The Kissing Booth: recensione del film Netflix
Tra storie d’amore e terzi incomodi, il nuovo film Netflix dedicato agli adolescenti è uno young adult che insegna quanto tutto sia mutevole.
Ci sono amicizie di sempre, quelle che accompagnano in tutte le tappe della vita. Ci sono quei rapporti che non temono corpi che cambiano, caratteri che si modificano. Ci sono quelle amicizie che hanno e vivono di rituali, di regole ben precise. Ciò che unisce Elle Evans (Joey King) e Lee Flynn (Joel Courtney), nati e cresciuti insieme, è proprio di questo tipo, sono migliori amici, passano insieme pomeriggi, serate, parlano di tutto e non sono gelosi l’uno dell’altro, però, c’è un però: nessuno dei due potrà mai, per nessun motivo, uscire con un parente dell’altro, pena la fine dell’amicizia. Facile no?! Per niente se il fratello del tuo migliore amico è Noah Flynn (Jacob Elordi). Questo è lo scheletro su cui si costruisce The Kissing Booth, il film Netflix, uscito l’11 maggio, prodotto e diretto da Vince Marcello, pellicola che trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Beth Reekles.
The Kissing Booth: Elle, una ragazza sui generis
Elle e Lee ormai sono cresciuti, non sono più quei bambini che correvano in giro a fare danni, sono più vicini all’essere uomo e donna e le cose stanno per complicarsi (lo anticipa anche la voce over della protagonista). Tra i due c’è un terzo incomodo, Noah (Jacob Elordi), il fratello maggiore di Lee, bello, muscoloso, sportivo, la cotta da sempre di Elle, lui sembra essere sempre presente nella vita della ragazza, una sorta di cavaliere dall’armatura scintillante. Noah la prende in giro, la stuzzica, ma è pronto a fare a botte per lei, a proteggerla se qualcuno le manca di rispetto; insomma è quel tipo di ragazzo che può essere tanto amato quanto odiato.
Elle non capisce l’atteggiamento del fratello del suo migliore amico, se da una parte sembra comportarsi quasi come un padre (glielo dice chiaramente quando la ragazza scopre che Noah fa saltare ogni suo appuntamento, intimidendo chiunque la inviti), dall’altra ciò che fa sembra nascondere qualcosa d’altro, un sentimento diverso.
Lei non è come tutte quelle con cui Noah è uscito: non è una ragazza pon-pon ma gioca a calcio, non cade ai suoi piedi, gli tiene testa, pretende di essere lasciata libera di fare e dire ciò che vuole. Mentre Elle è se stessa, gli urla in faccia che non deve darle ordini, Noah si innamora sempre più fino a quando i due si baciano durante la festa con lo stand dei baci organizzato da Elle e Lee.
The Kissing Booth: Lee e Noah, due fratelli molto diversi
Se Lee è il classico amico, simpatico, divertente, impacciato, Noah è quello che tutte le ragazze vogliono. Durante le risse il primo è quello che le prende, il secondo è quello che le dà, se l’uno lascia libera l’amica di fare ciò che vuole, l’altro la osserva di nascosto ed è pronto ad intervenire. Il fratello minore soffre chiaramente di un complesso di inferiorità: a scuola tutte desiderano il “vecchio” Flynn (la più bella dell’istituto si avvicina al più giovane solo per arrivare all’altro) non lui (quando allo stand dei baci lui si benda per essere baciato la sua partecipazione non sortisce l’effetto sperato), Noah ha ogni cosa desidera, mentre Lee deve lottare. Solo una cosa il maggiore non ha: Elle; per questo l’avvicinamento del fratello e della migliore amica lo fa tanto soffrire.
Lee non si mette mai in mezzo nella vita di colei con cui è cresciuto, eccetto quando si parla di suo fratello, non vuole che il maggiore si comporti con Elle come si è comportato con le altre ragazze. Mentre l’amica si ubriaca ad una festa, lui si diverte a guardarla, Noah la porta via prima che possa fare qualche sciocchezza.
La differenza tra i due è chiara: se il primo la considera quasi come un “fratello”, il secondo per lei prova un sentimento amoroso.
The Kissing Booth: un bacio che mette tutti alla prova
Il bacio avvenuto davanti a tutta la scuola non può non avere conseguenze: Noah bacia Elle, bendata e quindi inconsapevole, ma quando si sbenda “l’uomo misterioso” viene svelato ed entrambi capiscono che provano qualcosa l’uno per l’altra. Dopo quell’atto niente sarà come prima: Elle e Noah, nonostante le paure e le ritrosie di lei (prima fra tutte quella di perdere l’amicizia di Lee), decidono di vedersi ma di nascosto, mentendo a Lee. Alla vicinanza tra Elle e Noah corrisponde la distanza tra lei e Lee; ormai i due sono diventati grandi e le loro vite li “spingono” da altre parti (anche Noah ha trovato una fidanzata) senza togliere però forza alla loro amicizia.
Nella testa di Elle continuano a ritornare quelle parole (la celebre regola numero 9) secondo le quali se Lee avesse scoperto la sua relazione con il fratello, lei avrebbe perso il suo migliore amico e quindi la ragazza procrastina il momento della verità.
Come in tutti i film di questo tipo lo svelamento della verità è come una bomba: Lee non può accattare le menzogne raccontate dall’amica, il tradimento e la disobbedienza a una delle regole create da loro quando erano piccoli, Elle non può perdere colui che c’è stato da sempre (e quindi deve fare qualcosa per risolvere la situazione), Noah deve lottare per l’unica ragazza da lui veramente amata, anche a costo di litigare con il fratello.
Elle si dibatte al centro di questo braccio di ferro, ma è lei che deve scegliere, è lei che deve decidere che strada pretendere, è lei che deve ascoltarsi e andare.
The Kissing Booth: un classico Young Adult
The Kissing Booth è un prodotto, piuttosto banale e senza troppe pretese, pensato per un pubblico ben preciso, che non dà niente di diverso rispetto a molte altre opere di questo tipo, fa il suo lavoro facendo sorridere a volte, lasciando indifferenti altre per il già visto. Questo infatti è il classico racconto per ragazzi, liceali divisi in fazioni, mossi da amori e delusioni, spinti da vendette e rivincite, storie vissute in pubblico (Noah bacia Elle di fronte a tutti, le dice di amarla alla festa di fine anno), senza paura di dire ciò che si prova come in molte altre pellicole di questo tipo (10 cose che odio di te). Il film Netflix fa parte di quel filone chiamato Young Adult – ripreso dalla letteratura – , pone al centro una storia d’amore tra due personaggi che dovrebbero stare lontani ma non riescono, il tutto reso più complicato da una terza persona (in questo caso un amico/fratello) che si mette in mezzo.
In questo triangolo amoroso, caratterizzato da battute già sentite e situazioni-calco di qualcosa d’altro, ciascuno ha fatto comunque un passo avanti ma colei che ha raggiunto una maggior consapevolezza è Elle. La ragazza si rende conto che si cresce, che tutto cambia, che niente rimane immutabile, neanche i rapporti più duraturi, ma questo non toglie valore e intensità ad un legame vero e sincero.