Shirley: in corsa per la Casa Bianca – recensione del film Netflix
Una storia potente e importante con la performance principale, centrale, intensa di una straordinaria Regina King.
Shirley: In corsa per la Casa Bianca è un film biografico diretto da John Ridley, noto per il suo lavoro eccellente e pluri-premiato su 12 anni schiavo, il film del 2014 diretto da Steve McQueen. La pellicola storica, incentrata su una vicenda intensa e memorabile della cultura americana è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 22 marzo 2024. Shirley è un film intenso, interpretato magistralmente da Regina King, Lance Reddick e Terrence Howard.
L’emozionante lungometraggio getta luce sulla vita di Shirley Chisholm, una figura pionieristica nella storia politica degli Stati Uniti. Chisholm, una maestra di scuola eletta al Congresso, divenne nel 1972 la prima donna afroamericana a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, tracciando una strada mai percorsa prima di allora. Non era semplice raccontare la sua storia con ricchezza di dettagli, fornendo al pubblico il giusto materiale per apprezzare la reale rivoluzione attuata da questa donna giusta e coraggiosa, ma il connubio di arte e idee dietro il film è riuscito a creare un’opera informativa e pregevole al contempo. Tantissimo il merito degli attori, calati nei rispettivi ruoli con vitalità intellettuale e artistica.
Shirley: in corsa per la Casa Bianca – un bio-pic storico didascalico, ma ricco di pregi e interpretazioni brillanti
Shirley: in corsa per la Casa Bianca è un film che fa delle sue performance, principali e secondarie, il vero punto di forza sia artistico che narrativo. Regina King, nel ruolo di Shirley Chisholm, offre un’interpretazione straordinaria e avvincente della protagonista. Con la sua forza e il suo carisma, King riesce a catturare perfettamente la determinazione e la resilienza di Chisholm, portando sullo schermo la complessità del personaggio e il suo impatto duraturo nella storia americana. La sua performance è potente e coinvolgente, trasmettendo con intensità il coraggio e la passione di una donna che ha sfidato le convenzioni sociali per perseguire i suoi ideali politici.
Accanto a King, Lance Reddick interpreta con maestria il ruolo di Wesley McDonald Holder, il consigliere di Chisholm, che offre un sostegno cruciale durante la sua campagna elettorale. Reddick porta sullo schermo la saggezza e la determinazione del personaggio, fornendo un contrappunto convincente al dinamismo di Chisholm. La sua performance è ricca di sfumature, contribuendo a delineare un ritratto autentico e avvincente del personaggio. Assistere a questa ultima interpretazione del grande attore è commovente, ma è esattamente ciò che un artista del suo calibro meritava: essere ricordato con un ruolo speciale, unico, un tripudio di emozioni.
Terrence Howard, nel ruolo di Arthur Hardwick Jr., incaricato di raccogliere i fondi per la campagna di Chisholm, offre una performance potente e intensa. Howard porta sullo schermo l’ambizione e la determinazione del personaggio, fornendo un’interpretazione convincente di un uomo che condivide la visione di Chisholm per un cambiamento sociale e politico. La sua presenza aggiunge profondità e autenticità al film, arricchendo ulteriormente la narrazione.
La regia di John Ridley è solida e convinta, sicura di sé, e ricrea con cura l’atmosfera degli anni ’70, offrendo anche uno sguardo autentico sul clima politico e sociale dell’epoca. La sua capacità di guidare il cast verso interpretazioni coinvolgenti e di trasmettere la complessità del periodo storico è evidente in ogni scena del film. La sua regia meticolosa e la sua attenzione ai dettagli contribuiscono al successo complessivo del film.
Tuttavia, nonostante le performance convincenti e la regia accurata, è impossibile non notare alcune criticità all’interno di questa bella pellicola. La narrazione di Shirley: in corsa per la Casa Bianca, così pedissequamente e cronologicamente fedele alla reale sequenza degli eventi mostrati, risulta inevitabilmente didascalica e retorica, mancando di guizzo creativo, riproponendo una struttura che il pubblico potrebbe trovare eccessivamente familiare e facilmente riconoscibile in altre bio-pic di simile taglio. Un’altra mancanza palpabile è quella di suspense e tensione nel film, un’assenza che non permette di apprezzare, o anche solo riconoscere, quali siano davvero i punti di svolta, gli eventi incisivi e emozionanti. L’eccessiva necessità di creare un “compito ben fatto” potrebbe porre una distanza, un velo di freddezza, tra audience e prodotto.
Shirley: in corsa per la Casa Bianca – valutazione e conlusione
Shirley: In corsa per la Casa Bianca è una pellicola ben fatta, forse eccessivamente fedele al materiale storico ma sicuramente attenta a restituire un mood, una atmosfera e una serie di personaggi rivoluzionari, importanti. La pellicola rappresenta un omaggio potente e toccante a una figura storica essenziale alla narrazione storica contemporanea. Pur non essendo perfetto, il film offre comunque uno sguardo significativo sulla vita e sulle sfide affrontate da Shirley Chisholm, stabilendo spunti di riflessione preziosi sulla politica e sulla lotta per l’uguaglianza negli Stati Uniti.