una serie TV in un lungometraggio per il grande schermo, e per questioni di qualità di scrittura, e per mancanza totale di slancio creativo nel soggetto scelto.