The Last Heroes: recensione del film di Roberto D’Antona
The Last Heroes - Gli ultimi eroi di Roberto D'Antona sarà disponibile in home video a partire dal 19 novembre.
Ci sono due vie per dialogare con The Last Heroes – Gli ultimi eroi. Quella dello spettatore appassionato e quella dello spettatore casuale. Se scegliamo di vestire i panni del primo, non possiamo che rimanere estasiati e sorprendentemente colpiti dal piccolo miracolo compiuto da Roberto D’Antona. Se invece ci imbattiamo casualmente nel film, allora il rischio di abbandonare la visione dopo una manciata di minuti si fa piuttosto elevato. Questo accade perché il progetto è in tutto e per tutto un film di genere che muove i suoi passi proprio dalla passione che il team creativo nutre nei confronti di un immaginario ben preciso qui omaggiato da cima a fondo.
The Last Heroes non inventa nulla, non prova a scardinare nessun preconcetto o superare alcun modello drammaturgico consolidato nel settore. Quello che il film, coraggiosamente, prova a mettere in scena è una trasposizione genuina e sincera delle più classiche avventure di genere partorite, prevalentemente, dalla cinematografia statunitense per ricondurle nel panorama italiano.
The Last Heroes: viaggio nel cinema di genere
Il poliziotto cazzuto, i bulli adolescenti, un gruppo di amici molto legati tra loro che si ritrova dopo vent’anni a fare i conti con una maledizione caduta presso il loro paese natale, gli zombi, una strega resuscitata, armi speciali, amuleti, leggende, incantesimi, insomma tutto quello che potremmo e dovremmo aspettarci da un film fantasy che non teme di sporcarsi di tinte horror e provare a trovare l’attenzione sia del pubblico più fedele che di nuovi ipotetici spettatori (non è un caso che il film si rivolga, tendenzialmente, ai ragazzi, ergendoli a protagonisti della storia e provocandoli con momenti splatter attraverso i quali dimostrare il proprio coraggio durante la visione).
In maniera del tutto indipendente, Roberto D’Antona firma così una lettera d’amore personalissima e produttivamente complessa (molti effetti speciali, molte comparse, location e inquadrature audaci di non semplice realizzazione), una sfida che il regista intraprende in nome di una passione sfrenata nei confronti di un immaginario e di un cinema lontani dal nostro vissuto. In quest’ottica, The Last Heores non può che risultare riuscito e divertente, capace di interagire con il pubblico toccando le giuste corde e in ogni caso da lodare per via degli innumerevoli ostacoli (in primis la raccolta fondi) ai quali un simile progetto viene esposto.
Un piccolo miracolo indipendente
Tuttavia, qualora vestissimo i panni di spettatori casuali, allora la nostra interazione con la visione potrebbe risultare decisamente meno appagante. Se infatti produttivamente parlando è vero che il film risulta essere un piccolo miracolo indipendente in un genere in cui difficilmente si può sopravvivere in assenza di una buona somma su cui contare, è anche vero che The Last Heroes soffre di limiti evidenti che vanno a coprire tutta la filiera realizzativa, a cominciare dagli effetti speciali elaborati ma dalla resa non sempre efficace, sino alla recitazione degli attori non propriamente indovinata. Ciò che però, a priori delle disponibilità economiche, risulta di ostacolo alla piena riuscita del lavoro è il suo disegno d’insieme. Il film è infatti troppo lungo e ridondante, privo di veri punti di forza narrativi e costantemente mirato all’emulazione di un modello che ormai, sviluppato in questo senso, non ha più nulla di originale da raccontare.
The Last Heroes: istruzioni per l’uso
Sotto questo punto di vista, senza riconoscere uno sforzo produttivo e non badando alla sentita passione che scorre abbondante nelle vene del film, The Last Heroes rischia di essere sbertucciato e abbandonato, dimostrandosi troppo ambizioso e fuori portata per struttura e inventiva. D’Antona, tuttavia, non è interessato a sorprendere gli spettatori con una narrazione fresca, non vuole abbracciare chi questo genere non lo mastica o vi si imbatte per la prima volta. Il suo è un lavoro tutto di cuore, mirato a dialogare in primis (e quasi esclusivamente) con chi condivide i suoi stessi gusti, le sue stesse ossessioni. Non si spiegherebbero altrimenti alcune scelte forti che strizzano l’occhio al cinema più cupo e gore, che si avvale anche di inserimenti velatamente erotici e un uso massiccio del trucco per restituire sullo schermo l’animo più sgradevole e macabro dei personaggi.
A seconda del rapporto nutrito nei confronti di questo genere, il titolo potrebbe quindi riferirsi ai realizzatori del film, gli ultimi eroi di un cinema fresco e caparbio che non si arrendono alle logiche di mercato, oppure, se invece la materia in questione non è per i vostri palati, allora Gli ultimi eroi potrebbe riferirsi direttamente a chi riuscirà ad arrivare sino in fondo alla visione.
The Last Heroes sarà disponibile in home video a partire dal 19 novembre.
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