Sense8 – recensione in anteprima della seconda stagione
Sense8, la serie TV prodotta da Netflix e distribuita nel giugno 2015, sta per ritornare dopo due anni di attesa con la seconda stagione, disponibile in streaming sulla piattaforma on demand a partire dal 5 maggio.
Dopo uno speciale di Natale di un’ora e mezza che ha anticipato la season premier della stagione 2 di Sense8, siamo finalmente in grado di dirvi cosa diovete aspettarvi salla nuova stagione, di cui abbiamo visto i primi sei episodi in anteprima.
Sense8 – la seconda stagione conferma la qualità della serie tv
Dopo una prima stagione che ha colpito positivamente la critica, a distanza di due anni la serie ritorna con una stagione che appare anche meglio della prima, a conferma che siamo di fronte a uno dei migliori prodotti seriali degli ultimi anni e non una meteora.
I nostri sense8, gli otto protagonisti legati da una connessione empatica così forte da diventare telepatici, ritornano con tutte le loro paure, ma anche con la loro voglia di riscatto nella vita.
Nella premier della seconda stagione abbiamo visto alcuni di loro in fuga, Nomi con la sua fedele compagna di vita Amanita, Will e Riley che hanno scelto, nonostante fosse pericoloso, di vivere insieme, Sun sempre intrappolata nel carcere Coreano per colpa del fratello.
Poi ci sono anche gli altri compagni in cerca di riparo. La loro non è una fuga da Whisper e dai suoi tentativi di catturarli, ma è una fuga dalla realtà quotidiana. C’è Lito, che ancora non riesce a convivere con il suo outing e le conseguenze di discriminazione sociale e lavorativa, Capheus che si ritrova in poco tempo a essere considerato un eroe per il suo quartiere in Kenya, Wolfgang e Kala che si cercano, si rincorrono, ma si respingono perchè pensano di non poter realmente stare insieme.
In ogni caso arriva un momento nella seconda stagione di Sense8 in cui questa fuga viene superata grazie alla presa di coscienza da parte di tutti loro che scappare non gli ha portati da nessuna parte: è arrivato il momento di avere coraggio.
Il coraggio è alla base di queste nuove puntate, perché li guida verso la vera scoperta di sé e la determinazione verso i mondi in cui vivono. Il coraggio è ancora una volta ispirazione verso lo spettatore.
L’intera stagione è un’ispirazione: racconta che essere se stessi può essere difficile e spaventoso, ma non è mai sbagliato; racconta che il gruppo è una dinamica molto potente che può abbattere barriere fisiche, sociali ed emotive.
Tutto questo racconto è accompagnato da una colonna sonora intensa e ancora una volta azzeccata, che si inserisce nei momenti di culmine emotivo di tutti i protagonisti. Momenti in cui i movimenti si rallentano, le scene appaiono sospese nel tempo e così anche la loro lotta alla sopravvivenza sembra piccola e assolutamente affrontabile.
Può sembrare artificioso, retorico, ma no! Alla seconda stagione questo stile narrativo che mescola inquietudine, violenza, colonne sonore, bellezza estetica e pathos, diventa cifra stilistica e va a perfezionare Sense8 come una serie molto solida e ben strutturata.
Sense8 2ˆ stagione: i protagonisti scoprono di non essere i soli sensitivi
Un’altra novità di questa stagione è l’introduzione di un nuovo cluster di sense8. Nuovi personaggi, anche loro legati da una connessione empatica. Tra questi personaggi appare anche l’attrice italiana Valeria Bilello, che interpreta una misteriosa donna che cerca di adescare Wolfgang e coinvolgerlo nelle sue missioni.
Alcuni di loro appaiono spaventati, chiusi nel loro cluster per difendersi, così chiusi da non essere propensi ad aiutare i nostri protagonisti.
Due anni di attesa per una seconda stagione che farà di nuovo innamorare della serie
Dal giugno 2015 sono passati due anni, un periodo di tempo comprensibile per una serie così complessa da girare, tante location in tutto il mondo, scene dei protagonisti quasi sempre in corale e puntate di quasi un’ora.
Due anni che hanno portato a uno speciale di Natale che ha giocato il ruolo di season premier e una seconda stagione con una trama orizzontale più solida e ben sviluppata grazie all’ingresso di nuovi personaggi e nuove minacce. Ciò che trionfa, però, sono i contenuti, così importanti da fare di Sense8 una serie TV bella ed emozionante, anche se purtroppo sottovalutata.