The Clapper: recensione del film su Netflix
La recensione di The Clapper, il nuovo film disponibile in streaming su Netflix con un cast composto da Ed Helms, Amanda Seyfried e Tracy Morgan
Dito Montiel dirige The Clapper, una commedia dolcemente sarcastica sulla quotidianità in cui ci muoviamo tutti noi, a tratti lineare ma arricchita da un Ed Helms in forma come al solito. Eddie Krumble di professione fa la comparsa nel pubblico di svariate trasmissioni televisive; per lui questo lavoro è una mera modalità per arrivare a fine mese e racimolare i soldi necessari a vivere e sopravvivere. Dopo la morte della moglie, Eddie insegue il sogno di avvicinarsi a Judy, giovane bionda commessa di una pompa di benzina: la timidezza e la perseveranza istintiva dei due li porta a conoscersi meglio. Tutto procede per il meglio quando Eddie diventa il protagonista indiscusso di video virali. Con la caccia all’uomo ufficialmente aperta, per i due (forse) innamorati diventa sempre più complicato stare l’uno vicino all’altra.
Eddie vive totalmente a suo agio nell’anonimato che la massa, anche se televisiva, gli assicura e non chiede altro che rispetto per se stesso e per la sua professione, pur sapendo benissimo quali assurdità iperboliche si nascondono dietro le riprese a cui ogni giorno assiste. Una risata su richiesta dopo l’altra, una domanda programmata dopo l’altra, Eddie si appropria in tutto e per tutto della sua dimensione di “applauditore” – da qui chiaramente il titolo del film – per ritagliarsi un ventaglio di identità diverse e che niente hanno a che fare con la sua vera personalità. La richiesta di diritti per le sue giornate lavorative non vanno mai oltre una pretesa di riconoscimento quasi farsesca, spudoratamente di principio, a cui manca una reale verve di iniziativa; cosa che invece lo contraddistingue nettamente dal fidato amico e collega Chris (interpretato da Tracy Morgan) che, più candidamente, si concede al miglior offerente, senza inseguire sogni di gloria o chissà quali principi ideali.
Ed Helms per l’occasione si trasforma in un personaggio smunto, avvilito da se stesso e dalla vita, che non ha smesso di sperare, ma che fatica (è dir poco) a trovare una sua collocazione nella società. Le motivazioni a questo atteggiamento arrivano forse troppo tardi nello scorrere del film, che nonostante la durata contenuta si dilunga in inutili iterazioni e sottolineature di personaggi e dinamiche che appaiono in realtà ben chiare fin dalla prima messa in scena. Accanto all’ex “leone per una notte” Amanda Seyfried regala la migliore performance del cast, rendendo grazia alla semplice bellezza di una ragazza che sembra quasi nascondersi al mondo esterno. I due si incontrano e si avvicinano non senza difficoltà, ma sono entrambi spinti da quella determinazione che si concentra nelle persone meno appariscenti, ma che li conduce fino alla scoperta di una nuova possibilità di essere felici.
Una risata su richiesta dopo l’altra, Eddie si appropria della sua dimensione di “applauditore”
Tratto da un romanzo breve scritto dallo stesso regista, The Clapper è disponibile su Netflix, come di consueto, in varie versioni: sarebbe consigliato evitare la versione doppiata, onde evitare un ulteriore appiattimento della narrazione e delle interpretazioni dei protagonisti. Nella misura della loro performance e delle loro conversazioni si concentra la parte migliore del film, ma questi elementi rimangono celati nel doppiaggio, che usa fin troppa enfasi nelle frasi e che non rende giustizia al film il quale, già di per sé, non brilla nel firmamento dei capolavori. Il cameo di Adam Levine, inoltre, aggiunge un dato ancor peggiore a un racconto che vorrebbe affrontare grandi temi della nostra quotidianità ma che si limita ad accennarli, a citarli, insomma, lasciandoli lì, quasi persi per strada. Un peccato.