Tentazioni d’amore: recensione del film di Edward Norton

Tentazioni d’amore è un film del 2000, esordio alla regia di Edward Norton che è anche uno dei protagonisti insieme a Ben Stiller e Jenna Elfman.

Siamo a New York. Jake (Stiller) e Brian (Norton) sono amici di infanzia e sono diventati rispettivamente un rabbino e un prete cattolico. In città ritorna dopo tanti anni Anna (Elfman), la loro migliore amica che nel frattempo è diventata un’importante donna d’affari. Entrambi tornando a frequentarla scoprono di essere, sin dall’infanzia, innamorati di lei. La sua presenza mette in crisi la loro vocazione e la loro amicizia. L’inconsapevole Anna così, scatenerà una serie di situazioni difficili per i due uomini fino a quando anche lei capirà chi ama davvero.

Tentazioni d’amore una commedia stile “Allen e d’intorni”

Tentazioni d’amore è una commedia romantica dal sapore “alleniano”; Edward Norton si cimenta alla regia dando vita a un film dei buoni sentimenti, incentrato sulle “problematiche” sessuali del sacerdozio, sulle crisi di vocazione a fronte dei sentimenti e dell’attrazione verso una donna in carne e ossa.

Si prendono bonariamente in giro le regole di entrambe le religioni, mentre le gag e le battute sul sesso e l’amore sono fresche e divertenti ma non raggiungono, naturalmente, il piglio e l’incisività di quelle di Allen, maestro indiscusso del genere. Dei suoi personaggi mancano tutta una serie di nevrosi e di esagerazioni che li rendono per forza di cose unici. La sceneggiatura di Stuart Blumberg si ispira ai classici film d’amore ed equivoci ma a tratti è debole, soprattutto quando si tratta di argomenti che avrebbero meritato dei dialoghi più “graffianti”:

  • Hai tentazioni? chiede Anna a Brian
  • No!
  • Come fai a resistere?
  • Non mi tocca e basta, davvero… è come quando la gente smette di fumare: il primo anno è molto duro poi ti possono accendere una sigaretta d’avanti e non ti fa nessun effetto
  • Ho smesso di fumare due anni fa e se qualcuno mi fuma d’avanti vorrei solo baciarlo in bocca per succhiargli un po’ di fumo dai polmoni.

Tentazioni che tormenteranno presto padre Brian, sognando durante la notte di baciare Anna provocante e sexy e svegliandosi sudato nel pieno di una crisi di vocazione.

Un cast che non funziona totalmente

Protagonista femminile di Tentazioni d’amore è la famosa Dharma della sitcom Dharma e Greg, che nei panni di Anna appare troppo perfetta, troppo ammiccante, troppo venerata da Brian e Jake, restituendo un personaggio che sembra quasi finto e antipatico.

Ben Stiller, come nella maggioranza dei suoi film, si ritrova a vestire i panni dell’impacciato e sfigato intento sempre ad affrontare, senza volerlo, situazioni imbarazzanti alle quali reagisce balbettando e peggiorando ancora di più la situazione ma attirando su di sé tenerezza e interesse. Norton nei panni del prete non appare molto a suo agio, forse perché il pubblico nel suo sguardo non può fare a meno di scorgere i personaggi memorabili e disturbati che ha interpretato: dal nazista Derek Vinyard di American History X all’epico Tyler Durden di Fight Club.

Nel cast anche dei nomi “storici” del cinema: il “brutto” di Sergio Leone Eli Wallach nei panni di un simpatico rabbino e la Mrs Robinson de Il Laureato Anne Bancroft che interpreta la madre di Jake, in una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo.

Tentazioni d’amore: un finale un po’ troppo scontato

***SPOILER ALERT***

La pecca principale di Tentazioni d’amore è che dopo la prima mezz’ora di film si prevede chiaramente la piega che prenderanno le vicende e il finale buonista e scontato. (Spoiler alert) Anna, dopo una momentanea rottura con Jake, decide di lasciare la città. Come i cliché della commedia romantica comandano, Jake, dopo una rocambolesca corsa, la raggiungerà in tempo per dichiararle amore eterno e per convincerla a non partire. Con la benedizione di Brian che alla fine sceglierà definitivamente Dio.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.5