Single ma non troppo: recensione della commedia di Christian Ditter
Dall’autrice e sceneggiatrice di La verità è che non gli piaci abbastanza e Sex and the City arriva nelle sale cinematografiche italiane un altro film che cerca di raccontare l’universo femminile. Quattro donne single e alla ricerca dell’amore (oppure no) sono le protagoniste di Single ma non troppo, nuovo film di Christian Ditter (Scrivimi ancora) ispirato all’omonimo romanzo di Liz Tuccillo.
Il film si apre con la coppia Alice (Dakota Johnson) e George (Jason Mantzoukas), consolidata dai tempi del college ma ad un punto di svolta: la ragazza, infatti, vuole prendersi un periodo di pausa per riflettere su chi sia realmente e scoprire le reali priorità della sua vita. Infatti, come detto nelle sue prime battute, è sempre stata quel tipo di ragazza abituata ad avere qualcuno vicino sul quale appoggiarsi e con cui vivere ogni istante della sua vita.
Bisogna ammettere che risulta un po’ strano vedere Dakota Johnson nei panni della fedele compagna e innocente ragazza appena affacciata al mondo lavorativo, quando ormai il pubblico ha imparato a conoscerla come Anastasia di 50 Sfumature di Grigio, ma in Single ma non troppo si avvale di una spalla importante, Rebel Wilson, che anche in questo film veste i panni di una ragazza “party, cocktail e sregolatezza” che accompagna Alice alla scoperta della meravigliosa vita da single.
Robin, al contrario di Alice, è perennemente aggiornata su feste in ogni angolo di New York, le piace bere e portare una bottiglia di spumante o di vino sempre con sé, magari nascosta sotto il vestito. È eccentrica e stravagante, determinata a svegliarsi ogni mattina in una casa di un uomo diverso, non importa se bello o brutto, l’importante è che abbia concluso con lui una serata dove l’alcol spadroneggi.
La costruzione del suo personaggio risulta perfetta per compensare Alice, soprattutto per la scelta di lasciare Robin ai margini della storia in modo da costruire un personaggio fatto di eccessi con l’utilizzo di un linguaggio comico sempre piacevole e mai ridondante. D’altronde risulterebbe difficile vedere Rebel Wilson (Pitch Perfect e Pitch Perfect 2) in un ruolo diverso da quello della ragazza diretta, spigliata, festaiola e sgangherata.
Single ma non troppo: la commedia alternativa di San Valentino?
Alice, oltre ad avvalersi della compagnia di Rebel, può contare anche sulla presenza costante della sorella Meg (Leslie Mann), un’ostetrica dedita alla carriera e poco interessata alla vita sentimentale. Tutto cambia quando una delle sue pazienti le affida la propria figlia per qualche minuto infatti, grazie agli occhietti dolci e al sorriso della piccola, inizia a nascere in Meg la volontà di diventare mamma. Riuscirà a portare avanti il suo sogno? Cosa succede se dovesse per caso incontrare un uomo che la ami?
Chiude il cerchio Lucy (Alison Brie), una ragazza che vive nell’appartamento sopra il bar gestito da Tom (Anders Holm) e che combatte quotidianamente contro una lenta connessione wifi. Per cercare di risolvere questo insormontabile problema, decide di frequentare il bar e accordarsi con Tom per “scroccare” la connessione e cercare dei ragazzi online. Il lavoro è arduo e difficile ma Lucy non si perde d’animo e ogni giorno incontra un uomo diverso, convinta di poter trovare colui che le starà accanto per tutta la vita. Riuscirà a trovarlo?
Se siete curiose di sapere come andrà a finire, non perdetevi Single ma non troppo dall’ 11 febbraio al cinema distribuito da Warner Bros. Pictures.