The Dark Knight Trilogy: recensione

The Dark Knight Trilogy è una serie di film che ha inizio nel 2005 con Batman Begins, seguito poi nel 2008 da The Dark Knight e nel 2012 da The Dark Knight – Rises. Diretti tutti e 3 da Christopher Nolan, la trama è incentrata su Batman, personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger. Nel primo film assistiamo alle origini del vigilante mascherato che, in seguito alla tragica morte dei propri genitori, decise di mettersi in viaggio per mondo nel tentativo di comprendere la mentalità criminale. Questo porterà Bruce Wayne (la vera identità di Batman) ad entrare nella Setta delle Ombre dove conoscerà Ra’s al Ghul che lo istruirà sulle tecniche di combattimento e sulla mentalità dei malviventi. Nonostante ciò, il protagonista si ribella alla Setta per via dei suoi metodi estremi, distruggendo la casa dove risiedeva senza lasciare apparentemente superstiti. Di ritorno a Ghotam City dopo 7 anni di assenza, Bruce, armato di nuovi ideali, assume i panni dell’uomo pipistrello con l’intento di terrorizzare i malviventi della città e riportare l’ordine. Questo porterà il supereroe mascherato a scontrarsi nuovamente con Ra’s al Ghul, divenuto il capo della malavita di Ghotam, città che intendeva distruggere per porre fine alle sofferenze e alle ingiustizie. Fallito il piano del capo della Setta delle Ombre, la speranza comincia a rinascere nelle strade della metropoli.

Batman Begins, nasce la leggenda

Batman Begins, nasce la leggenda

Tuttavia, l’ufficiale della polizia Jim Gordon, che aveva già collaborato con Batman, informa il protagonista su una nuova minaccia in agguato che porta il nome di Joker, antagonista principale del secondo film. In The Dark Knight, Batman dovrà fare i conti con il criminale psicopatico, capendo fin da subito che non si tratta di un malvivente qualunque. Joker e Batman infatti rappresentano le due faccie della stessa medaglia che differiscono solo nei loro obbiettivi. Mentre uno combatte per il trionfo del bene, l’altro intende dimostrare come l’uomo possa trasformarsi in mostro quando la follia prende il sopravvento su di esso. Joker infatti, anche se esce sconfitto nel secondo film, in verità risulterà essere il vero trionfatore visto che era riuscito nel suo intento, “facendo a pezzi” il personaggio di Harvey Dent che diventa il famigerato criminale Due Faccie. Tuttavia Batman, con la collaborazione del neoeletto commissario Gordon, riesce a non far precipitare Gotham nel caos.

Joker, l'acerrimo rivale di Batman nel secondo episodio della saga

Joker, l’acerrimo rivale di Batman nel secondo episodio della saga

Nel Terzo film, dopo 8 anni di pace, la polizia è riuscita ad eliminare quasi tutta la criminalità organizzata. Jim Gordon, tormentato dai sensi di colpa per aver divulgato una bugia sul vigilante mascherato, che nel frattempo era scomparso dalla circolazione, viene catturato da dei mercenari capitanati da Bane, un uomo spietato che indossa una maschera. Il Commissario riesce a scappare e Bruce comprende che il male si sta muovendo nell’ombra e che forse è tempo di tornare ad indossare le vesti di Batman. L’uomo pipistrello torna in azione sventando una rapina ma viene sconfitto duramente da Bane, divenuto il nuovo capo della Setta delle Ombre insieme alla figlia di Ra’s Al Ghul, Thalia. Dopo questo evento e la successiva prigionia, che hanno messo a dura prova la forza di volontà di Bruce, Batman ritorna in azione e riesce a sconfiggere sia Bane che Thalia, perdendo apparentemente la vita nell’impresa. In un finale, avvolto da un’atmosfera drammatica inizialmente, si assiste alla consacrazione di Batman come vero eroe della città. In seguito però si scoprirà che Bruce non era morto e che la lotta contro il crimine non era finita. La Trilogia di Nolan rappresenta una trasposizione in chiave moderna della figura di Batman dove ogni personaggio gioca un ruolo fondamentale. Persino nella scelta degli antagonisti, il regista britannico ha dato vita ad un “universo reale” dove figure come il Pinguino o Freezer, pricipali nemici dell’uomo pipistrello, non esistono. Il solo elemento esistente all’interno di questo universo è la fragilità della natura dell’uomo che, con estrema facilità, può deviare dal bene verso il male. Per tale ragione, la Trilogia del Cavaliere Oscuro non può essere considerata come il classico film sui supereroi ma assume i tratti di una vera e propria opera psicologica. Questo le permette di differenziarsi dalle precedenti pellicole realizzate da Tim Burton e da Schumacher, dove mancavano anche le basi della nascita del vigilante mascherato. Altro aspetto fondamentale, è rappresentato dalle figure di Alfred e Jim Gordon, interpretati da personaggi del calibro di Michael Caine e Gary Oldman, attribuendo ad entrambi un ruolo più determinante all’interno della trama.

Batman, Catwoman e Bane

Batman, Catwoman e Bane

La “The Dark Knight Trilogy” rappresenta quindi il simbolo della decadenza dell’uomo, le cui azioni sono dettate dall’istinto naturale che caratterizza ogni essere vivente e che porta ad azioni folli anche lo spirito più integro.

Giudizio Cinematographe

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4.2
Recitazione - 4.7
Sonoro - 4.7
Emozione - 4.7

4.5

Voto Finale