The Judge: recensione del film con Robert Downey Jr. e Robert Duval

The Judge è l'ultima fatica di David Dobkin e una delle poche occasioni di vedere Robert Downey Jr. senza l'armatura di Iron Man.

La lieta notizia che accompagna The Judge è che Robert Downey Jr. si conferma capace di volare anche senza i razzi sotto i piedi, riuscendo ancora una volta ad incantare gli spettatori e non sfigurare davanti ad un mostro sacro come il premio Oscar Robert Duvall.The Judge Cinematographe.it

The Judge: una vita sotto processo

Henry “Hank” Palmer (Robert Downey Jr.) è un infallibile avvocato di Chicago pieno di sé. Concentrato con tutte le sue forze a ritagliarsi il ruolo da perfetto cittadino americano, invece che essere il ragazzo di campagna dell’Indiana, come dicono le sue origini. Hank è ricco, famoso, arrogante e troppo costoso per gli innocenti. La sua perfetta vita lontano dal nido familiare è però in procinto di esplodere e la morte della sua adorata mamma sarà l’innesco della detonazione. Hank torna per il funerale nella sua città natale dove è costretto a scontarsi con la sua nemesi, il padre Joseph Palmer (Robert Duvall), giudice da 42 anni, intransigente servitore della legge e personalità di spicco locale.

Nelle 48 ore che seguono al suo arrivo, Hank riabbraccia i suoi due fratelli Glen (Vincent D’onofrio) e Dale e ritrova Samatha (Vera Farmiga), il grande amore della sua adolescenza non intaccato dal tempo. Nonostante tutto questo però l’ombra del padre rimane troppo grande e i vecchi rancori mai sopiti tra i due convinceranno Hank a riprendere l’aereo per tornare a Chicago.

Ma ormai il destino ha cominciato a giocare con i fili della famiglia Palmer. Il “Giudice” (così Hank chiama il padre) si ritrova per la prima volta dalla parte sbagliata delle aule di tribunale per l’accusa di omicidio di primo grado e solo suo figlio è in grado di difenderlo.The Judge Cinematographe.it

The Judge: quello che nascondo le aule di tribunale

The Judge si presenta come un classico “court room drama”, ma quello che vediamo rappresentata è il complesso quadro familiare di una famiglia americana, piena dei suoi problemi, delle sue miserie e dei suoi dolci ricordi. Hank è il figliol prodigo di casa Palmer, costretto a difendere l’unico uomo a lui inconciliabile sulla faccia della Terra, mentre rivive tutti i capitoli della sua vita precedente, contenenti le scelte e gli eventi che ha deciso di lasciarsi alle spalle. In questa odissea personale priva di ogni retorica o buonismi, Hank si scontrerà con le sue colpe, i suoi rimorsi. Soprattutto quelli verso il padre, un uomo complicato e impossibile, la persona con cui ha più cose in comune e che stima più di quanto egli stesso sarebbe disposto ad ammettere.

Il rapporto con la cittadina e la sua realtà, della quale Hank si è sempre ritenuto prigioniero, rivelerà che l’unico modo di liberarsene è quello di accettare che la parte consistente di se stesso è nata proprio al suo interno, così come i suoi affetti più cari e sinceri. Motivo che spingerà Hank ad accettare che quella parte della sua vita esiste e che non è un male, ma una virtù che lo impreziosisce.The Judge Cinematographe.it

The Judge: il Giudice e l’Avvocato

La pellicola è innanzitutto una prova di attori: Downey e Duvall sono al centro del vortice narrativo e il loro scontro/incontro esplosivo e intenso permette alla sceneggiato di girare sempre per il verso giusto. I due attori danzano allo stesso ritmo, in un valzer cinematografico  complesso, riuscendo a coinvolgere gli spettatori in un rapporto padre/figlio reale e incisivo, riuscendo a toccare moltissimi livelli: da quello più intimo a quello sociale, in cui a parlare sono due generazioni, due modi di vedere il mondo. L’America che viene descritta (e di conseguenza gli americani) è un Paese a due facce, con le sue contraddizioni e i suoi limiti, ma anche con i suoi pregi e le sue genuine bontà.

Non scopriamo certo oggi la bravura di Robert Duvall, la cui carriera è iniziata nei primi anni 60 e interprete di pellicole leggendarie, è infatti Robert Downey Jr. la vera sorpresa. Non che l’attore newyorkese sia un principiante, ma il fatto che riesca ad uscire dalla interpretazione di personaggi sopra le righe come Sherlock Holmes e Tony Stark, per calarsi in un dramma familiare di questo livello è da sottolineare e lodare.

SEGUE LA SPIEGAZIONE DEL FINALE DI THE JUDGE, ATTENZIONE AGLI SPOILER!

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The Judge: il finale

Il finale è catartico e rivelatore della vera anima della pellicola. In uno sceneggiato in cui si tengono sempre ben divise le linee esistenziali dei protagonisti, in tribunale e fuori, finalmente l’aula diventa il luogo sacro in cui l’uomo, intenso come tale, si spoglia delle sue vesti sociali. Lo scontro risolutivo tra padre e figlio Palmer mette in mostra le fragilità di entrambi e fa da preambolo alla conclusione del loro rapporto. Su una barca per pescare, teatro di un felice ricordo infantile, i due si riappacificano, accettando le cose che li dividono, che sono sempre lì.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 2
Emozione - 4

3.2