The Old Guard: recensione del film Netflix con Charlize Theron
La recensione di The Old Guard, l’action movie Netflix diretto da Gina Prince-Bythewood con Charlize Theron e Luca Marinelli.
Dopo Aeon Flux, Mad Max: Fury Road e Atomica Bionda, Charlize Theron ricopre nuovamente un particolare ruolo action, continuando a dimostrarsi un’attrice estremamente talentuosa e versatile. Allo stesso tempo – pur con non poca fatica – cresce lo spazio dell’universo femminile dietro la macchina da presa, con una regista coraggiosa come Gina Prince-Bythewood capace di passare da film con un taglio sentimentale ad un thriller d’azione con un certo grado di violenza esplicita. The Old Guard è un altro tassello tra le grandi produzioni distribuite in esclusiva da Netflix e prosegue nel filone dei thriller tratti da graphic novel di nicchia – pensiamo al recente The last days of american crime o a Polar – adattate in versione cinematografica con una lavorazione ad alto budget e accompagnate da un cast di prima scelta. Troviamo infatti in questo caso tra le fila degli attori protagonisti, oltre a Charlize Theron, Matthias Schoenaerts, Chiwetel Ejiofor, Luca Marinelli e Kiki Layne.
The Old Guard ha al centro una squadra di combattenti immortali che lotta a favore dei più deboli ma viene minacciata da un’organizzazione criminale
La storia, basata sull’omonima graphic novel ideata da Greg Rucka e Leandro Fernández, si concentra su un gruppo di mercenari immortali che operano nel corso dei secoli a favore dei più bisognosi e delle popolazioni in difficoltà. La squadra, guidata dalla tenace ma apatica Andy, è composta da altri tre uomini capaci di guarire da ogni ferita in poco tempo e di rivivere dopo la morte nel giro di pochi istanti. Il gruppo opera segretamente, costretto a vivere nell’isolamento e senza relazioni con il resto del mondo per proteggere la propria identità e il proprio potere. Al gruppo si integra la giovane marine Nile che, una volta sopravvissuta ad un colpo mortale sferratole con un coltello, viene avvicinata da Andy e portata a conoscenza del fatto che esistano altre persone con i suoi poteri. Contemporaneamente però il loro segreto è messo in pericolo da un’organizzazione criminale – capeggiata da un sadico dirigente farmaceutico e coperta da un ex membro della Cia – che vuole catturare il gruppo per esperimenti volti a scoprirne l’essenza immortale, per replicarla e sfruttarla a proprio vantaggio.
The Old Guard conta su alcune ottime sequenze d’azione ma non approfondisce adeguatamente i suoi personaggi
Siamo di fronte a un cinecomic non particolarmente originale, dove l’impianto narrativo e le situazioni proposte pescano ampiamente da precedenti prodotti del filone, ricordando in primis certi tratti di Wolverine e degli X-Men. Il film è costruito in maniera molto canonica – richiamando per alcuni versi i vecchi film d’azione hollywoodiani – e sviluppa il suo intreccio tutto sommato prevedibilmente, pur con la particolarità data dal carattere immortale dei suoi protagonisti. Non è certamente un lavoro mal confezionato e varie sequenze adrenaliniche testimoniano una buona efficacia e cura nella realizzazione, tuttavia la scrittura zoppica in parte, non gestendo al meglio tempi e modi del racconto. Il film ha una durata di due ore, dove vari passaggi risultano eccessivamente stiracchiati, non apportando necessari elementi costruttivi alla narrazione. Manca difatti un approfondimento adeguato e una costruzione elaborata attorno ai protagonisti, che avrebbe dato una forza maggiore all’opera, specie per un personaggio con un grande potenziale come quello di Andy, inasprito dalla vita e con una lacerazione caratteriale che poteva dare una carica significativa all’insieme e trasformare la guerriera interpretata da Charlize Theron in un’icona, come accaduto con la Furiosa di Mad Max.
The Old Guard è un thriller d’azione abbastanza canonico che manca di complessità
Emerge dunque un limite nell’introspezione dei personaggi, sebbene siano resi in un modo che li avvicina molto più alle persone reali che ai supereroi. Purtroppo però questo aspetto non è supportato da una sufficiente evoluzione dei caratteri – che risultano appena accennati – così come le loro storie non vengono sviscerate a dovere, restando sacrificate ai margini del filone principale. Questo soffoca l’originalità che poteva portare con sé un’operazione come quella imbastita nella trasposizione cinematografica di The Old Guard, riducendo il film all’interno dei ranghi di un normale thriller d’azione, che appiattisce eccessivamente le peculiarità di una storia dai contorni particolari. La regista non sfrutta a dovere la sua capacità nella gestione di momenti drammatici e sentimentali, calcando eccessivamente la mano su belle ma ripetitive scene d’azione, coreografate in maniera convincente ma a lungo andare ridondanti. Ne deriva quindi un action movie dai tratti abbastanza standardizzati, dove gli spunti sulla difficoltà della vita immortale, le sofferenze umane e le contraddizioni interiori vengono solamente accennati, attraverso flashback meno curati rispetto all’azione del presente e senza che vi sia un adeguato svisceramento psicologico e di background narrativo.
Il film di Gina Prince-Bythewood intrattiene ed è sostenuto da un ottimo cast, ma non convince completamente
The Old Guard è complessivamente un film godibile, ma che non incide e che scivola senza radicarsi nella memoria, con una trama in buona parte prevedibile, dove alcuni intriganti retroscena meritavano d’essere gestiti con più equilibrio e innovazione. Gli attori protagonisti riescono a dare maggiore spessore al lavoro, dimostrandosi convincentemente calati nella parte e garantendo una presenza trainante. Charlize Theron esprime magistralmente la carica contraddittoria della sua Andy, tra stanchezza millenaria e senso della giustizia, e Luca Marinelli sfrutta a dovere l’occasione internazionale, imponendosi con una buona presenza, nonostante la sua parte sia sacrificata dalla sceneggiatura e dal minutaggio, tanto quanto accade al personaggio interpretato da Chiwetel Ejiofor, il quale avrebbe meritato un approfondimento più marcato nelle sue sfaccettature caratteriali, le quali avrebbero donato maggiore forza alla narrazione.
Il film dopo il clamore e la curiosità suscitati al suo annuncio, tradisce quindi in parte le aspettative, restando comunque un lavoro piacevole e d’intrattenimento, ma che lascia un po’ di amaro in bocca per un potenziale non espresso completamente. Il finale apre le porte ad un sequel e all’avvio di un eventuale franchise, chissà che le caratteristiche qui abbozzate possano trovare compimento nei possibili capitoli successivi.
The Old Guard è disponibile su Netflix dal 10 luglio 2020.