Scream The Series – Pilot: recensione

Era il 1996 quando una giovane Drew Barrymore veniva perseguitata al telefono da una voce contraffatta che le chiedeva “Qual è il tuo film horror preferito?“, la poverina verrà massacrata da un killer psicopatico, che dal primo capitolo di Scream fino al quarto, indosserà una maschera chiamata Ghostface. Dopo quasi venti anni, in un periodo in cui le serie tv dominano l’entertainment mondiale e l’horror scopre una nuova luce (American Horror Story, Penny Dreadful) Scream torna sotto forma di serie tv con a capo non più Kevin Williamson e Wes Kraven (Qui in veste di produttore uno e sceneggiatore del pilot il secondo), ma con dietro la macchina da presa Jill E. Blotevogel, il tutto prodotto da Mtv. Ma di cosa parla Scream the Series?

La serie inizia con un episodio di cyber-bullismo, la giovane Aubrey Benson viene ripresa a sua insaputa mentre bacia un’altra ragazza, il video finisce su internet e l’artefice di questo scherzo è la mean-girl per eccellenza Nina Patterson. Poco dopo la messa online però, la giovane Nina viene brutalmente massacrata e la piccola cittadina di Lakewood piomba nella psicosi da serial killer, un omicida che la comunità aveva affrontato anni prima, quando Brandon James aveva massacrato diversi liceali del luogo. Ora Brandon è morto ma l’ombra di un killer psicopatico sembra allungarsi sulle giovani vite dei ragazzi di Lakewood: misteriose telefonate, sms minatori e regali macabri sembrano turbare la tranquilla vita di Emma che dovrà, non solo sopravvivere ma cercare di capire chi tra i suoi “amici” si nasconde dietro l’inquietante maschera dell’assassino.

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Il cast di Scream the Series

Scream the Series cambia location, attori e mezzi tecnologici ma le regole rimangono le stesse, o almeno ci prova, se in Scream Randy Meeks spiegava le regole di come si sopravvive ad un film horror nella serie Noah Foster modifica le regole e le apllica ad un contesto televisivo e seriale cercando di omaggiare al meglio il film a cui ci si ispira risultando però ridondante ed eccessivo, anche la sequenza nell’aula con il professore che inneggia a serie come The Walking Dead e Hannibal da l’idea di forzato tentando in tutti i modi di puntare sull’effetto nostalgia, il problema è che mentre  il franchise cinematografico era, per il 1996, un prodotto fresco ed innovativo ora nel 2016 la partenza di Scream the Series risulta un po’ troppo fiacca e poco convincente. Un pilot sottotono che però incuriosisce lo spettatore anche perché la storyline ricorda molto le dinamiche di Gossip Girl e la suspence che le prime stagioni di Pretty Little Liars suscitava nei fan di mezzo mondo.

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Noah e Aubrey

Totale affondo, invece, per il giovane cast che proprio non riesce a convincere,  senza contare la stereotipizzazione dei personaggi: dalla outsider per eccellenza passando per il serial addicted nerd, il belloccio misterioso, la bitch tipicamente bionda, la coppia di amici idioti, fino ad arrivare alla protagonista Emma Duvall (interpretata da Willa Fitzgerald) è , la versione moderna di Sidney Prescott, una creatura apparentemente angelica, dolce, affettuosa e terribilmente noiosa… riesce far rimpiangere la lagna costante di Neve Campbell (e credetemi ce ne vuole). Screm the Series è un Nì, principalmente per il suo essere poco originale e fresco, ma ha dalla sua parte un serial killer che potrebbe rivelarci delle sorprese e riuscire nell’ardua impresa di trasformare un fiacco inizio nel nuovo guilty pleasure dell’estate.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.7
Recitazione - 2.6
Sonoro - 2.7
Emozione - 2.7

2.7

Voto Finale