The Mother: recensione del film Netflix con Jennifer Lopez
JLo in un action-thriller fiacco e derivativo che Niki Caro dietro la macchina da presa non riesce a salvare dalle sabbie mobili della mediocrità. Dal 12 maggio su Netflix.
Per la Festa della mamma, in calendario il 14 maggio 2023, Netflix non ha voluto farsi trovare impreparata, proponendo ai propri abbonati un pacchetto di titoli per celebrare tale ricorrenza. Una compilation di serie e film, quella pensata dal colosso dello streaming a stelle e strisce, nella quale hanno trovato spazio generi diversi tra loro per adattarsi ai gusti degli appassionati di storie sentimentali e a quelli degli amanti dei thriller o degli action movie. Per provare a deliziare il palato di quest’ultimi, la grande N ha deciso di puntare su The Mother, l’action-thriller di Niki Caro con protagonista Jennifer Lopez, disponibile sulla piattaforma a partire dal 12 maggio 2023.
A The Mother non basta la performance muscolare e atletica di una Jennifer Lopez in versione action
Dopo Un matrimonio esplosivo, la star latino-americana continua a mettere in mostra muscoli, un’invidiabile forma fisica, oltre che una discreta preparazione atletica e un notevole physique du rôle, che l’hanno spinta per contratto a correre, saltare, tirare pugni e calci, strisciare sotto le macchine, sparare da tutte le distanze e sfrecciare in motocicletta come mai prima in carriera. Tutto ciò purtroppo a conti fatti non è bastato a invertire la rotta e a risollevare le sorti di una pellicola che lascia a bocca asciutta e a pancia vuota chi sperava in un’abbuffata di adrenalina e di azione di buona fattura, oltre a una vicenda in grado di calamitare a sé l’attenzione del pubblico. Ma non è così, con The Mother che si rivela come un prodotto assolutamente derivativo, narrativamente e drammaturgicamente al limite della minestra riscaldata e del rimpasto, tanto da riportare alla mente dello spettatore di turno una serie di dinamiche e sviluppi pescati qua e là dal passato più o meno recente: da Hannah di Joe Wright a Salt di Philip Noyce, passando per Commando, Nikita e le saghe di Jason Bourne e Taken. Da qui emergono moltissime similitudini con i suddetti titoli che fanno venire meno l’effetto sorpresa, restituendo al fruitore uno spettacolo ampiamente prevedibile e per nulla coinvolgente.
In The Mother, JLo veste i panni di una madre e di una killer super addestrata senza nome
In tal senso, le disavventure del personaggio senza nome interpretato da JLo, un’assassina addestrata nell’esercito che esce allo scoperto per proteggere la figlia che aveva abbandonato alla nascita e sbarazzarsi di un gruppo di uomini pericolosi, riporta alla mente figure già apparse sullo schermo e cose già viste e sentite quando si parla di thriller, revenge movie e action. Ecco perché su tutti i fronti, compreso quello mistery, il film della regista e sceneggiatrice neozelandese, ha davvero poco e niente da dire e da offrire ai cultori della materia. Motivo per cui, nonostante lo sforzo profuso dalla Lopez, qui anche nelle vesti di produttrice con la sua Nuyorican Productions, il risultato perde rapidamente quota per andare a inabissarsi suo e nostro malgrado nell’oceano dei relitti cinematografici, sul fondo del quale vanno a depositarsi tutti quei prodotti che al di là di una prima visione sono destinati poi a essere dimenticati in fretta. Nel caso di The Mother, forse è stata la curiosità degli abbonati a farlo balzare in vetta alla top ten settimanale dei film più visti sulla piattaforma, gli stessi che rimarranno delusi al termine della visione.
The Mother si limita a mettere in successione i campionari messi a disposizione dai generi chiamati in causa, tralasciano l’approfondimento della storia e dei personaggi
The Mother si limita a mettere in successione gli elementi imprescindibili dei campionari messi a disposizione dai generi chiamati in causa. Non si va oltre una successione di sparatorie, inseguimenti, detonazioni e combattimenti corpo a corpo, per gettare fumo negli occhi dello spettatore. Persino le corde più drammatiche della storia e potenzialmente interessanti, legate a doppia mandata al delicato rapporto madre-figlia, si sgonfiano per lasciare il palcoscenico all’azione dura e cruda anche se solo in rarissimi casi spettacolare. Così facendo si prova a distrarli dalle carenze strutturali e dalla pigrizia narrativa di uno script davvero povero di consistenza, creatività e iniziative, per il quale ci sono volute addirittura tre menti e sei mani (quelle di Misha Green, Andrea Berloff e Peter Craig) per metterlo nero su bianco. E se le radici non sono abbastanza forti e resistenti, non si può pretendere che l’albero cresca rigoglioso e generoso di frutti.
The Mother: conclusione e valutazione
Jennifer Lopez dà tutta se stessa in una performance più fisica che interpretativa in un action-thriller assai derivativo, che regala allo spettatore di turno solo sbadigli e scarso coinvolgimento a causa di una scrittura che non fa altro che rimaneggiare gli stilemi dei generi chiamati in causa. Alla regia una Niki Caro in tono minore, che nelle tante scene d’azione che riempiono la timeline di The Mother appare come un pesce fuor d’acqua. Fotografia e suono fanno il minimo indispensabile per dare alla confezione un motivo per esistere. Nota di merito per il montaggio, capace di mettere la giusta punteggiatura a sequenze d’azione altrimenti poco spettacolari.