Shakuntala Devi: recensione del biopic su Amazon Prime Video
Shakuntala Devi si inserisce nell'ormai lungo elenco di biopic dedicati a donne che hanno fatto la Storia, e a buon diritto.
Forse a qualcuno questo nome non dirà molto, eppure Shakuntala Devi è una dei misteri mai risolti della scienza. Una donna che era in grado di effettuare calcoli complessi a una velocità maggiore di quella dei computer (quelli del suo tempo, ovviamente), e con un cervello matematico ineguagliabile.
Shakuntala Devi è nata a Bangalore, in India, nel 1929 ed è venuta a mancare nel 2013. Anu Menon le dedica questo biopic, il cui titolo riprende esattamente il suo nome, distribuito internazionalmente da Amazon Prime Video. Il film è disponibile anche nel catalogo italiano, però solo in Hindi con sottotitoli in inglese: una scelta che denota un tentativo blando di diffondere il prodotto anche tra il nostro pubblico. Tuttavia, se avete dimestichezza con la lingua, il suggerimento è di non perdersi questo titolo interessante, sia nella regia sia nella trama (fortemente ispirata alla storia vera della Devi).
Shakuntala Devi: la vita straordinaria di un genio della matematica
La biografia di Shakuntala Devi è raccontata dal regista secondo un particolare punto di vista, quello del rapporto tra la matematica e sua figlia. Tra le due donne, infatti, si instaura un conflitto sempre più insanabile ed esasperato, che si risolverà solo nel finale. Al centro della polemica da parte di Anupama (Sanya Malhotra) è il rancore accumulato negli anni del successo della madre (la protagonista, interpretata da Vidya Balan), quando – presa dagli show internazionali in cui si esibiva come “calcolatrice umana” – non riusciva a far sentire alla figlia la sua presenza e il suo affetto. Il racconto del conflitto ispira anche i numerosi flashback che seguono la storia di Shakuntala sin dall’infanzia, dalla morte improvvisa e drammatica della sorellina, alla rottura con la famiglia d’origine, fino alla scalata verso il successo una volta diventata ragazza.
Quella di Shakuntala è una vita intrecciata ai più alti ideali femministi, all’avanguardia per la sua provenienza e il suo tempo. La matematica, interpretata da ragazzina da Spandan Chaturvedi, si batte in prima persona, grazie anche al privilegio del suo genio, per essere trattata come i suoi colleghi maschi, e riesce ad emergere come molto più dotata e brillante di tutti loro. Presto viene adocchiata da un talent scout, Javier (Luca Calvani), che la convince a rendere “spettacolare” il suo talento. Da allora l’ascesa di Shakuntala diventa inarrestabile, così come la sua capacità fenomenale di anticipare i computer nel calcolo.
Una commedia a tutti gli effetti
Matematica, conflitto madre/figlia, istanze femministe. A contrario di quanto possa sembrare, Shakuntala Devi è un film leggero e divertente. Certo, c’è del dramma nel rapporto tra le due donne protagoniste, ma ciò che colpisce maggiormente è la simpatia del personaggio di Shakuntala e il suo essere amabilmente sopra le righe. Grazie a uno stile recitativo che deve molto alla industry bollywoodiana, Vidya Balan ritrae la matematica più famosa del suo Paese con un’espressività farsesca, spesso e volentieri accompagnata da coreografie e numeri musicali. Vuoi anche per la destinazione internazionale, l’impressione straniante che il pubblico occidentale può avere verso un film di Bollywood è edulcorata da un linguaggio misto, ben calibrato con pochissime sbavature, se non nessuna.
Leggi anche Radioactive: recensione del biopic su Marie Curie
Un difetto di questo film elegante, interessante, ma non perfetto, è una durata eccessiva rispetto ai temi che Shakuntala Devi decide di portare avanti. Si capisce l’intenzione di mostrare un aspetto intimo della vita di questa donna, ovvero il suo drammatico rapporto con la maternità, ma allo stesso tempo si ha la sensazione che i tempi siano anche troppo dilatati su questo tema. Molto più avvincente è il racconto di Shakuntala Devi da ragazza e le sue lotte gioiose per affermare il suo valore come donna e come matematica, la sua curiosità verso il mondo occidentale e il suo rapporto altalenante con la terra natìa. E, ancora, il conflitto tra il suo sentirsi donna-compagna-madre e il suo essere una creatura unica nel suo genere, con un cervello straordinario in grado di lasciare a bocca aperta gli intellettuali e il pubblico di tutto il mondo.
Shakuntala Devi si inserisce nell’ormai lungo elenco di biopic dedicati a donne che hanno fatto la Storia, e a buon diritto: per questo motivo è consigliata la visione, armati di pazienza e concentrazione.